Conosciamo meglio Inanna

Chi è Inanna?

Inanna era la dea Sumera dell’amore, del raccolto, ma anche della giustizia e della guerra. Era la dea della dualità, innalzata a dea principale dalla sacerdotessa Enheduanna più di 4000 anni fa. Ho scelto questo nome e questa figura poiché ero attratta non solamente dalla sua iconografia (è molto spesso rappresentata con due leoni ai lati e gufi appollaiati sulle spalle), ma soprattutto per ciò che rappresentava: l’unione, l’abbondanza, la compassione, ma allo stesso tempo la rabbia, la non-rassegnazione ed uno spirito guerriero. Il messaggio ecologista ed animalista presente nella mia musica è pervaso da questa dualità: la necessaria presa di coscienza, la protesta, ma anche la fiducia verso il futuro. Inanna rappresenta benissimo queste forze contrastanti: l’oscurità e la luce, l’antico ed il nuovo, il femminile ed il maschile.

Sono diventata “Inanna” circa due anni fa, dopo essermi trasferita a Los Angeles e dopo aver deciso di cantare e produrre in miei pezzi in solitario. Questa nuova figura/imagine mi ha permesso di unire la mia passione per l’antico, la mitologia, il Medio-Oriente, la musica alternativa, la natura e gli animali.

In quanto tempo hai scritto “Change”?

Change” è nata molto velocemente, un pezzo ispirato ed immediato che ho composto in un caldo pomeriggio californiano. Solitamente scrivo di getto e, nel mio caso, un pezzo funziona subito o non funziona affatto. Raramente “cucino” brani a lungo: almeno lo scheletro del pezzo deve essere effettivo ed immediato. Altri ingredienti possono essere aggiunti dopo, ma preferisco che una canzone nasca da un vero momento di connessione ed ispirazione.

Una volta ultimato il demo di Change, il mio produttore Joshua F.Williams ci ha lavorato per un po’ di settimane (abbiamo lavorato nella distanza) e abbiamo poi registrato le voci, darbuka e chitarre assieme qui a Los Angeles all’inizio del 2021. Dopo il mixing, il pezzo è stato masterizzato dal celebre Scott E.Olivier.

Ci racconti com’è nata l’idea del videoclip?

Il videoclip di “Change” è stato un’avventura. L’idea è nata dall’italianissimo e di grande talento Alex Bordoni. Alex riesce sempre a capire ed interpretare al meglio la mia visione, con una narrativa e effetti visuali sempre impeccabili. Volevamo che il video rappresentasse allegoricamente il messaggio ecologista, ed anche l’ispirazione dietro questo progetto musicale in generale: l’immagine mitologica “antica” della “dea”, in un ambiente distopico futurista. Mi piace dire che il progetto Inanna è di tipo etno-futurista, e sia canzone che video ne rappresentano molto bene il concetto. Alex mi ha presentato la proposta di una location desertica e di “trasportare”la figura di Inanna (in questo caso un’aliena) ad un futuro non lontano. Un ragazzino (la gioventù) perduto in questo deserto o valle desolata, è sorpreso da una regina aliena che porta “conoscenza” (in un cofanetto), un messaggio ed un aiuto sul come vivere in armonia con il pianeta e come aiutarlo a rigenerarsi.

Le riprese sono state un’avventura poiché nel giorno in cui avevamo stabilito girare qui nei dintorni di Los Angeles, siamo stati sorpresi da una tempesta di sabbia che ci ha costretti a smettere e ricominciare daccapo la settimana successive. È stato un onore lavorare di nuovo con Alex e per la prima volta con il team di Yhellow per gli effetti speciali, liderato da Lorenzo Diego Carrera. L’astronave a forma di piramide è stata un mia idea, poiché volevo unire l’elemento futurista con quello antico/misterioso.

Questo video è stato possibIle grazie ad un team fantastico (e molto italiano) con cui spero di collaborare di nuovo al più presto.

Quest’anno uscirà il tuo disco?

Sto pianificando lanciare una collezione dei miei singoli rimasterizzati più uno o due inediti in Autunno. La collezione si chiamerà “Acrotopia”. Fin ad ora ho preferito lanciare un singolo ogni due mesi circa in modo da far conoscere al pubblico il mio stile e messaggio ed avere uno scambio immediato con i fans su ogni singolo pezzo.