Colpo di stato dei militari in Turchia! Erdogan in fuga, caos e carri armati a Istanbul

La Turchia è a un passo dal suo quinto colpo di Stato. Questa sera una frangia dell’esercito ha bloccato gli accessi ai ponti sul Bosforo a Istanbul. Sono state isolate anche le strade che portano alla sede dello Stato Maggiore, ad Ankara. Dove sono stati sentiti colpi d’arma da fuoco, mentre jet militari e elicotteri stanno volando sopra la capitale della Turchia. Attorno all’aeroporto Ataturk di Istanbul un gruppo di carri armati sta bloccando qualsiasi tipo di accesso, causando la cancellazione di tutti i voli in partenza e in arrivo. Colpi d’arma da fuoco e di carri armati sono stati avvertiti all’esterno del palazzo presidenziale. La tv di stato TRT è stata oscurata, bloccato l’accesso a siti media, Facebook e Twitter.




«Elimineremo questa minaccia in breve tempo, e io tornerò ad Ankara – ha dichiarato il presidente Erdogan durante la fuga, parlando attraverso uno smartphone alla Cnn turca -. Sono ancora il presidente della Turchia ed il comandante in capo: resistete al colpo di stato scendendo nelle piazze e negli aeroporti». Secondo fonti americane citate dall’emittente Msnbc, l’aereo di Erdogan non sarebbe atterrato a Istanbul per dirigersi verso la Germania. Che però, secondo Der Spiegel, avrebbe rifiutato la richiesta d’asilo del presidente in fuga

Nel suo messaggio alla nazione Erdogan avrebbe definito il golpe come l’opera di pochj ribelli interni all’esercito, anche se, secondo fonti diplomatiche, gli attaché delle ambiasciate turche nel mondo avevano ricevuto, mezz’ora prima del golpe, un messaggio di avvertimento. Un segnale che corrobora la tesi di un’operazione gestita dai massimi livelli delle forze armate, e non il folle piano di pochi colonnelli.

Scontri violenti sono in corsa tra la polizia in assetto anti-sommossa e l’esercito turco in piazza Taksim, a Istanbul. In un clima da guerra civile, migliaia di persone sono scese in strada anche ad Ankara, per sostenere o contrastare il colpo di stato militare. Sempre nella capitale sarebbe in corso un secondo raid aereo contro il quartier generale dell’intelligence nazionale. L’aeroporto Ataturk di Instabul, inizialmente occupato dai militari, è ora nelle mani dei civili pro-golpe. Lo riferisce la Cnn turca.

Colpo di Stato in Turchia, presidente Erdogan appare sugli smartphone

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan è apparso ma non in tv ma sui telefonini per denunciare «una rivolta di una minoranza dell’esercito. La Nazione deve serrare i ranghi e difendere il Paese , la democrazia ed il Governo, Scendete in piazza e date la vostra risposta ai golpisti. Il popolo deve resistere e ribellarsi e respingere quello che è a tutti gli effetti un colpo di stato militare».

I golpisti, dopo aver preso in ostaggio il capo di stato maggiore turco Hulusi Akar, hanno fatto sapere di «aver preso il potere in tutto il Paese per ristabilire l’ordine democratico e la libertà». Attraverso la tv di stato TRT, le forze armate turche hanno dichiarato l’entrata in vigore della legge marziale e del coprifuoco su tutto il territorio turco. «Le forze armate turche hanno preso il potere su tutto il Paese per riportare in Turchia l’ordine costituzionale, lo stato di diritto, le libertà civili e la sicurezza generale – si legge nel comunicato dei golpisti, diffuso dal Guardian -. Tutte le relazioni diplomatiche e commerciali saranno mantenute.».

Elicottero dell’esercito spara sulla sede dell’intelligence ad Ankara

Nelle prime fasi del golpe un elicottero d’attacco dell’esercito aveva aperto il fuoco contro la sede dell’intelligence ad Ankara, riferisce il sito russo di informazione Sputnik, secondo il quale i militari stanno disarmando le forze di polizia sia ad Ankara che a Istanbul. Mentre, stando a quanto riferisce la CNN turca su Twitter, una forte esplosione aveva scosso il centro di addestramento delle forze speciali della polizia turca, nel quartiere di Golbasi. Secondo fonti locali, in tutto il Paese gli utenti avrebbero gravi difficoltà ad accedere ai social network come Facebook e Twitter, così come ai principali mass media e siti di informazione.

Carri armati per le vie delle strade di Ankara

Il premier Binali Yildirim, da poco insediato, ha rilasciato una dichiarazione molto dura, parlando di «un gruppo di militari che ha tentato un colpo di stato militare» e aggiundendo che «un Paese democratico come la Turchia non permetterà una cosa del genere. Il governo eletto dal popolo resta in carica. Questo governo lascerà solo quando il popolo lo deciderà: useremo la forza contro la forza».

Colpi d’arma da fuoco ad Ankara, chiusi ponti sul Bosforo

Colpi d’arma da fuoco sono stati avvertiti ad Ankara. Aerei da guerra ed elicotteri stanno sorvolando la capitale turca. Lo riferiscono i media locali secondo i quali sono stati chiusi anche 2 ponti sul Bosforo a Istanbul.

Per anni le forze armate, tradizionali custodi dello Stato laico fondato da Mustafa Kemal Ataturk, hanno rappresentato una vera e propria spina nel fianco per il presidente della Repubblica Recep Tayyip Erdogan. I militari sono già intervenuti nella vita civile dello stato in altre quattro occasioni: 1960, 1971, 1980, 1998.

Colpi d’arma da fuoco sono stati sentiti ad Ankara, mentre la città è stata sorvolata da jet ed elicotteri militari. Lo hanno riferito testimoni. Intanto, i due ponti che collegano la parte orientale e occidentale di Istanbul sono stati chiusi per motivazioni non specificate. Haberturk ha parlato di misure di sicurezza straordinarie. Non è tuttavia noto se quanto avvenuto nelle due città sia correlato.

Ivan Zingariello



(fonte: La Stampa)