ASSASSINIO DI NEMTSOV: UN ATTACCO PROPAGANDISTICO A PUTIN?

L’omicidio del politico russo Boris Nemtsov può fare il gioco dei sostenitori della campagna mediatica occidentale contro il presidente russo Vladimir Putin.

Boris Nemtsov, un politico russo dell’opposizione, molto critico del presidente Vladimir Putin, somigliava spesso ad un agente di Washington. Gli hanno sparato e l’hanno ucciso venerdì sera su una strada vicino alla Piazza Rossa.

Se Nemtsov non è stato assassinato dalla CIA al fine di dare la colpa a Putin, molto probabilmente Nemtsov è stato ucciso dai nazionalisti russi che lo hanno visto come un agente di Washington.

Tenendo a mente il caso Magnitsky, che ha portato a delle sanzioni imposte alla Russia a seguito della violenta reazione del Congresso degli Stati Uniti ad un caso di decesso in carcere in Russia, la morte di Nemtsov sarà probabilmente attribuita a Putin. I media occidentali ripeteranno all’infinito, senza alcuna prova, che Putin ha ucciso i sui critici.

Vi posso dire una cosa, e cioè che Putin è troppo intelligente per fare il gioco di Washington in questo modo. Inoltre Nemtsov, anche se una voce rumorosa, non aveva impatto sul gradimento di Putin all’85%. Il supporto di Nemtsov risiedeva nelle ONG russe finanziate da Washington. Se la CIA ha assassinato Nemtsov, ha ucciso una sua risorsa.

Resta da vedere se i guadagni della propaganda giustificano la perdita, da parte della CIA, di un critico di Putin.

Paul Craig Roberts, 28 febbraio 2015

http://sputniknews.com/columnists/20150228/1018883309.html

(Traduzione del Vladimir V. Putin Italian Fan Club)