Do Ut Des: Gianni Rosato parla del suo nuovo film da interprete

In questa intervista, nostro ospite l’attore Gianni Rosato che ci racconta dell’uscita del film – nelle sale dal 4 Maggio 2023 – in cui sara’ protagonista, dal titolo: Do Ut Des. Gianni, ci anticipa: Tratta tematiche molto delicate come per esempio la violenza sulle donne, la violenza di genere … “. Pellicola girata in tre città diverse: Roma, Milano e Budapest, dedicato a Raffaella venuta a mancare improvvisamente dopo la fine delle riprese del film. Altre news dopo questo progetto? L’attore non puo’ svelare niente ma continuiamo a seguirlo con entusiasmo.

 

Caro Gianni, ben trovato su Mondospettacolo. Il 4 Maggio 2023 uscirà al cinema un film in cui sarai protagonista, dal titolo: Do Ut Des, prodotto da Flat Parioli e distribuito da Variety Distribution, in collaborazione con il gruppo MEDIASET. Che cosa puoi anticiparci riguardo a questo nuovo progetto?

Ciao, che bello ritrovarti! Sono davvero molto entusiasta, quanto ansioso per l’uscita di questo film che come avrai sicuramente ben capito, tratta tematiche molto delicate come per esempio la violenza sulle donne, la violenza di genere ed è appunto un film che principalmente analizza quel tema che con orgoglio, la produzione e tutti noi, abbiamo voluto sottolineare. Ha un valore di linguaggio crudo, che però affronta un tema importante in cui la violenza stessa, la sensualità e anche la sessualità, vengono mostrate in maniera totalmente funzionale a un messaggio forte, di rispetto e comunque di accusa nei confronti della violenza in generale. Devo dire che la produzione Flat Parioli, ci ha tutelati, lasciamelo dire, coccolati in tutto e per tutto. Sul set c’è sempre stato gran rispetto, tanta professionalità e disponibilità ed è stata un’altra grande soddisfazione l’aver saputo che il film è stato in seguito proiettato nel famosissimo “Teatro Caplan Hall” di Philadelphia, inoltre è stato presentato anche in occasione del Festival del Cinema di Berlino, fuori concorso per poi essere stato venduto in più di dieci paesi nel mondo, tra cui il mercato nord americano.

 

Avete girato la pellicola fra Roma, Milano e Budapest. Che esperienza è stata girare in tutte queste città?

Abbiamo iniziato le riprese a Milano, per poi rientrare nella nostra amata Roma e poi è stata la volta di Budapest. Girare questo film in tre città meravigliose è stata un’esperienza unica. Il bello del mio lavoro è che unisci l’utile al dilettevole. Viaggi per lavoro, ma conosci altri usi, costumi, culture e realtà ben diverse dalla tua, ma che te la arricchiscono notevolmente. Poi era un periodo molto delicato, inutile non parlarne, mi riferisco al Covid, quindi massimo rispetto delle regole sia in Italia che all’estero, ma tanta, tantissima voglia di lavorare e di stare insieme. Adesso siamo arrivati a quella fine che in realtà è solo l’inizio del percorso che farà questo film e ci tengo a dire che tutti noi siamo particolarmente contenti di questa uscita, perché ci permette di dare un piccolo contributo al ricordo ed alla memoria di chi ci ha seguito, lavorando con noi, in questo lungo viaggio tra Roma, Milano e Budapest ed ora purtroppo non c’è più. Questo film è dedicato alla nostra cara Raffaella venuta a mancare improvvisamente dopo la fine delle riprese del film, alla quale mando un bacio fin lassù.

 

Dopo aver visto il film, che cosa pensi che dirà il pubblico?

Domandone di riserva? Normalmente i criteri da seguire per apprezzare, giudicare o recensire un film sono prestare attenzione alla solidità della sceneggiatura, allo stile e alle capacità del regista, al montaggio delle riprese e come esse sono girate, senza tralasciare un’analisi del cast degli attori, tutti giudizi apparentemente oggettivi, ma spero che venga lasciato spazio alle emozioni, mi auguro che per un attimo, chi guarderà il film possa quasi immedesimarsi in uno dei personaggi e chiedersi: “e se tutto questo fosse capitato a me?”… Ecco, dare spazio a questa curiosità e alle proprie emozioni, fa si che il film venga apprezzato da un punto di vista diverso e sotto un aspetto completamente differente.Spero piaccia, davvero… Perché questa storia merita di essere raccontata, e poi sono stati molto bravi il regista Dario Germani che ci ha diretti insieme a Monica Carpanese che ne è anche la sceneggiatrice.

 

Nel frattempo, puoi dirci, a cosa stai lavorando e se ci saranno nuovi progetti a breve?

Attualmente sono in procinto di iniziare un nuovo lavoro, ma avendo firmato una N.D.A. non ne posso ancora parlare, anche se la voglia è tanta! Comunque posso dirti che si tratta di un nuovo progetto per il cinema.

 

(Photo credits: Daniele Butera e Riccardo Riande)