CORTI DELLA FORMICA: prima serata

Martedì 9 ottobre ore 20,30,  TEATRO TRAM  a via Port’Alba 30 -NAPOLI

I CORTI DELLA FORMICA

XIII EDIZIONE

– prima serata – 

Prende il via il festival del corto teatrale ideato e diretto da Gianmarco Cesario, 18 corti suddivisi in gruppi di tre che ogni sera saranno giudicati da una giuria di giovani allievi dell’ ultimo anno delle scuole medie superiori, e nello specifico il Margherita di Savoia, il Pansini ed il Mercalli

Questi i tre corti in scena questa sera, che hanno come tema comune la donna

LIBERA di Gennaro Castaldo

regia Luigi Alessio Adimari

con Tommaso Tuccillo|Claudia Cimmino|Luca Sciarrillo|Maria Cristina Raiola|Stefano Balestrieri| Giuliana Martinelli

Nel mondo reale tutti hanno una maschera che li protegge, che impedisce di mostrare la parte vera di sé stessi per timore di non essere accettati. Una maschera che nasce con noi e ci accompagna fino alla fine dei nostri giorni. Quando nasce Veronica, una bimba senza maschera, la situazione diventa destabilizzante. Simbolo di diversità, tale creatura crea scompiglio sia nella propria famiglia che nel suo alveo sociale a causa della sua innata tendenza a non fingere, a non essere ipocrita, a dire quello che pensa senza remore. Inizialmente ha tutti i problemi che hanno ragazzini diversamente abili e cioè l’accettazione da parte delle istituzioni, di amici e anche di parenti. La soluzione è metterle una protesi, una maschera finta, aiutarla con insegnanti di sostegno etc. Poco alla volta però questa sua menomazione induce un cambiamento anche nel modo di pensare dei suoi familiari. Se la diversità viene considerata un valore anziché un problema e viene accettata come normale variabilità, allora tutti sono più ricchi. Alla fine anche Veronica partorirà una bambina priva di maschera. Si riproporranno le stesse problematiche sorte alla sua nascita ma lei non farà nulla di quello che è stata costretta a fare. La figlia non porterà mai la maschera. La chiamerà Libera. A quel punto tutti finalmente capiscono e a loro volta si spogliano della propria maschera. È il simbolo dell’accettazione reale di qualsiasi tipo di diversità.

RESPIRO PIANO di Nicola Maiello e Piera Russo (soggetto Nicola Maiello ed Elena Starace)

regia ed interpretazione Piera Russo

aiuto regia Elio Amedeo

Matilde è alle prese con gli operai intenti a liberare la casa della famiglia d’origine. La giovane donna ha deciso di cedere l’appartamento e sta selezionando la mobilia ed i complementi d’arredo da tenere in ricordo, vendere all’antiquario o distruggere. Ogni oggetto, rimasto perfettamente integro nonostante il tempo passato, le rievoca un ricordo d’infanzia, un’emozione: il vecchio giradischi del nonno, i fragili giocattoli regalati dallo zio, la finestra serrata dalla madre ma anche l’imperioso armadio, un’enorme misterioso rifugio che chiede di essere aperto per non tramutarsi in gabbia.

ROMEO ROMEO di Massimiliano Palmese

regia Danilo Rovani

con Marilia Marciello | Danilo Rovani

scene e costumi Melissa Di Vincenzo

Una giovane donna alle prese con l’ipocrisia di un maschio di oggi: un attore ricco e famoso, a sua volta vittima delle ipocrite regole del mondo dello spettacolo. Il gioco teatrale, che culmina con una classica scena di “teatro nel teatro”, è tutto tra quel che si dice in pubblico e ciò che ci si sussurra in privato. Un gioco che si diverte a ricordarci che anche il “sacro vincolo” del matrimonio non è altro che un contratto d’affari.