L’antieroina femminile nata dalla penna di Helen Fielding è tornata per la sua quarta avventura cinematografica!

A quasi venticinque anni dal suo esordio su grande schermo, Il diario di Bridget Jones, e a nove dal terzo episodio della serie, Bridget Jones’s baby, datato 2016, tutto torna in gioco, ma con una consapevolezza e una maturità che danno al nuovo film Bridget Jones – Un amore di ragazzo il giusto equilibrio tra realtà e fantasia, tra divertimento puro e momenti di toccante commozione.

Il lieto fine di Bridget (Renée Zellweger) è andato – imprevedibilmente, inaspettatamente e, sicuramente, prematuramente – in frantumi: Mark è morto. E quattro anni dopo la sua scomparsa lei lo sente (e lo vede, perché Colin Firth fa nuovamente parte del cast, seppur in veste di fantasia immaginata dalla protagonista) ancora parte della sua vita. Dedita solo ai suoi due bambini, ha rinunciato al lavoro, all’amore, finanche al sesso. Daniel (Hugh Grant) è ora il suo più caro amico, imprevedibile tata al bisogno, latin lover imperterrito nonostante l’età che avanza. Gli amici sono sempre quelli, solo un po’ più grandi, come anche la vivace e svampita mamma. Anche la ginecologa di Bridget ha ancora il volto della bravissima Emma Thompson, l’unica a darle il consiglio di cui ha bisogno: per uscire dalla spirale del lutto (e dal comodo pigiama) e tornare a vivere il primo passo è riprendere a lavorare.

E così Bridget torna al suo lavoro in televisione: sarà l’inizio di una rinascita irrefrenabile, che porterà nella sua vita nuova linfa e un nuovo amore (ma anche due). Il regista Michael Morris riprende quindi il cast originale, con alcune fondamentali new entry, e lo incastona in una storia tutta nuova che tocca temi importanti ed attuali, comuni a molte donne: l’elaborazione del lutto, la difficoltà di conciliare l’essere mamma (soprattutto se single) e donna, la necessità per una figura femminile che lavora di trovare una tata e l’inevitabile confronto con una tata perfetta. Oltre allo scoglio di aprire di nuovo il cuore e fare spazio ad un nuovo amore. Qui si apre quindi un nuovo capitolo che comprende temi moderni come il toy boy e il ghosting. Lo spirito tenace e vivace di Bridget è irresistibile, oggi come venticinque anni fa, e ciò che conquistò Daniel e Mark nel capostipite e Jack (Patrick Dempsey) nel sopra menzionato terzo capitolo fa ora perdere la testa ad un nuovo giovane amore: Roxster (Leo Woodall).

Ma si apre anche il cuore all’inflessibile insegnante di scienze Mr. Wallaker (Chiwetel Ejiofor). La storia, dal ritmo vorticoso, riprende stilemi dal passato ma si proietta diritta verso il futuro. Un futuro ancora roseo, dopotutto. Se i due citati film diretti da Sharon Maguire – in mezzo ai quali vi fu Che pasticcio, Bridget Jones! di Beeban Kidron erano perfetti nel loro tono da commedia dipingendo una generazione di trentenni spensierati alle prese con la difficoltà di rapportarsi con l’amore, Michael Morris dà a questo terzo sequel il giusto equilibrio tra quella spensieratezza e la raggiunta maturità. Bridget Jones – un amore di ragazzo è divertente e toccante al tempo stesso, in possesso del gusto agrodolce di una commedia che ha le sue radici nella realtà della vita vera. Perché gli anni passano, anche per noi… e siamo tutte un po’ Bridget Jones, in fondo.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Plugin WordPress Cookie di Real Cookie Banner
Verificato da MonsterInsights