Ci rivediamo lassù: l’epilogo dolce-amaro della Grande Guerra

Diretto da Albert Dupontel (attore in Irréversibile) e interpretato dallo stesso insieme a Nahuel Perez Biscayart (120 battiti al minuto), Ci rivediamo lassù è disponibile dal 20 Agosto 2020 sulle migliori piattaforme digitali.

Tratto dall’omonimo libro di Pierre Lemaitre, racconta la storia di due superstiti della Prima Guerra Mondiale: un geniale disegnatore e un modesto commercialista, i quali decidono di escogitare una truffa ai danni dei memoriali del conflitto.

Novembre del 1918: prima dell’Armistizio, Edouard Pericourt, un artista di talento, salva la vita di Albert Maillard, un umile contabile. I due uomini non hanno nulla in comune, a parte l’esperienza di guerra e l’odio per il tenente Pradelle, il cui ordine per un assurdo attacco finale ha rovinato le loro vite. Tutti e tre hanno messo in atto le loro strategie di sopravvivenza: mentre Pradelle continua a fare fortuna sulla pelle dei morti, Albert ed Edouard, condannati a vivere, organizzano la monumentale truffa di cui sopra.

Nella categoria di film bellici dedicati al primo conflitto mondiale, quindi, Ci rivediamo lassù si avvicina molto a La grande guerra del nostro Mario Monicelli, tanto che sorge spontaneo pensare che quest’ultimo, di sicuro, non avrebbe affatto disdegnato l’idea di mettere in scena il romanzo di Lemaitre.

In ogni caso, diamo atto al bravo Dupontel di aver realizzato una perfetta riduzione cinematografica del testo, ricevendo tredici nomination ai Cesar e aggiudicandosi due statuette per la regia e l’adattamento, andate proprio al regista.

Tanto di cappello ad un film che riesce perfino a superare l’intensità della battaglia che ci aveva donato Spielberg, sebbene l’aspetto più interessante del lungometraggio e della storia sia quello relativo alla sopravvivenza dei reduci, i quali, con cinismo, elaborano una truffa per arricchirsi seppellendo i morti, abbinandone a volte i pezzi in bare sottodimensionate.

Il trauma della Grande Guerra  viene rievocato in modo efficace, come nelle pagine del romanzo da cui Ci rivediamo lassù è tratto, e Dupontel, che si cala un po’ come Charlie Chaplin nel doppio ruolo di attore e regista, ci dona al tempo stesso dramma e momenti da commedia nera. E il risultato è davvero notevole, oltretutto complici una ricercata scenografia e l’ottima colonna sonora composta da Christophe Julien.

 

 

Roberto Leofrigio