Daniela Poggi, attrice soave e avvenente, è stata scelta da grandi registi come Salce,Chabrol , Ettore Scola , Festa Campanile , Sergio Corbucci , Capitani ecc…
Ha lavorato in commedie che continuano a trasmettere in Tv, e il pubblico continua ad ammirare il suo sorriso unico e la sua figura diafana, un ‘aspetto che non muta nel tempo ma si tinge di maggiori chiaroscuri.
A partire da maggio, son usciti in tutta Italia ben 3 film che la vedono tra le principali interpreti
Il primo Dark Matter, thriller internazionale di Stefano Odoardi, prodotto dalle italiane Superotto Film Production, Orange Film e
dalla olandese KeyFilm con il sostegno della Regione emilia-Romagna, della Regione
Lazio e – in Olanda – del Netherlands Film Fund.
Ha girato “C’hai 5”, il cortometraggio di Daniele Falleri con la partecipazione di Maria Grazia
Cucinotta, Gabriel Garko e Pino Ammendola. C’hai 5 è un film sociale sospeso tra la
morte e la vita possibile se si intervenisse prontamente.
Ancora la Poggi al cinema con la pellicola ” R i to r n o
a l
Presente” di Max Nardari, selezionata per concorrere al Premio “Sorriso Rai
Cinema Channel” V Edizione del Festival Internazionale della Cinematografia
Sociale Tulipani di Seta Nera (5- 8 maggio 2023). Dopo questo ritorno l’abbiamo voluta intervistare.
All’actor’s studio in America lei è stata allieva di Pacino e Paul Newman cosa ricorda?
Loro vennero in una lezione certo, ma all’epoca ero molto naif, non avevo capacità di valutare forza e potenza di un attore, io ero giovane e vedevo dei uomini belli punto e basta , si loro ci han dedicato del tempo in una master class ma ero giovane . L’ho preso alla leggera oggi avrei reverenza maggiore .
Lei è stata la bella bionda elegante e vivace di tante commedie firmate da grandi del cinema come Steno Salce, Festa Campanile, Scola , poi il suo personaggio si è mosso molto più con ruoli di intrigo ;gusto personale o copioni scritti meglio ?
No, son gli altri che han affibbiato a me un’ immagine io non ho costruito una carriera su di un percorso logico razionale, come si fa oggi con l’agenzia, quarant’anni fa non c’era questo pensiero. La Melato dichiarava questa solitudine e ingratitudine il non affidare ruoli importante, l’essere messa in disparte. Oggi c’è l’attore che si produce e crea un percorso sulla popolarità e i premi molto più deciso a tavolino e più squadrato. Io ho cominciato perché mi han chiamato punto, poi mi hanno affibbiato l’etichetta di bella , algida, avventuriera, asburgica, ma son cose che hanno visto gli altri in me. Sono molto più selvaggia e informale di quello che appaio.
Cosa ricorda del suo ruolo in “Doctor M”col grande Claude Chabrol il regista oggi considerato l’Hitchcock francese ?
Mi ricordo emozionatissima, orgogliosa, affascinata eravamo a a Berlino nell’89 era l’anno della caduta del muro l ‘apertura col il relativo lo spaccamento e fermento politico sociale nell’aria . Mi sentivo una dea alla fine diceva Chabrol “epatant “ e io mi sentivo brava poi ho scoperto che era un suo modo di dire , lui invece usava sempre questa espressione , e io ero convinta fosse solo per me.(ride) Un’esperienza stupenda facevo parte di una specie di setta e il capo era Alan Bate, parlava di bizzarri scienziati fisici.
In televisione ha fatto delle serie molto importanti come Incantesimo, cosa ricorda ?
Guardi ho lavorato con Gianni Lepre un regista stupendo e grazie a lui il personaggio ha avuto riscontro nel tempo .Cristina Ansaldi è una donna che è rimasta impressa a molti, abbiamo costruito un personaggio a tavolino odioso, e son i personaggi che rimangono, i cattivi che restano.
