Con il singolo “Calypso”, Danimon e Deriso fondono la Synthwave con l’Indie italiano, creando un’armonia che tocca le corde profonde dell’animo. Il brano, estratto dall’album “Eudaimonia”, trascina l’ascoltatore in un mondo fatto di sogni e melodie evocative, raccontando una storia di amore perduto.

Ragazzi, è un piacere avervi qui. Il testo di “Calypso” è frutto di un lampo di genio o di una lunga elaborazione?

È stato davvero un lampo di genio, almeno nei primi passi. Nella fase creativa, abbiamo scritto e prodotto in modo istintivo, lasciandoci trasportare dall’energia del momento, senza sovrastrutture o schemi rigidi. Certe idee nascono in un istante e hanno già dentro di sé una direzione chiara, quasi come se fossero sempre state lì, pronte a essere scoperte. Poi, quando siamo passati alla fase di mixaggio, le cose sono cambiate. Abbiamo deciso di prenderci tutto il tempo necessario per assicurarci che la qualità sonora fosse all’altezza dello spirito del brano. Non volevamo che l’energia spontanea della composizione venisse compromessa da un suono poco curato, quindi ci siamo dedicati con attenzione ad ogni dettaglio, bilanciando ogni elemento per far emergere al meglio l’intensità del pezzo. Per quanto riguarda il testo, tutto è iniziato in modo del tutto casuale: le prime barre sono nate sotto la doccia. Eh sì, cantare sotto la doccia ha i suoi lati positivi, e in quel momento non mi aspettavo certo di dare il via a un brano intero. Ma quelle prime parole mi sono rimaste in testa, come se avessero già un significato ben preciso, e da lì il resto è venuto fuori in modo fluido e spontaneo. A partire da quelle prime strofe, ho costruito il testo seguendo le emozioni che la base di Danimon mi trasmetteva. È stato un processo naturale, in cui le parole sembravano incastrarsi perfettamente con le melodie, dando vita a un racconto che sentivamo autentico. Ogni verso, ogni scelta di suono, ogni piccolo dettaglio è stato pensato per creare un’esperienza che fosse il più possibile sincera e intensa per chi ascolta.

In quali occasioni riprodurreste questo vostro brano?

In realtà, ci piacerebbe suonare ovunque ci sia l’opportunità di entrare in sintonia con un pubblico che possa davvero connettersi alla nostra musica. Per noi, più che il luogo in sé, conta l’atmosfera che si crea e l’esperienza che del live. Vogliamo vivere un esperienza unica, un’occasione per trasformare la musica in un viaggio condiviso, e ogni volta che possiamo esibirci, vogliamo che sia qualcosa di speciale, autentico, che lasci un segno. Cerchiamo di raggiungere quante più persone possibili, ma senza forzare nulla: sappiamo che sarà la nostra musica a scegliere per noi il pubblico giusto. Chi sente e capisce il nostro mood, chi si lascia trasportare dalle sonorità e dalle emozioni che vogliamo trasmettere, sarà naturalmente portato a seguirci, a far parte di questa connessione che va oltre il semplice ascolto. È un processo spontaneo, quasi naturale: chi si riconosce nelle nostre vibrazioni sarà lì, concerto dopo concerto, sostenendoci e condividendo l’esperienza con noi.

Ovviamente, c’è una sfida logistica che non possiamo ignorare: io e Danimon non viviamo nella stessa città, il che rende un po’ più complesso organizzare dei tour con una certa regolarità. Ma non vediamo questo come un ostacolo insormontabile, piuttosto come una sfida da affrontare con creatività. Stiamo cercando modi per rendere possibile tutto questo e, quando arriverà il momento giusto, ci faremo trovare pronti per portare la nostra musica dal vivo nel miglior modo possibile.

Nel frattempo, continuiamo a lavorare, a creare, a sperimentare. Sappiamo che il nostro percorso è solo all’inizio e che le opportunità arriveranno al momento giusto. La cosa più importante per noi è mantenere viva questa energia e questo desiderio di condivisione, perché alla fine è proprio questo che rende la musica un’esperienza così potente.

Avete avuto sintonia sin dal primo momento? Cosa vi ha unito?

Verrebbe spontaneo dire “la musica”, ma in realtà ci conoscevamo già prima, grazie a un incontro casuale su un server Discord. Col tempo, il nostro legame si è rafforzato sempre di più, e la musica è diventata un pretesto per alimentare la nostra relazione, trasformandola in un vero e proprio legame fraterno. Abbiamo vissuto momenti alti e bassi, sia per la musica che per altre ragioni, ma in ogni circostanza siamo sempre stati presenti l’uno per l’altro. Non è stato un percorso immediato né privo di ostacoli: non abbiamo avuto una sintonia perfetta sin dal primo istante, perché, come in ogni relazione – che sia di amicizia, fratellanza o collaborazione artistica – ci sono stati momenti di discordia. Ciò che ha sempre fatto la differenza è stata la comunicazione e la sincerità. Abbiamo imparato a capirci, ad ascoltarci e a rispettare i nostri spazi, trovando un equilibrio che ci ha permesso di crescere insieme, sia umanamente che artisticamente. E forse è proprio questo a rendere il nostro rapporto così speciale: non è nato dalla musica, ma è attraverso la musica che ha trovato la sua massima espressione.

Lasciate un messaggio ai vostri ascoltatori!

A tutti voi che ci ascoltate, che vi immergete nella nostra musica, che sentite un legame con ciò che creiamo: grazie. La vostra energia, il vostro supporto e la vostra capacità di interpretare e vivere le nostre canzoni ci spingono ogni giorno a sperimentare, a esplorare nuovi mondi sonori e a dare sempre il massimo. La nostra musica non è solo nostra, ma anche vostra. È un viaggio condiviso, un luogo in cui emozioni, sogni e pensieri si intrecciano liberamente. Vi invitiamo a perdervi nelle note, a lasciarvi trasportare senza paura, a trovare il vostro significato nelle parole e nelle melodie. Viviamo in un mondo frenetico, in cui il tempo scorre veloce e spesso ci dimentichiamo di ascoltare davvero. Per questo vogliamo offrirvi un’esperienza, un rifugio in cui potete fermarvi, sentire, sognare e riconnettervi con qualcosa di più profondo. Siamo solo all’inizio di questo viaggio, e sapere che ci siete dall’altra parte, con le cuffie nelle orecchie o sotto un palco a cantare con noi, ci dà la forza di continuare a creare. Quindi restate con noi, continuate a sognare, a esplorare, a lasciarvi sorprendere.

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