Arriva in dvd Bentornato Presidente con Claudio Bisio

Per coloro che non si limitano esclusivamente a studiare la storia, Giuseppe Garibaldi non è soltanto il patriota e condottiero vissuto nel XIX secolo, ma anche l’odierno ottimista lavorante in biblioteca e amante della pesca che, dalle fattezze di Claudio Bisio, per un incredibile errore veniva eletto Presidente della Repubblica in Benvenuto Presidente!, diretto nel 2013 da Riccardo Milani.

Il Giuseppe Garibaldi che, protagonista di una sequela di divertenti situazioni generate in particolar modo dalla sua inesauribile schiettezza e dalla disarmante onestà, nonostante i tentativi di disciplinarlo attuati dall’inflessibile ed affascinante Vice Segretario Janis Clementi alias Kasia Smutniak, è poi tornato sul grande schermo sei anni più tardi in Bentornato Presidente, a firma dei Giancarlo Fontana e Giuseppe Stasi che già si erano occupati dell’ottima black comedy Metti la nonna in freezer.

Un sequel che riparte otto anni dopo il primo film, con il protagonista che, ritiratosi sui monti insieme alla piccola figlia e a Janis, ora sua moglie e in possesso dei connotati di Sarah Felberbaum, decide di tornare alla politica proprio per riconquistare la donna, la quale, sempre più indifferente a questa nuova vita tranquilla, non riconosce più in lui l’uomo di cui si era innamorata e, oltretutto, viene richiamata al Quirinale.

Ed è da qui che, oltre a tornare brevemente in scena i bravi Cesare Bocci e Massimo Popolizio, effettuano il loro ingresso nuove divertenti figure atte a concretizzare una vera e propria satira politica guardante al panorama attuale, da un Guglielmo Poggi in aria di Luigi Di Maio a un Paolo Calabresi proto-Matteo Salvini, convinto del fatto che l gente desideri ripetersi ciò che la mattina dice al bar perché con i fatti si annoia e, di conseguenza, vuole solo parole.

Quindi, man mano che viene osservato che Donald Trump, in fin dei conti, non sia un grande intellettuale e che sei di sinistra se fai sposare i gay e di destra se cacci via i neri, si gioca coi luoghi comuni e le frasi fatte del popolo tricolore d’inizio terzo millennio per riflettere sul non pagamento delle tasse che porterebbe uno Stato al fallimento.

Perché, mentre il capostipite di Milani diceva la sua nei confronti di un’Italia in cui tutti sono pronti ad attaccare i comportamenti sbagliati di chi si trova al potere, ma nessuno (o quasi) si preoccupa dei propri sbagli, questa continuazione punta il dito su coloro che esternano di continuo il desiderio di essere governati da figure oneste, per poi indignarsi quando arriva il momento della riscossione dei tributi.

Con la risultante di un’operazione che, comprendente nel cast anche un Pietro Sermonti destinato a provocare una certa gelosia nel povero Giuseppe, il quale si sente inoltre dire che lavorare per non essere rieletto è la qualità principale che un buon premier deve avere, individua il suo momento migliore nella sequenza quasi apocalittica dello sciopero totale commentata dalle note della sempreverde The house of the rising sun.

È Twentieth Century Fox a rendere disponibile su supporto dvd Bentornato Presidente, accompagnato nella sezione extra dal trailer e da quasi sette minuti di backstage.

 

 

Francesco Lomuscio