Con un racconto crudo e poetico, Enea ci accompagna tra le pieghe notturne di una realtà spesso ignorata. “Daisy” non è solo una canzone: è una storia di fragilità e resistenza, tra desiderio e dolore, che esplora la condizione umana senza giudizio.

Ciao, ragazzi. Da dove nasce l’ispirazione per il nuovo singolo “Daisy”?

Buongiorno e grazie per averci dato questa opportunità. “Daisy” in realtà è una storia inventata di sana pianta. Una volta che avevamo l’arrangiamento, un blues, ho iniziato (Enea)a scriverci sopra parole in fake english che mano a mano sono andato a sostituire con parole assonanti in italiano. E’ stata una sorta di puzzle che si è andato a concludere nel migliore dei modi.

Come mai avete deciso di trattare questo tema di estrema attualità?

Come dicevamo prima, quando abbiamo messo mano al testo non sapevamo di cosa avremmo parlato. Tenendo conto che Daisy è un personaggio inventato, di sicuro sapevamo che potevamo spaziare e non darci troppi limiti. Nel complesso siamo contenti che sia venuta fuori una canzone così profonda e toccante partendo solo da qualche parola in fake english.

Avete un messaggio per il vostro pubblico?

Al nostro pubblico vogliamo dire che, anche se sui social non martellanti come i migliori influencer, è un buon momento artistico per noi e stiamo finendo di registrare qualche nuovo brano. Perciò il messaggio è quello di pazientare un altro po’; presto ci saranno nuove sorprese.

State già progettando qualcosa per il futuro?

Non vogliamo dare date o scadenze precise però sicuramente entro la fine del 2025 ci sarà qualcosa di nuovo, di fisico intendo; che sia un disco o un ep. Abbiamo sia il materiale che la voglia per chiudere un altro capitolo di “Enea”, artisticamente parlando.


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