“Conosciamoli Meglio”: Ghyblj intervista Serena Grandi!

Serena Grandi, negli anni 80, tanti ruoli nel mondo della TV e del Cinema, poi nel 1985 vieni scelta come protagonista di “Miranda“, uno dei film più belli  del maestro “Tinto Brass” e così diventi nell’immaginario collettivo l’icona incontrastata dell’erotismo, che momento di vita è stato?

Probabilmente un momento di grande e inconsapevolezza, ero bellissima e non me ne rendevo conto, vedevo le cose da un’ottica sicuramente più adeguata alla mia età e spensieratezza, forse un po’ lontana dalla realtà oggettiva di grande successo e sensualità. Miranda mi ha dato molto, Tinto mi ha dato molto e gli sono grata per essere stata all’altezza di supportare la bellezza è la sensualità di un’opera di tale sensualità.

Serena, tu in “Miranda” e io in “Fermo posta Tinto Brass”, abbiamo recitato come protagonisti nei film del grande Tinto Brass, io nel frequentare per mesi Tinto e la moglie Tinta ho scoperto in loro doti profonde e molto umane, ci racconti tu un aneddoto che ti ha legato a loro fuori dal set?

Questa è una domanda meravigliosa e probabilmente mi dilungherò nel risponderti perché è davvero importante per me. Io sono stata legata e sono legata a Tinto, ma avevo una relazione molto speciale anche con sua moglie Tinta, che è stata fondamentale in tutto. Sorvolando il fatto che credo, che dietro un grande uomo ci sia una grande donna, Tinta è stata la chiave di volta del successo di Tinto. Sai, nel mondo di Tinto, costellato di donne pronte a mostrare al 100% la propria sensualità, una donna, una moglie magari si trova “stretta” in una posizione tale, ma lei con grande discrezione e sempre stata un co-pilota. Ricordo che durante le riprese era lei a supportarmi e a sistemarmi abiti succinti. Mi ha dato molto, mi ha insegnato e mi ha mostrato cosa può diventare l’amore è la complicità, e questi sono i retroscena che mi accompagneranno tutta la vita. Non c’era gelosia, ma grande complicità, e loro come coppia mi hanno insegnato molto.

Dopo Miranda, un’infinità di interpretazioni ti vedono protagonista in grandi film, con altrettanti registi di grande fama e capacità, quale regista hai trovato più improprio nel dirigerti?

Io sono sempre stata dell’idea che per interpretare un ruolo, per essere diretta da un regista, oltre a sposare la causa è giusto trovare quel clima familiare che ti permette di esprimere la tua emotività in maniera completa e tirare fuori la realtà dei sentimenti per emozionare il pubblico. Ho recitato in due film con Pupi Avati, e li ho trovato quel clima e quella empatia necessaria a tirare fuori quei lati emotivi necessari per recitare un ruolo. Ci tengo a precisare che nella mia carriera ho avuto a che fare con grandi maestri, dove amore, stima e rispetto erano alla base di tutto.

Quale è il pensiero di un artista che ha fatto tanto cinema e TV sugli attuali programmi televisivi e opere cinematografiche?

Il mondo del cinema è cambiato davvero molto, adesso ci sono dei concetti un pochino differenti da quelli della mia generazione. Cambiano argomenti, trame e sceneggiature, ma per fortuna abbiamo ancora le nostre maestranze e i nostri registi che portano alto il nome del nostro paese. Per quello che riguarda la televisione, vedo che c’è una grande inventiva su quello che è l’intrattenimento, ma sono sincera, mi piacerebbe tanto rivedere in onda una varietà.

In Serena Grandi c’è anche un momento di buio che ti vede entrare e poi uscire da grande vincitrice nella depressione, che consiglio daresti alle tante persone che hanno a che fare con questo mostro?

Ho sempre descritto questa cosa come un lupo nero che è sempre dietro di te, che quando cala il buio viene a morderti. Poi arriva il momento in cui decidi di ricominciare da te, con nuovi progetti, con nuove ambizioni e tutto quel male finalmente trova una via di fuga. E’ facile uscirne, bisogna soltanto avere fiducia in quelle vie d’uscita che sono davanti a noi e che dobbiamo sforzarci di voler vedere.

