Calze a rete, il varietà ideato da Emanuela Mari con Francesca Stajano Briganti e Cristina Sciabbarrasi, torna in scena a Roma il 16 novembre.
Ancora una volta Mondospettacolo segue con attenzione il percorso artistico di Francesca Stajano Briganti, che ci ha condotto dentro “Le donne di Mozart”, al teatro, alle donne, alla musica.
Domenica 16 novembre alle ore 16.45, il Teatro Anfitrione di Roma accende le sue luci per ospitare “Calze a rete”, un varietà brillante e spensierato che riporta il pubblico nel tempo in cui le dive del cinema e del teatro illuminavano il mondo con eleganza, ironia e un pizzico di follia.
Ideato da Emanuela Mari in collaborazione con Francesca Stajano Briganti e Costantina Busignani, lo spettacolo è un omaggio alle donne che hanno saputo trasformare il palcoscenico in un rifugio di libertà e di sogno, mescolando comicità, musica e poesia con la leggerezza tipica del varietà d’altri tempi.
In scena, tre protagoniste assolute della scena romana e nazionale: Emanuela Mari, Francesca Stajano Briganti e Cristina Sciabbarrasi.
Ognuna di loro porta con sé un frammento di quel mondo perduto e scintillante che fu il teatro di rivista, quando bastava una calza a rete, un sorriso, una canzone o una battuta per raccontare la vita.
Emanuela Mari, interprete e autrice, padrona di casa energica e magnetica, guida lo spettatore in un viaggio tra epoche e icone femminili. Il suo talento poliedrico la porta ad attraversare registri diversi, dall’ironia alla nostalgia, fino a un toccante omaggio alla Divina Greta Garbo, simbolo eterno del mistero e della bellezza.

Francesca Stajano Briganti, attrice di razza e volto noto del teatro italiano, regala al pubblico una Marilyn Monroe personale e originalissima: una Marilyn meno patinata e più vera, fragile e potente allo stesso tempo. Un ritratto che supera il mito e restituisce l’anima di una donna intrappolata nel suo stesso splendore.Francesca Stajano Briganti, attrice di razza e volto noto del teatro italiano, regala al pubblico una Marilyn Monroe personale e originalissima: una Marilyn meno patinata e più vera, fragile e potente allo stesso tempo. Un ritratto che supera il mito e restituisce l’anima di una donna intrappolata nel suo stesso splendore.

Infine, Cristina Sciabbarrasi, elegante e intensa, gioca con l’immaginario femminile attraverso la moda e le sue icone: Coco Chanel, le Miss di un tempo e persino la leggendaria Barbie, simbolo di un ideale di donna che continua a cambiare, ma non smette mai di interrogare la società e se stessa.

“Calze a rete” non è solo un titolo, è una dichiarazione d’intenti. Evoca le flappers degli anni Venti, quelle donne che sfidarono le convenzioni con gonne più corte, capelli a caschetto e una libertà nuova. Ma è anche un simbolo di femminilità che attraversa i decenni: le calze a rete come filo conduttore di un’evoluzione sociale, estetica e culturale che, dal proibizionismo al boom economico, fino ai giorni nostri, racconta l’emancipazione e la consapevolezza delle donne.
Lo spettacolo alterna momenti di comicità leggera e irresistibile a parentesi musicali e riflessive. Le tre interpreti si muovono tra gag, monologhi, brani cantati dal vivo e citazioni cinematografiche, accompagnando lo spettatore in un percorso che è insieme memoria e celebrazione. Si ride, si sogna, ci si commuove.
Dopo il successo ottenuto nella scorsa stagione nei rioni Testaccio e Monti, dove lo spettacolo ha registrato il tutto esaurito e ottime recensioni, “Calze a rete” torna a Roma, questa volta nella suggestiva cornice del Teatro Anfitrione, ai piedi dell’Aventino, un luogo che da anni rappresenta una delle roccaforti più vivaci della scena teatrale romana.
In un’epoca in cui il teatro lotta ogni giorno per sopravvivere e rinnovarsi, progetti come questo ricordano quanto sia importante la leggerezza intelligente, quella che fa sorridere ma lascia qualcosa dentro. “Calze a rete” è una carezza alla memoria collettiva, una passerella di emozioni che unisce epoche e generazioni.
Dietro la risata e il ritmo brillante, si nasconde una riflessione sottile sul ruolo della donna nel mondo dello spettacolo e nella società. Dalla Chanel che rivoluzionò la moda liberando il corpo femminile dai corsetti, alla Marilyn intrappolata nel proprio mito, fino alle eroine moderne che si reinventano ogni giorno tra precarietà e sogni, “Calze a rete” parla di tutte loro.
E lo fa con ironia, con affetto e con la forza di chi ha vissuto quel mondo e ne conosce le sfumature. Emanuela Mari, in particolare, imprime al progetto il suo tocco inconfondibile: quello di un’artista capace di unire tradizione e contemporaneità, leggerezza e spessore.
Uno spettacolo da non perdere per chi ama il teatro brillante, il fascino delle grandi dive e la nostalgia di un’Italia che sapeva ridere di sé con eleganza.
“Calze a rete” è un piccolo gioiello di ironia e classe, un omaggio al passato che parla al presente, ricordandoci che la vera arte non passa mai di moda.
Informazioni: Quando: domenica 16 novembre alle ore 16:45. Dove: Teatro Anfitrione, in via di San Saba 24 a Roma. Prenotazioni al numero 06 5750827.
Dino Tropea MondoSpettacolo Roma


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