Doppia edizione in home video per La spada e la magia di Jack Hill

Con ogni probabilità, chi ha vissuto il mitico periodo delle emittenti televisive regionali fiorite nel periodo a cavallo tra gli anni Ottanta e Novanta, ricorderà che nell’infinità di exploitation in fotogrammi e celluloide di genere trasmessa a più non posso vi era anche un bizzarro fantasy che, intitolato in patria Sorceress, divenne nel nostro paese La spada e la magia.

Un bizzarro fantasy che, con il re dei b-movie Roger Corman coinvolto in qualità di produttore esecutivo non accreditato, segnò anche l’ultima fatica per il Jack Hill autore di cult quali l’horror Spider baby, il biker Switchblade sisters e diverse pellicole interpretate da Pam Grier, in seguito ritiratosi dall’attività registica.

Il Jack Hill che, su sceneggiatura concepita insieme al Jim Wynorski poi responsabile, tra l’altro, di Supermarket horror e Ghoulies IV – Passioni infernali, si firma sotto pseudonimo Brian Stuart per immergere in un’epoca imprecisata due sorelle gemelle cui concedono anime e, soprattutto, corpi Leigh e Lynette Harris, provenienti dalle calde pagine della rivista Playboy.

Sorelle che, venute alla luce nella Notte dei Tempi, sono ricercate dal malvagio Traigon alias Roberto Ballesteros, ovvero il padre che, gran sacerdote di Kalghara, ucciso dalla loro madre morente quando tentò di immolare una delle due al fine di raggiungere la potenza di un dio, rinasce dopo vent’anni intenzionato a portare a compimento la propria vendetta.

Ed è da qui che, affiancate anche da un anziano guerriero, da un giocatore di dadi e da una sorta di satiro, le protagoniste, oltretutto assurdamente ignare di quale sia la differenza tra un uomo e una donna, vengono catapultate in una sequela di situazioni mirate al facile intrattenimento, tra scontri corpo a corpo, fuoco e raggi luminosi assortiti.

Tutte situazioni che, concepite a basso costo e con incluse nel mucchio anche delle scimmie che altro non sono che palesi costumi, nella loro rozzezza finiscono paradossalmente per conferire a La spada e la magia l’affascinante look di uno di quei prodotti baracconeschi appartenenti ad una Settima arte che non sembra più avere alcuno spazio nel terzo millennio dell’elaborata effettistica digitale e del divertimento da grande schermo monopolizzato dai blockbuster hollywoodiani.

Un prodotto ricco di trovate e che fa del movimento la propria parola d’ordine; man mano che, senza dimenticare una spruzzata di indispensabile ironia, si rivela decisamente indirizzato al pubblico degli adulti sia per la violenza (seppur non troppo esplicita) tirata in ballo, sia per la presenza di nudità femminili, elemento abbastanza atipico per lungometraggi rientranti allora nel filone che ci ha regalato Conan il barbaro e derivati.

Con uno dei migliori momenti di sicuro individuabile nel confronto con la zombesca armata di cadaveri mummificati e  una delle più alte vette del trash raggiunte quando una delle due gemelle comincia a godere, essendo in contatto telepatico con la sorella che sta facendo sesso lontano da lei (!!!).

Quadrifoglio riscopre La spada e la magia in due edizioni dvd masterizzate in HD, caratterizzate da fascette differenti ed entrambi corredate di trailer originale nella sezione extra; una delle due, però, include il poster italiano del film all’interno della custodia.

 

 

Francesco Lomuscio