Cassandra Raffaele: una fotografia sociale e oltre

Canzone di una bellezza che si mostra antica, canzone che sembra accarezzare il tempo, canzone che al tempo restituisce la sua personalissima chiave di lettura. Canzone analogica vista la produzione di Roberto Villa presso “L’Amor mio non muore” che ormai conosciamo come realtà priva di computer. Torna in scena Cassandra Raffaele, torna con un brano dal titolo “Sarà successo”: e mi restituisce quel bisogno di fermarsi a misurarla questa vita, che passa e che spesso lasciamo sfuggire presi come siamo da mille cose inutili. Sottolineando anche questo Antongiulio, classico Nerd italiano che mette la faccia a rappresentare un modo di stare al mondo… ma temo che questa canzone parli ad ognuno di noi con la dolcissima sensibilità poetica di chi sa anche come fare una denuncia severa. Per tutti… “Sarà successo”

Noi parliamo sempre di bellezza, partiamo sempre da qui. Ma per Cassandra Raffaele, come donna e come artista: cos’è la bellezza?
Per me la bellezza è entusiasmo, una luce sui generis che risiede negli occhi di chi guarda e ti fa apprezzare la vita e le persone. Se non ce l’hai dentro, non riesci a vederla fuori, da nessuna parte.

In questo nuovo singolo sembra che la bellezza sia dentro le cose semplici delle cose, dentro le radici, dentro un “tornare” più che un “avventurarsi in cerca di altro”. Cosa ne pensi?
Si, condivido. L’avventurarsi resta comunque, un motore esperienziale importante. E per ogni cosa c’è un tempo. Un tempo per andarsene e poi per ritornare, sicuramente arricchiti anche e soprattutto grazie alle esperienze più ardue. Nella scelta dell’arrangiamento poi, Roberto Villa, che ha prodotto Sarà Successo, ha raccolto la mia esigenza stilistica di essenzialità. E sul banco analogico, questa esigenza ha trovato la sua dimensione poetica.

Estetica è anche una parola difficile. E qui cadiamo nelle trame di questa promo decisamente estetica, parliamo di Antongiulio, parliamo di uno stato di cose sociali… chi e cosa rappresenta per davvero questa faccia quotidiana?
Mi rispecchio molto nel mondo nerd. Lo sono per indole e nell’attitudine “smanettona”. Nerd è anche uno stile di vita, sinonimo di riscatto, di sogni fatti spesso in solitudine, in “stanze laboratorio”, dove la parola d’ordine è non demordere, trovare soluzioni, risolvere bug.

Secondo te sarà successo o deve ancora succedere? Parafrasando un poco tutto…
Entrambe le cose, perché no. Lascio a te la libertà di una riposta.

Il suono analogico, il mix americano… anche questa è estetica. E da questo lato della produzione cosa cercavi di rappresentare?
Cercavo un suono semplice e caldo, che mi riportasse a quando ero bambina e ascoltavo i dischi in salotto con la mia famiglia. Suoni anche “ imperfetti “ se vogliamo, perché il fruscio della puntina era “quell’elemento di colore” in più. Questa “imperfezione” in generale, mi appartiene anche quando canto, ma oggi, comincio quasi ad esserne orgogliosa.