Domenica 17 luglio, al Fantafestival di Roma potremo assistere alla proiezione del cortometraggio di Giulio Manicardi “LIKE” ho chiesto a Giulio di parlarmi del suo corto.
Come nasce l’idea di realizzare LIKE?
Da tempo volevo dedicarmi ad un progetto completamente mio. Dopo aver collaborato in varie produzioni indipendenti volevo dirigere il mio primo corto ufficiale, così, messomi a tavolino, ho cercato quella che poteva essere la storia più interessante da poter raccontare, quella che maggiormente sentivo “mia”, ma che al contempo fosse a portata di budget, risorse e mezzi.
L’idea fondamentalmente nasce da due “esigenze”: un’ “esigenza personale” di voler raccontare qualcosa sul lato oscuro delle rete e dei social, sul nostro rapporto con essi, diventato stretto al punto di affidar loro non solo le chiavi delle vite ma anche quelle della morte; e un’ “esigenza di spettatore” nel sentire la mancanza sugli schermi di una determinata visione, un determinato film, e decidere così di realizzarlo in prima persona.
Parlami della caratterizzazione del Killer e soprattutto della sua voce
Sono cresciuto con le grandi saghe horror Nightmare, Halloween, Venerdì 13 ecc. che hanno impresso nell’imaginario collettivo personaggi iconici immortali come Freddy Krueger, Jason Voorhees passando per Ghostface di Scream fino ad arrivare a Saw. Volevo creare un nuovo killer che ne raccogliesse l’eredità, che fosse il loro naturale prosecutore.
In questo senso è un onore poter essere al Fantafestival mentre si celebra la memoria di Wes Craven, uno dei miei miti, scomparso un anno fa.
Per il killer, fin dalla fase di scrittura, avevo in mente una voce specifica: volevo una voce che, unita alla sua spiccata indole teatrale portasse gli spettatori (NEL corto e DEL corto) a simpatizzare per lui. Da qui l’idea di dargli una voce “cartoonesca”, da cartone animato. Contattai così Aldo Stella (storico doppiatore di cartoni animati quali I 5 samurai, Batman e del videogioco Ratchet e Clank) presentatomi l’anno precedente da un amico comune, l’attore Dario Leone, per proporgli il ruolo.
Un thriller\horror di nuova generazione quindi?
Sì e no. LIKE è tra gli eredi di un’illustre genere, è sì figlio del suo tempo, ma anche di tutti i film che a loro modo mi hanno formato e toccato come spettatore. Al contempo però ho cercato di fare un passo in più, un’evoluzione. E’ il dogma del “volere la stessa cosa, ma diversa” che da sempre caratterizza gli spettatori, amanti dell’horror in particolare.
Vuoi ricordare ai nostri lettori, quando e dove potranno vedere il tuo film?
Sto prendendo contatto con altri festival, ma è presto per poter anticipare qualcosa…
Per chi invece verrà al Fantafestival presenzierò insieme ad Aldo Stella alla proiezione al cinema Savoy di Roma, domenica 17 luglio alle 18,00.
Alex Cunsolo
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