Diretto dal regista Dean DeBlois, Dragon trainer è l’adattamento cinematografico del romanzo di Cressida Cowell Come addestrare un drago, nonché remake in live action dell’omonimo lungometraggio d’animazione del 2010.
Isola di Berk, remota e selvaggia, come i vichinghi che vi dimorano. Da generazioni gli abitanti sono in conflitto con i draghi, che regolarmente fanno razzia di ogni cosa.

Hiccup, interpretato da Mason Thames, è un giovane vichingo, figlio del capo Stoick, ovvero Gerard Butler, e vuole dimostrare a tutti di saper abbattere un drago con una delle armi di sua invenzione. Proprio durante una battaglia notturna, mentre tutti si danno da fare sottovalutando il suo talento, riesce a colpire una delle specie più temibili: furia buia. L’indomani, con la luce del giorno, si reca laddove è precipitata la gigantesca creatura. Il drago è ancora vivo, e Hiccup lo battezza “sdentato”. Da quel momento in poi si suggella tra i due un solido legame che determina una nuova era, mettendo in discussione la società dell’isola di Berk fin dalle sue fondamenta, poiché si ritenevano erroneamente i draghi delle terribili creature.

Hiccup, con l’aiuto della giovane guerriera Astrid alias Nico Parker, e del fabbro del villaggio, l’eccentrico Skaracchio dalle fattezze di Nick Frost, addestra i draghi ignaro di essere insieme alla sua gente e alle creature alate dinanzi ad una minaccia antichissima e terrificante. Dragon trainer è dunque un live action che riesce a sorprendere, con una lodevole ricostruzione degli ambienti e l’atmosfera giusta, più la CGI dei draghi che ben si integra con i personaggi in carne e ossa. L’operazione remake centra l’obiettivo, d’altra parte il regista Dean DeBlois, artefice della saga, dimostra di sapere come trattare a dovere la materia.

I duelli aerei a cavallo delle creature alate rubano la scena, e l’universo esplorato oltre i confini del mare per contrastare l’ancestrale minaccia contro l’umanità possiede il sapore dell’apocalisse. Spettacolare il mondo sommerso, che riserva visivamente non poche sorprese. I personaggi sono ben caratterizzati e la bravura degli interpreti fa il resto. Rimane impresso Stoick l’immenso grazie ad un corpulento e barbuto Gerard Butler, col suo sorriso burbero e ironico. Dragon trainer si rivela insomma un gradevole intrattenimento per famiglie e per chiunque desideri trascorrere un paio d’ore all’insegna dell’avventura e del disimpegno dinanzi al grande schermo.
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