Nell’era dove impazza il pezzo singolo e l’album resta una rarità concessa solo ai big, Demiurgo, un progetto che nasce nel vecchio millennio per chiudersi in sonno e ripartire nel più recente 2021, non si ferma al rilascio di un semplice EP ma di una raccolta concettuale a cui viene assegnato un titolo significativo: IMP.
IMP di Demiurgo: traccia per traccia
IMP è un’avventura sonora costruita su momenti ben precisi che sembrano essere stati di tremenda ispirazione per la composizione. Strutture di suoni effettuano evoluzioni di luce a partire da Aeloch, brano composto e registrato sul lago di Bolsena, la cui superficie, inizialmente immobile, sembra aver profondamente colpito l’autore nel momento in cui inizia a rompersi lasciando nascere increspature che poi vanno a disperdersi nella vastità dell’elemento.
Nixalia parte invece sinuosa e sensuale per poi lasciar uscire luminosità con suoni cristallini prima di implodere e rinascere nuovamente. Fortemente condizionata dalla scena notturna lacustre, il brano è un vero esercizio di costruzione del sound elettronico che vede una saggia concatenazione di più effetti che spinge l’ascoltatore ad esplorarne le sue profondità.
Luci ed energia continuano a condizionare le tracce di questo mini album di Demiurgo che con Glimmer continua a stuzzicare l’orecchio del più esigente appassionato con ondate di elettricità immerse in paesaggi misteriosi avvolti in un buio in procinto di lasciare la scena ai primi raggi di luce giornaliera. Il brano rafforza la curiosità e l’esperienza di questo percorso spingendoci ad andare naturalmente oltre e passare a Nattsyl, un brano che nasce geograficamente fra Castiglione del Lago, in Umbria, e Cortona, in Toscana. Per chi conosce certe zone, come chi scrive questo testo, è facile immaginare questa traccia come colonna sonora che accompagna immagini di edificazioni religiose come antichi eremi francescani. Il basso, a tratti abbracciato da delicati wah, qui è più dominante che nei precedenti pezzi e aggiunge sicuramente qualcosa di enigmatico a questo cammino musicale.
Sembra quasi di esplorare qualcosa di diverso rispetto al resto della pubblicazione quando ci immergiamo in Asterion. Quasi come un fuori programma, un errore nell’interpretazione del tragitto predefinito, Asterion crea attesa e continua ad aggiungere mistero all’avventura, quasi come un’uscita dallo spazio antropizzato che presto diventa, passo dopo passo, nota dopo nota, il muoversi all’interno di un bosco, o una foresta, non abituato a vedere spesso l’uomo passare sotto le proprie chiome.
Un viaggio che, tutto sommato, non sembra destare preoccupazioni al protagonista… fino a che non inizia Tinker, che da come l’impressione di essere finiti in delle sabbie mobili. Un pezzo molto diverso dagli altri anche se non manca di complessità sonora ispirato dalle solide mura di un ex concento del XIV secolo situato a Sant’Anatolia di Narco, un piccolo Comune ubicato in provincia di Perugia.
Kraven, ultimo degli inediti di questo EP insieme ad Aeloch e Nixalia, è invece un pezzo che parte con distorsioni sporche andando piano piano a mutare fino a sembrare realmente il saltellare di un folletto in mezzo a qualcosa che ha il sapore di perduto e non recuperabile. Ma appare sicuramente vivo e quasi si disinteressa di ciò che costituisce il proprio ambiente di vita. Anche Kraven è figlio di quella che era terra degli Umbri in epoca protostorica.
L’album chiude con Livra, un brano che si sviluppa quasi con malinconia per quasi tutto il primo minuto della timeline per poi convergere in qualcosa di più ritmato ma che non si scosta dal mood che trasuda fine dalle prime battute iniziali. Come spiegato dall’artista, IMP è un progetto aperto e soggetto ad addizioni nel tempo. Livra è la prima di queste e funge anche come anteprima dell’evoluzione futura di questo open project per nulla scontato e certamente contro corrente e coraggioso.
Interessante il booklet (altra abitudine persa specialmente nelle pubblicazioni emergenti) che non potendo offrire testi, essendo tutti brani strumentali, sviluppa affascinanti descrizioni in lingua inglese che aiutano l’ascoltatore ad immergersi nell’esperienza musicale con maggiore attenzione e rappresentazioni mentali più chiare ed indirizzate.
Link streaming: https://demiurgoproject.bandcamp.com/album/imp
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