E’ uscito a fine 2024 il singolo “Così Simile” di Claudio Clemente. Un brano con una genesi interessante e un sound coinvolgente. Per l’occasione abbiamo deciso di scambiare quattro chiacchiere con l’artista.
Claudio Clemente intervista
Claudio, ‘Così Simile’ ha avuto una genesi lunga e complessa. C’è stato un momento preciso in cui hai capito che il brano aveva finalmente trovato la sua forma definitiva?
Il momento è stato sicuramente quando con Fabio Balestrieri abbiamo ascoltato la nuova versione del cantato che avevamo trovato. Li abbiamo capito che finalmente tutto era al posto giusto.
Hai mai avuto la tentazione di abbandonare completamente il progetto? Cosa ti ha spinto ad andare avanti?
No, non ho mai voluto abbandonare l’intero progetto. Semplicemente alcune cose hanno bisogno di più tempo e del giusto momento, è bastato aspettarlo.
Hai detto che gli eventi che ci sopraffanno ci rendono simili. Come possiamo, secondo te, trasformare questa somiglianza in una forza condivisa?
Sicuramente un primo inizio sarebbe quello di parlare e confrontarsi con gli altri. Chiudersi in se stessi, peggiora le cose e crea ansie da cui è difficile liberarsi poi.
Il videoclip di ‘Così Simile’ è un’opera d’arte visiva che hai disegnato tu stesso. Quanto è stato impegnativo trasformare un concetto così profondo in immagini?
Disegnare il videoclip di ‘Così Simile’ è stato parecchio impegnativo e soprattutto lungo. L’idea in se non era particolarmente complicata, ma richiedeva molto tempo per essere realizzata.
Ci sono voluti circa 100 ritratti.
C’è un dettaglio musicale o una scelta di produzione che ti rende particolarmente orgoglioso?
Sono molto felice di aver sperimentato di più con la voce, rispetto ai brani passati.
È stata una scelta, quella del falsetto, che ci è piaciuta subito.
Cosa possiamo aspettarci dai prossimi passi di Claudio Clementi? C’è già qualcosa in cantiere che puoi anticiparci?
In cantieri c’è sicuramente la voglia di scrivere altre canzoni
e chissà…magarai un EP.
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