BOHRIS è tornato con il suo secondo singolo “Pezzi di vetro”, disponibile su tutti i digital store dal 29 novembre. Il brano, realizzato in collaborazione con la Saint Louis Music Production, è un’introspettiva sulla fragilità della vita o meglio di quei momenti di calma che sembra regalarci la vita.

Ecco cosa ci ha raccontato!

Intervista a Bohris

“Pezzi di vetro” è un brano che affronta la fragilità della calma e delle certezze
nella vita. Cosa ti ha ispirato a scrivere questa canzone?


Ero da solo a casa, chiuso con il covid ed era durante il periodo natalizio.
Il cenone da solo in un appartamento, lontano dai miei parenti, a causa
dell’isolamento, mi ha fatto capire quanto l’equilibrio nella vita possa cambiare
in un battito di ciglia.


Cosa speri che gli ascoltatori provino o riflettano ascoltando “Pezzi di vetro”?


Come in tutti i pezzi che scrivo spero di riuscire a non far sentire solo chiunque
ascolti i miei brani, una sorta di “Tranquillo non sei solo” secondo me è la cosa
più importante, curare le ferite insieme, ballando per dimenticare.


Hai collaborato con Saint Louis Music Production per questo brano. Com’è
stato il processo di lavoro con loro?


Questo è il secondo brano che esce con la produzione del Saint Louis e grazie ai
produttori Fabio Balestrieri e Luca Marchignani, che hanno cucito un vestito
addosso a questo brano, abbiamo lavorato in sinergia per rendere il brano
quanto più completo possibile.
Sono molto soddisfatto di quello che è uscito.


Dopo “Dosi di Nostalgia” e “Pezzi di vetro”, come vedi la tua evoluzione
musicale? Hai già in mente nuovi progetti?


Sono i miei primi due brani e sono legato a loro, però il processo va avanti
giorno per giorno con nuove idee e con la prospettiva di far arrivare più
emozioni possibili agli ascoltatori.
Ora ho cominciato, insieme a Luca e a Fabio, a lavorare alla prossima uscita… non ci si ferma mai.


Se dovessi descrivere la tua musica a chi non ti ha mai ascoltato, quali parole
useresti?


La prima è notturna , perché la maggior parte dei miei brani nasce di notte (non
mi piace dormire ahah), la seconda direi malinconia ballabile.


Quali artisti o band ti hanno maggiormente ispirato nel tuo percorso musicale?


Ascolto musica tutto il giorno e da sempre, sin da giovanissimo, a partire dagli
artisti come Pink Floyd, Led Zeppelin fino ad arrivare a Dalla, Pino Daniele, gli
artisti che mio padre metteva in macchina quando ero bambino e che tutt’oggi a
casa risuonano. Gli artisti di oggi a cui mi ispiro di più sono Joji, Post Malone,
Cremonini, Fulminacci.


Qual è il messaggio principale che vuoi trasmettere attraverso la tua musica?


Nei miei brani, come dicevo prima, parlo di temi universali che tutti quanti
viviamo ogni giorno (la ricerca della stabilità, la paura del futuro, i sogni, la
voglia di non pensare), lottare insieme contro le ansie ballandoci su.


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