Arte: Dalle indagini radiografiche sulle opere romane di Caravaggio emergono nuovi documenti raccolti in due volumi

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Giovedì 29 settembre alle ore 11.00 nel Salone del Ministro del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo verranno presentati i due volumi dal titolo “Caravaggio. Opere a Roma. Tecniche e stili” (Silvana Editoriale).

Nel corso dell’incontro interverranno il Sottosegretario di Stato del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Antimo Cesaro, il Direttore del Segretariato Regionale del Lazio, Daniela Porro, il Vicepresidente del Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici, Francesca Cappelletti e il Professore di Storia dell’Arte Moderna dell’Università “La Sapienza” di Roma, Alessandro Zuccari.

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Nel 2009 il Comitato Nazionale per le celebrazioni del IV centenario della morte di Caravaggio, presieduto da Maurizio Calvesi, e la Soprintendenza Speciale per il patrimonio storico artistico ed etnoantropologico e per il Polo Museale della Città di Roma, diretta fino al 2012 da Rossella Vodret, Vicepresidente dello stesso comitato e responsabile del progetto e, in seguito, da Daniela Porro,  ha promosso e finanziato un ambizioso progetto di ricerca che aveva come obiettivo l’esecuzione di una vasta campagna di nuove indagini scientifiche (radiografie, riflettografie ir, macrofoto, xfr), finalizzate a integrare e completare il patrimonio di documentazione tecnica esistente sulle opere certamente autografe di Caravaggio.

La prima fase del progetto, dedicato alle ventidue  opere conservate a Roma, tra le quali sono state comprese, per la prima volta, tutte le pale d’altare ancora conservate nelle chiese della capitale, ha consentito di identificare la  particolarissima tecnica esecutiva del grande maestro lombardo  e di aprire nuove conoscenze sul suo genio creativo.

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La ricerca, che si è avvalsa della fondamentale collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione ed il Restauro ed è proseguito dopo il 2012 grazie alla disponibilità di Daniela Porro, oggi Direttore del Segretariato Regionale del Lazio,  arriva oggi a conclusione con la pubblicazione di due corposi volumi editi dalla Silvana editoriale, dal titolo “Caravaggio. Opere a Roma. Tecnica e stile”, a cura di Rossella Vodret, Giorgio Leone, Marco Cardinali, Beatrice De Ruggieri e Giulia Silvia Ghia, in cui sono raccolti i risultati di questa lunga e articolata ricerca, alla quale hanno partecipato, con le loro straordinarie competenze,  storici dell’arte, restauratori e tecnici del Ministero  dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo.

Si tratta di un complesso lavoro altamente specialistico, ideato, promosso, finanziato e diretto dal Mibact, i cui risultati sono da tempo attesi dagli studiosi di tutto il mondo e che sono destinati a divenire un punto di riferimento fondamentale per i futuri studi su Caravaggio.

La pubblicazione si articola in due volumi in italiano e in inglese, per garantire la massima diffusione anche internazionale. Il primo volume è costituito da saggi, mentre il secondo raccoglie le schede dei dipinti secondo le prospettive storica, tecnico-compositiva e conservativa, corredate da un ampio repertorio iconografico e di immagini tecniche. I due tomi sono strettamente integrati e legati sia da rimandi incrociati, sia dalla presenza all’interno del primo volume di una serie di tavole di confronto e di un atlante riassuntivo delle analisi stratigrafiche e di fluorescenza dei raggi X.

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Il primo volume si apre con la presentazione dei risultati della ricerca e l’analisi del loro riflesso sulla storia della critica caravaggesca e sulle nuove prospettive critiche. Sulla base delle conoscenze acquisite attraverso l’indagine dei processi compositivi e dei materiali vengono riconsiderati alcuni spunti della recente storiografia su Caravaggio, dagli anni oscuri della formazione al “segreto” della sua tecnica di ripresa della realtà.

Nel  secondo volume sono pubblicate le schede delle ventidue opere analizzate. La struttura tripartita delle schede rispecchia il proposito di integrare le conoscenze storiche, della tecnica pittorica e conservative. Ogni scheda è corredata da un vasto repertorio iconografico. La griglia di presentazione delle schede e del loro repertorio illustrativo segue un percorso di ricostruzione del processo creativo, dal supporto alle finiture pittoriche, La struttura della scheda conservativa è stata messa a punto in collaborazione con l’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro.

Nella ricerca avviata dal progetto ci si è avvalsi del contributo dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro, dell’ENEA, del Laboratorio di diagnostica per la conservazione ed il restauro e del Laboratorio Restauro pitture dei Musei Vaticani, del MIBACT e del Laboratorio di Restauro presso Palazzo Barberini, sede delle Gallerie Nazionali d’Arte Antica di Roma, nonché di professionisti e ditte private.

Emanuele Pecoraro