Abbiamo imparato a conoscerti come una Star che non le manda a dire, quindi sorridiamo un po’, chi è il personaggio televisivo antipatico/a e insopportabile?  Un’attrice non degna di tale titolo? Il genere musicale che proprio non sopporti e quello che invece adori?

Io mi sono imposta di giudicare solo me stessa e di non proferire parola sull’operato altrui, ma se dovessi essere sincera, posso dire che oggi sfuggono alcuni canoni di confronto di quando io ho cominciato a mettere piede in questo mondo. Mi riferisco a quella puntualità, quel rigore, quella fermezza che era necessaria per poter far parte di questo mondo. Oggi forse posso permettermi di dire, che ci si basa forse su dei feedback che hanno valori differenti. Banalizziamo dicendo che io per andare a fare un red carpet dovevo tirar fuori un capolavoro, adesso basta mezzo milione di followers sui social, con la speranza che siano organici e non acquistati. Non voglio parlare male dell influencer, ma su un red carpet prestigioso posso concepire solo chi davvero ha un seguito reale e reali collaborazioni come Giulia de Lellis, che in questi anni ha saputo sorprendermi e si merita questi altari non solo per la sua bellezza, ma anche per il suo magnetismo.

Cosa non deve mai mancare dalla trousse di Serena Grandi?

Ultimamente, il settore beauty è diventato qualcosa alla portata di tutti, vedo sui social che si trovano molte fonti di ispirazione e anche io mio sono modernizzata. Ultimamente, o meglio tardi che mai, sono diventata un’appassionata delle ciglia e mi sono follemente innamorata di un profumo di Bruno Acampora.

In generale, nella vita quotidiana, cosa non sopporti e cosa ti fa arrabbiare?

Io sono una donna che vive per la giustizia. Ci sono tante cose che nel mondo di oggi a volte mi feriscono, come l’indifferenza nei confronti dei più deboli. La cosa che forse mi fa più incazzare invece è tutta questa necessità che ha la gente di giudicare gratuitamente.

Serena Grandi è scaramantica?

Ma sai, sono romagnola e un pochino sono cresciuta con tutta una seri di luoghi comuni, fanno un po’ parte di me, sono sensibile all’argomento, ma non sono fissata.

Serena, un grande amore poi finito con l’arredatore Beppe Ercole, dal quale nasce tuo figlio Edoardo. Oggi che rapporto hai con tuo figlio Edoardo? Lui cosa fa nella vita? Ha seguito le orme della mamma nel campo cinematografico?

Edoardo è davvero un ragazzo speciale, forse troppo, e la sensibilità oggi può essere presa per debolezza. Lavora a Milano in una società che si occupa di management televisivo e piano piano sta muovendo i primi passi. Per quanto Edoardo abbia avuto esperienze cinematografiche, ha scelto di stare dietro le quinte, si è laureato in comunicazione, e mi sta dando molte soddisfazioni.

E’ proprio di tuo figlio Edoardo che durante la tua partecipazione al Grande Fratello Vip racconti agli altri inquilini della casa, nonché all’Italia intera della sua omosessualità, che reazioni ha avuto a tal proposito tuo figlio? Non è stato (seppur da cuore di mamma) violare la sua privacy? Non sarebbe stato forse meglio che fosse lui in prima persona a parlare della propria omosessualità e della propria vita?

Edoardo e una persona estremamente sensibile, io ebbi paura quando confessai questa cosa all’interno del GF Vip, ma allo stesso tempo questa mia confessione, gli ha dato ancora più voglia di non negarsi più nulla, dimenticare le sofferenze delle aggressioni subite per la sua diversità. Ha fatto bene ad entrambi, sarei davvero felice se Edoardo un giorno decidesse di fare un reality, sarei davvero felice di vederlo raccontarsi come fa con me.

Serena Grandi nel bene e nel male ha avuto tanto e di tutto dalla vita? Che aspettative hai nei giorni che verranno?

È vero ho avuto tutto, ma la vita da e la vita toglie, ed è un soffio. Le mie aspettative sono di vedere realizzato mio figlio, e di trovare una nuova ispirazione, vorrei scrivere un libro e mi manca davvero molto stare sul set.

Ghyblj  

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