Angelo De Filippo, in arte Cìal, è un giovane cantautore partenopeo.
Classe ’86 (e fondatore di molte band ispirate alla Napoli Centrale ed al grande Mario Musella) contaminato dalla Napoletan Power, unisce vari generi musicali a quello popolare, soprattutto nei suoi primi due album (“Immagini” e “Vicoli”).
Dopo un’importante esperienza teatrale in Musical di successo, Cial, con la Compagnia d’Oriente, la sua carriera di cantautore si arricchisce di premi ambiti, tra cui il Premio della Critica Internazionale Gianni Cesarini 2019 (2° classificato).
Nel 2018 pubblica l’album ‘O Tiempo Mio, che vanta collaborazioni di artisti straordinari tra cui Enzo Gragnaniello.
Ha collaborato, tra gli altri, James Senese, Piero Gallo, Mikele Buonocore, Mario Abbate, Massimo Abbate ed Ennio Mirra.
Cial è un artista dell’ etichetta discografica indipendente EVERGREEN inserito nella raccolta “Musica senza tempo Volume1” con il singolo “P’ammore campo e more” distribuito da Artist First su tutte le piattaforme digitali.
Quanto ritiene importante l’impatto della Neapolitan Power nella sua musica?
I Napoli Centrale ed Enzo Gragnaniello sono i miei miti musicali. Da loro trovo ispirazione per vivere ogni giorno. Mi rispecchio nei loro testi. Credo che alla neapolitan power debbano molti artisti anche italiani. Gli anni 70 e 80 napoletani hanno cambiato il modo di intendere la musica americanizzandola come nessuno aveva il coraggio di fare, mischiandola con il sangue dei vicoli, della gente comune.
L’amore, tematica importantissima e ricorrente nella maggior parte dei brani provenienti dal background partenopeo, è alla base del suo nuovo lavoro. Pensa che si possa vivere senza di esso o è una condizione fondamentale di ognuno di noi?
L’amore è il fulcro della vita. Senza amore non scrivo. Ho bisogno di essere amato ed amare per comporre e trasmettere
Quanto si può spingere un uomo per amore? Pensa che non ci sia mai il bisogno di mollare la presa quando si è innamorati di una persona, per paura di perderla?
Per amore ci si può fare tutto. Per amore di una donna, di un uomo, di un figlio, di un genitore, di sé stessi. Anche per un amore materiale a volte. Ognuno ama a modo suo, l’importante è amare, amarsi.
Con quale artista con cui ha collaborato ha un legame particolare e perché?
Potrei citarne tanti e molti che non ci Terri avrebbero da ridire. Credo che per le cose che sto scrivendo e per il cambio radicale che ho fatto, sicuramente Mikele Buonocore. Mi ha spinto ad essere un artista anche dentro.
Come valuta la sua esperienza lavorativa assieme a un grande della musica napoletana come Enzo Gragnaniello (collaborazione avvenuta nel 2018) ?
Ho avuto la fortuna ed il piacere di reinterpretare un suo brano dal titolo ‘O cane. C’è da dire qualcosa di Enzo Gragnaniello oltre a dire che è il più grande in circolazione? Senza togliere nulla agli altri ma solo una persona poteva riempire il vuoto musicale lasciato da Pino Daniele.
Come pensa si evolverà la canzone napoletana all’interno del panorama musicale italiano? Ritiene che sarà in grado di occuparne una posizione predominante?
La musica napoletana è stata sempre motivo di orgoglio per l’Italia e fonte d’ispirazione per la musica italiana. Da sempre, dal tempo dei tempi. A volte viene violentata, mischiata alla malavita, ai neomelodici, alla trap di bassa qualità. Quella fatta bene è fonte d’ispirazione per vivere. Dici te voglio bene a una ragazza e vedi se non coglie i tuoi sentimenti? Con il napoletano puoi dirlo anche ad un indiano, lo capirà sempre con la stessa intensità. È una lingua mistica
Sta già lavorando a qualche progetto nuovo?
La mia vita è progetto intero. Sto lavorando ad altre cose come ho sempre fatto. Ho tante cose nel cassetto.
https://www.facebook.com/angelo.defilippo.94
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