“Conosciamoli Meglio”: Ghyblj intervista Stefano Bolognini!

Stefano Bolognini: prima assessore alla sicurezza, Polizia Provinciale e Protezione Civile per l’allora Provincia di Milano, oggi con L’ XI legislatura (avvenuta un anno fa) di Regione Lombardia, ricevi la nomina di Assessore alle Politiche Sociali, Abitative e Disabilità. Quali sono le capacità per ottemperare impegni così importanti?

Amore per la propria città e per il territorio, credere in quello che si fa. Essere Assessore è un lavoro impegnativo, ma prima di tutto è una missione e una passione. Senza queste due cose non si va da nessuna parte.

Assessore Bolognini, inizi la tua avventura meglio definirla “Missione” negli anni 90’, cosa porta un giovane a esporsi in prima persona politicamente?

Mi sono innamorato della Lega quasi per caso nel 1990, poi il resto è venuto di conseguenza. Volevamo cambiare in meglio il paese in modo forse rivoluzionario, e ridare decoro alle nostre città. In fondo, è un po’ come adesso.

Cosa ti senti di consigliare ai giovani che vogliono intraprendere l’attività politica?

Di farlo se c’è la passione, l’entusiasmo, se si sente qualcosa dentro. Si possono fare davvero tante cose per gli altri. Ma bisogna avere un po’ una vocazione. Che non è scontata. E poi far politica non è sempre un privilegio.

Caro Stefano, le tue importanti deleghe ti espongono molto mediaticamente e al pensiero del popolo (ad oggi in onor del vero con gran successo). Quale è la situazione abitativa sociale in Lombardia?

Critica, ma stiamo recuperando. In un anno e pochi mesi a Milano sono stati ristrutturati oltre 1880 appartamenti ALER prima inagibili, molti dei quali sono già stati assegnati alle famiglie in graduatoria. Da gennaio a giugno sono stati sgomberati oltre 300 appartamenti occupati abusivamente, e per la prima volta dal 2012 il numero degli appartamenti occupati abusivamente è in diminuzione. Spiace sentire gente che parla a sproposito, ma questi sono dati oggettivi, confermati dalla prefettura, e non parole lanciate al vento. E se remiamo tutti verso la stessa direzione faremo ancora meglio.

Cosa è per l’uomo e non per L’Assessore Bolognini la disabilità?

E’ una missione. La persona disabile in molti casi è e può essere una risorsa importante. In ambito lavorativo. Ma non solo. Dobbiamo lavorare molto perché bisogna cambiare un atteggiamento culturale nel paese che spesso vede la disabilità come un problema. Non è così. Anzi, Regione Lombardia ha realizzato 82 parchi giochi inclusivi dove i bambini giocano tutti insieme, indipendentemente dalle loro abilità. Così l’integrazione avviene in modo naturale, attraverso il gioco. Il modello è questo. Anche se la questione chiaramente è molto più complessa.

Caro Stefano, tra le varie deleghe detieni anche quella alle Politiche Sociali, in questi giorni l’Italia Intera è sconvolta e sconcertata per i fatti appena accaduti a Bibbiano, il tuo pensiero a tal proposito?

Fatti gravissimi, su cui occorre fare chiarezza presto. I colpevoli vanno puniti duramente, ma la questione è molto articolata, forse oggi abbiamo intercettato solo una parte. Siamo di fronte a un sistema del male. Non sarà facile far emergere tutte le verità e tutti gli orrori, ma confido che i magistrati vadano fino in fondo. Chi ha commesso queste nefandezze deve pagare senza sconti.

Oltre alla tua Coscienza, hai un mentore ispiratore?

No.

Cosa ne pensa L’Assessore Bolognini dell’attuale governo Italiano?

Spero che a breve ci sia un governo diverso, con Matteo Salvini premier e senza il movimento 5 stelle.

E’ solo di qualche giorno fa un nuovo incarico politico: “Commissario della Lega per la Città di Milano”. Puoi darci qualche anticipazione sugli obiettivi che vorrai raggiungere in qualità di Commissario della Lega Nord?

Portare la Lega a essere il primo partito di Milano, dando ascolto alle diverse componenti della città. Commercianti, professionisti, imprenditori, studenti. Milano ha tantissime categorie che vogliono essere ascoltate e capite di più. Che amano Milano, ma che vogliono una Milano diversa da quella attuale. Dobbiamo intercettare questi sentimenti e portarli con noi. Serve un sindaco diverso, che sappia cogliere le grandi sfide internazionali di una città dinamica e moderna come Milano, ma che ascolti i bisogni delle periferie. Ci sono tante persone perbene nella società civile che rappresentano questo modello.

Ammesso che con tutti questi Impegni Politici ed Istituzionali ti rimanga del tempo libero, come lo passi?

Dedicare tante ore al lavoro non mi pesa, anzi. Il tempo libero lo passo con gli amici, esco, non perdo una partita dell’Atalanta, mi piace correre, faccio anche qualche mezza maratona quando riesco.

Milano è la capitale della movida, cosa ti senti di consigliare agli avventori ed ai titolari di locali notturni?

Col buon senso, il divertimento e la vita dei milanesi devono poter convivere. Servono regole che sappiano coniugare il diritto a divertirsi, in modo intelligente, e il diritto alla quiete che molti Milanesi giustamente rivendicano.

Il tuo ultimo pensiero la sera prima di addormentarti ed il primo al tuo risveglio la mattina?

La sera ultimamente leggo, la mattina prendo il telefono e corro a fare il caffè.

L’Assessore Stefano Bolognini da grande vorrà diventare?

Non lo so, ma per ora ogni cambiamento mi ha dato grandi soddisfazioni e sono positivo anche per il futuro.

Ghyblj

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