Beppe Cunico: il grandissimo gusto rock del passato

Ed è opera grafica e fattura di disco in vinile quello che troviamo tra le righe di Beppe Cunico, batterista e chitarrista di lunghissimo corso che approda al suo esordio personale dal titolo “Passion, Love, Heart & Soul” che si presenta inevitabilmente ricco di bellezza. Una bellezza che prende spunto dal rock progressivo degli anni ’70, una bellezza che torna protagonista nell’oggetto disco con questa release in vinile davvero preziosa. Una bellezza che trova pace nel magico equilibrio tra lirica e vita personale, tra il gusto dei suoi ascolti e la libertà di riviverli come meglio crede. Beppe Cunico sforna un disco che pagherà anche molti debiti di ispirazione ma che nel suo essere rock ha una potenza spirituale davvero rara di questi tempi…

Noi iniziamo sempre pensando alla bellezza. E dentro questo lavoro la bellezza ha lasciato tracce importanti. Per te cos’è la bellezza?
Quello che ti migliora la vita, ti fa stare bene e ti aiuta nelle difficoltà è bellezza. Non intesa come semplice fattore estetico, esteriore, ma bensì in qualcosa di più profondo, che arriva all’interno. La bellezza arriva dalle emozioni, dai sentimenti, dalla buona musica, fatta con sincerità e credibilità.

E in fondo, oltre i costumi di scena e i doveri dello spettacolo, cosa resta di lei?
La semplicità e la voglia di vivere la vita, giorno per giorno accanto alla mia compagna, lavorare nella nostra pasticceria, ascoltare la mia musica e suonare.

Parliamo di musica di oggi visto che il tuo disco arriva da un tempo passato… quanta contaminazione hai preso da oggi?
Il mio è un disco che vuole combattere la musica di oggi, quella proposta dai network, dal mainstream, costruita ad hoc da scenografi e burattinai. Vorrei far emergere tutto il mondo underground, quella musica sincera ed impegnata, che trova poco spazio.

Rock progressivo ma anche sfumature metal e tante radici classiche. Ma se dovessi guardare un punto d’origine? Quale indicheresti?
Il Prog anni 70, tra Genesis e Pink Floyd, anche se la scintilla che mi ha trasformato in cantautore è scattata con Steven Wilson, un artista che andando controcorrente propone musica sublime, senza tempo.

Nuovo video oggi. Il titolo poi cade da vero protagonista in questa chiacchierata. A cosa serve scatenare la bellezza secondo te?
Serve a migliorare il mondo, a salvarlo dall’autodistruzione. Serve per trasformare una società che si massacra sulle percentuali (di profitto, di consenso…) in una più attenta alle persone ed all’ambiente che le circonda. Serve a riportare la cultura e l’istruzione al primo posto come priorità della nostra società.