“Arancia Meccanica” al Teatro Eliseo: la recensione di Claudia Conte

ARANCIAMECCANICA

Il cartellone del Teatro Eliseo continua a stupire per emozioni e novità. Il 26 aprile ha debuttato “Arancia Meccanica”, versione teatrale dell’omonimo film cult di Kubrick tratto dal romanzo di Anthony Burgess del 1962. A dirigere un giovane e frizzante cast Gabriele Russo, figlio del celebre attore e regista napoletano Tato Russo. Il violento e spietato Alex (interpretato dal fratello del regista, un energico Daniele Russo) viene sottoposto alla “cura Ludovico” e trasformato “meccanicamente” da individuo pericoloso in burattino senza istinti ne’ pulsioni. Prezioso il supporto degli altri attori: Sebastiano Gavasso e Alessio Piazza nei ruoli di Dim e Georgie, gli spietati compagni di Alex. In parte anche Alfredo Angelici, Martina Galletta, Paola Sambo e Bruno Tramice. Molte le metafore contemporanee: le grandi mammelle strabordanti di latte, succhiate avidamente e con effetti devastanti dai giovani protagonisti, sono le sostanze stupefacenti, diffusissime nel triste scenario odierno. La macchina della “cura Ludovico” cui viene costretto Alex, altro non è che l’estremizzazione del controllo subdolo e segreto che opera il sistema politico-economico sulla mente umana. Quanto descritto ci fa ancora riflettere su quanto sia stato antesignano il geniale Kubrick, ma anche Burgess. Il suo testo, infatti, molto attuale, senza tempo e senza spazio, pone in evidenza il bivio tra la libertà, bene supremo, ed il controllo statale delle coscienze attuato mediante costrizione ed indottrinamento. Coraggioso il giovane regista Gabriele Russo che ci ha fatto piacevolmente rievocare il capolavoro kubrickiano. Uno spettacolo molto apprezzato, soprattutto dai più giovani. Suggestive le scenografie, con le installazioni di Roberto Crea, e le musiche originali di Morgan, parte significativa dell’azione scenica.

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In platea il direttore artistico del Teatro Eliseo Luca Barbareschi, gli attori Vincenzo Bocciarelli, Beppe Fiorello, Imma Piro, Maria Rosaria Omaggio e Sergio Assisi.

Claudia Conte

www.claudiaconte.com

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