Introduzione Di Alessandro Cunsolo, Direttore di MondoSpettacolo.com
Genova, 30 ottobre 2025 – 09:30 CEST – A 22 anni, Cristina Barca è già un nome che brilla nel panorama della moda italiana. Vincitrice del titolo Venere Fotomodella 2021 e vincitrice della fascia provinciale di Miss Framesi 2025, la giovane genovese racconta in esclusiva per MondoSpettacolo il passaggio dai concorsi regionali ai set nazionali, la passione per l’intimo e il glamour, e il segreto per restare sé stessa in un mondo che chiede perfezione. Guardiamola insieme e scopriamo i suoi scatti più belli.

Cristina, 22 anni, Venere Fotomodella 2021 e Miss Framesi 2025: come è stato passare da Genova ai riflettori nazionali? Qual è stato il momento in cui hai pensato “ce l’ho fatta”?
Nella mia vita quasi nulla è cambiato. Partecipare a due concorsi nazionali di questa portata fa sicuramente esperienza, ma non ho assolutamente stravolto la mia vita. Continuo a studiare all’università e a lavorare. Dal punto di vista dei servizi fotografici ho avuto sicuramente più richieste, specialmente dopo aver partecipato a Miss Italia. La prima volta in cui ho pensato “ce l’ho fatta” è stata a giugno 2021, quando alla prima selezione di Venere d’Italia a Rocchetta Nervina (IM) ho conquistato la fascia per accedere alla finale nazionale.

Hai iniziato a 18 anni con portamento e posa. Qual è stato il primo shooting che ti ha fatto capire che il corpo poteva parlare più forte delle parole?
Il primo shooting che mi ha veramente fatto capire questo è stato realizzato proprio quest’anno a La Spezia in studio, con un fotografo molto bravo e seguito a livello nazionale. Era uno shooting in stile fashion, ispirato alle copertine delle grandi riviste di moda.

Fashion, glamour, intimo, swimwear, ritratto: quali sono i generi in cui ti senti più potente e perché? C’è un capo – un bikini, un abito da sera – che ti ha fatto sentire invincibile? I generi in cui mi sento più potente sono senza dubbio l’intimo e il glamour, poiché in questi stili l’espressività è fondamentale. Non mi sento mai invincibile quando scatto; ciò che mi contraddistingue è senz’altro l’impegno. Non c’è un capo in particolare che mi è rimasto impresso, ma i completi intimi sono la mia passione.

Nel 2023 e 2025 hai collaborato con Identity Milano. Com’è lavorare con un’agenzia che detta legge nel fashion? Qual è stato il set più folle che hai vissuto lì?
Lavorare con Identity è stata un’esperienza unica dal punto di vista professionale e formativo. I set furono molto standard, basati sul fashion e sul casual.

Da Miss Italia a Venere d’Italia: quali sono state le differenze tra i due mondi? E cosa ti ha insegnato il palco di Miss Framesi a Piano di Follo?
Venere d’Italia è più conosciuto nel Sud Italia come concorso, mentre Miss Italia è una vera e propria istituzione nazionale nel campo della bellezza. Miss Italia tiene le partecipanti impegnate per ben 5-6 mesi, mentre Venere d’Italia si svolge da giugno a settembre. Dal punto di vista organizzativo non ho riscontrato grandi differenze; ho conosciuto uno staff altamente professionale in entrambi i casi. Il palco di Miss Italia mi ha insegnato a farmi coraggio e ad abbattere le mie insicurezze. Non mi sarei mai aspettata di vincere una fascia in questo concorso e, quando è accaduto, sono esplosa di gioia.

Oggi sei freelance in tutto il Nord e Centro Italia. Qual è la città che ti ha sorpreso di più per luce, atmosfera o… incontri inaspettati?
Ci sono più città in cui ho realizzato shooting meravigliosi e di alta qualità. I lavori che mi sono più rimasti nel cuore sono stati fatti a Milano, Roma, Ravenna e Firenze. Roma è senz’altro la mia città preferita, ma credo che Milano, dal punto di vista fotografico e stilistico, sia ancora una spanna sopra a tutte.

Oltre a posare, ora formi giovani modelle – in presenza a Genova e online. Qual è il consiglio più importante che dai a una ragazza che vuole entrare in questo mondo?
Il consiglio più importante che do alle modelle emergenti è senz’altro quello di rimanere sé stesse e di non farsi mai influenzare da persone sbagliate. Spiego loro come si pone un fotografo, uno stilista o un’agenzia per collaborare, in modo da non incappare in fregature e situazioni spiacevoli. Sconsiglio inoltre di iniziare da minorenni, poiché è un mondo molto duro e competitivo.

Hai mai avuto un momento di “crisi da obiettivo”? Come gestisci la pressione di essere sempre perfetta davanti alla macchina?
Penso che la moda e la fotografia debbano essere discostate dal concetto di perfezione, poiché, come è risaputo, la perfezione non esiste. Due anni dopo l’inizio della mia carriera fotografica ho sofferto di anoressia nervosa per via di consigli sbagliati. Non voglio mai risultare perfetta quando scatto, semmai unica.

Genova è la tua casa, ma il tuo lavoro ti porta lontano. Qual è l’odore, il suono o il sapore di Genova che ti manca quando sei in trasferta?
Ciò che più mi manca di Genova quando sono lontana da casa è senza dubbio il mio Genoa, soprattutto quando i miei impegni di lavoro combaciano con le partite.

Ultima, provocatoria: se dovessi scegliere un solo scatto della tua carriera da incorniciare per sempre, quale sarebbe e perché?
Lo scatto della mia carriera che vorrei incorniciare per sempre è di fashion ed è stato realizzato a La Spezia.


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