Lo stupore: dal 15 giugno in libreria il nuovo libro di Enrico Cocciulillo

Stupirsi è un modo di rivelarsi sopraffini, non è da tutti ma solo di anime senza tempo che accettano di sfidare i ricordi e le esperienze per guardare con semplicità ad un frammento di bellezza interiore. L’autore, un po’ consapevolmente ed un po’ occasionalmente, ferma l’immagine di un’emozione altrui e con la penna la assorbe. Ecco il paragone con l’ambiente della sartoria e della moda e l’idea dei viali di un giardino, lo stile con cui hai affrontato l’argomento e l’impostazione del dialogo che rende sempre vivace e coinvolgente il filo del ragionamento.

Lo stupore eredita la genialità di De Crescenzo nel divulgare in modo sobrio e preciso, se pur semplice, argomenti di significato profondo e, a tratti, difficili da spiegare. Quando Cocciulillo dice che Mozart è Mozart che suona è chiaro così, non serve aggiungere altro. Questo saggio vale molto perché non annoia, ma anzi, avvolge e coinvolge con il parallelo tra l’idea dello stupore e la quotidianità, gioco tra illustri di ogni tempo ed Enrico, tra dialoghi scientiFilosofici e scorci di letteratura.

Nella foto: Enrico Cocciulillo

 

Leggero sì ma mai banale offre infiniti spunti di riflessione. Un libro da percorrere, attraversare “tutto d’un fiato” per poi tornarci oppure da vivere una pagina per volta, talora mezza perché si incontrano frammenti di riflessione seminati ovunque da non tenere solo per sé ma da donare e condividere come l’autore ha saputo fare con gli amici di oggi e di ieri.

Franca Giusti

Consigliere Ordine dei Giornalisti del Piemonte

Le foto sono di Joseph Martinico