In effetti mi fecero rientrare in Incantesimo 5 e 8 ed è stato un lavoro straordinario.
Ero entrata nel personaggio, mi ero resa conto che me lo portavo a casa, ero entrata troppo ed ero di quelle donne che non si rilassano mai, sul pezzo della cattiveria e dello sfruttamento. .La cattiva ti da la possibilità di dare sfumature forti è più sfaccettato ci son motivazioni. La bonta è più banale. Ma io vorrei ugualmente portare personaggi più buoni .
Cosa ricorda della conduzione di” chi l ha visto?”
Esperienza strepitosa… ero emozionata pensavo di non riuscire o di non piacere ma poi la luce rossa si accese e vai fui in video. L’attenzione per me forte a non ferire il dolore e la dignità delle persone , è stato molto intenso ero orgogliosa. Piero Murgia, Adriano Cattani, Patrizia Bella li ricordo con affetto, mi porto dietro l’ amore per un’ esperienza che mi ha fatto entrare nella vera umanità, vedendo anche l’ingiustizia sociale e culturale , l’ipocrisia politica. Ho messole mani in un’Italia Vera , purtroppo con questo lavoro sei perennemente in un’ altra dimensione. Un salto fantastico.
Arriviamo ai suoi lavori in uscita
Di cosa parla Dark Matter ?
Parla della materia oscura dell’universo, ed è una metafora della materia oscura del nostro io. Chi siamo ? Cosa cancelliamo? Parla di interiorità umana , di relazioni e di svuotamento di valori ed è un film intenso . Il vuoto interiore la follia , quello che l’uomo può fare. Ti lascia il film e ti chiedi “ ma è tutto vero? Ma è un viaggio nel mistero. Il cinema indipendente può essere magico davvero.
“Ritorno al presente” un altro suo lavoro ha vinto un premio importante ce ne parla?
Io ho vinto dieci premi per questa opera come miglior attrice sorriso ,Chicago Comedy Festival “best actress” , han trovato brava la Danila Poggi. Il coma ci serve per raccontare il presente in un mondo con un nuovo linguaggio, dove chiocciola, face upp, ecc Il corto che funziona molto. Ricordo Clizia Fornasier e Achilla Fontana, è un bel film corale.
Cortometraggio con Gabriel Garko Maria Grazia Cucinotta e Pino Ammendola, che ruolo ha ?
Un corto sociale di Daniele Falleri è sulla realtà del trapianto dei reni e mi han chiesto se ero disponibile anche io, nel corto son un medico “c hai 5” il limite massima di creatinina di chi entra in dialisi. Parte tutto da una storia vera di Alessandra Cantilena. Ci son tante possibilità e se si pensasse anche al rene artificiale per non sottoporre le persone ad una non vita di tre dialisi a settimana, è un corto che spero giri molto . Basta coi business e basta con una medicina che guarda all’interesse economico.
Lei ha frequentato sui set dei Big della risata come Montesano, Walter Chiari a Buzzanca o Montagnani, uomini della risata incredibilmente geniali , cosa le manca di quel cinema e di quei grossi personaggi oggi?
Mi mancano loro… mi manca quell’età che mi dava la possibilità di costruire un futuro…. poi la loro eleganza come Paolo Panelli o Bramieri o Renato Pozzetto insomma la loro eleganza e lo staccarsi dal ruolo per essere uomini colti e di una profondità incredibile ma con una tecnica, poi erano internazionali, avevano una vena che veniva da Chaplin per me, avevano una mimesi loro senza cadere sempre nella volgarità..
Lei è un attrice che ama la mondanità o la rifugge? Ritiene che aiuta o disperde?
Una via di mezzo direi non la mondanità gratuita ma la partecipazione per un lavoro, forse la rifuggo non sono un una presenzialista sono più orso. In alcune situazioni però bisogna esserci.
Chi era Daniela poggi ragazza prima di diventare Daniela Poggi l’attrice ?
Un uccello libero nel cielo, una rondine .
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