In Asterix e il segreto della pozione magica Panoramix, il druido del villaggio, sta invecchiando. E un bel giorno, come succede a tanti anziani (ma non dovrebbe mai succedere ad un Druido), cade e si fa male .
Trovato nella foresta da Asterix e Obelix con il fido Idefix, sempre a caccia di cinghiali, viene portato al villaggio abitato dagli irriducibili Galli che l’impero romano non riesce a soggiogare, il merito è della pozione magica creata dal druido. Panoramix, ormai bloccato su una sedia, medita e capisce che, forse, è arrivato il momento di tramandare ad un giovane erede il segreto della pozione.
Questa è l’intrigante storia, che stavolta si ispira solo in parte agli albi di Goscinny e Uderzo che vede di nuovo alla regia Louis Clichy e Alexandre Aster, dopo il successo di Asterix e il regno degli dei.
Tanta animazione in CGI, ma non solo, per un film che rinsalda ancora una volta il legame con il fumetto letto da milioni di persone in tutto il mondo.
Difficile essere obiettivi in una recensione, quando chi scrive è irriducibile lettore dell’eroe gallico, il quale può solo confermare l’enorme divertimento che questo lungometraggio ci regala, a prescindere dalla vostra età anagrafica.
Senza entrare nella sociologia di Asterix e del curioso fatto che ad ogni latitudine del pianeta i nostri eroi vantano fan sfegati che, come dei Panoramix, tramandano alla loro prole la passione per queste storie senza tempo, cerchiamo di restare obiettivi per raccontare la vicenda, decisamente originale rispetto alle altre.
Infatti, questa volta si affrontano i problemi della vecchiaia e, rispetto ad altre avventure dove i nostri eroi erano contrapposti a Vichinghi, schiere di legioni romane o isteriche regine egiziane, lo scontro è un con un nemico davvero temibile, un cattivo a tutto a tondo che ci rende perfino simpatico Giulio Cesare, da sempre avversario dei Galli.
Senza cercare di anticipare troppo, oltre ai clichè classici (sì, abbiamo i pirati che affondano!) vi sono molte sorprese e un scontro contro un male superiore e assoluto, per proporci perfino la più imprevedibile delle alleanze tra Romani e Galli.
I due autori, poi, inseriscono nuovi personaggi, anche femminili (la dolce Melina), il malefico Rancorix (Sulfurix in originale) e tanti altri, mentre cinghiali e galline sono anche essi curiosamente protagonisti. E, una volta tanto, gli amati cinghiali riescono a sopravvivere alla vorace fame di Obelix.
Sono moltissimi i temi che vengono affrontati, non ultimo quello di considerare la pozione magica una vera e propria arma nucleare, tanto da far chiedere a Panoramix perchè non l’abbia usata per riconquistare la Gallia.
Un risultato davvero sorprendente per quello che molti banalmente possono considerare un film d’animazione per bambini e che, invece, merita di essere visto anche più di una volta grazie alla splendida animazione e alle tantissime trovate originali che scorrono in soli ottanta minuti di visione.
Asterix e il segreto della pozione magica è, senza dubbio, un piccolo gioiello nella lunga storia cinematografica dell’eroe gallico e ci fa ben sperare per il futuro di Panoramix.
Roberto Leofrigio
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