Cari lettori di Mondospettacolo,
è con grandissimo piacere che oggi la vostra biondissima redattrice Claudia Conte intervisterà in esclusiva Nuot Arquint, ballerino, attore e cantante svizzero che abbiamo avuto modo di vedere di recente sui grandi schermi nel film Tulpa di Federico Zampaglione accanto a Claudia Gerini e Michele Placido.
Ciao Nuot, grazie per il tuo tempo e la tua disponibilità. Pronto a rispondere alle mie dolcemente impertinenti domandine? Bene, iniziamo dalla prima!
Cosa sognavi di fare da bambino e quando hai capito di voler dedicare la tua vita all’arte?
Avevo 12 anni e volevo fare il clown. Lavorare nel circo era il mio grande sogno. Adoravo Grock, Chaplin, Buster Keaton….autori che amo tuttora sconfinatamente.
Gli eventi che ritieni più importanti per la tua carriera
Sicuramente l’incontro con Federico Zampaglione! Federico e’ un regista horror ricco di grande creatività ed intuizione. ogni suo film nasce da un impulso interiore, ogni suo film e’ stato voluto e desiderato fortemente… poter entrare nei racconti horror di Federico e’ per me un grande regalo per il quale lo ringrazierò sempre.
volevo aggiungere che i film di Federico sono stati venduti in tutto il mondo. tenendo presenti le difficoltà produttive che ci sono in Italia per quanto riguarda il cinema dell’orrore, questo mi sembra un fatto molto importante… Federico Zampaglione ha raggiunto un bellissimo risultato per l’horror made in Italy.
Andando indietro nel tempo, un altro incontro fondamentale e’ stato quello con Micha Van Hoecke, che in quei tempi era il direttore del Mudra a Bruxelles, scuola fondata da Maurice Bejart. Grazie a lui ho potuto vivere un’esperienza di grande importanza per quanto riguarda la mia crescita e maturazione professionale ed artistica… e’ stato un periodo indimenticabile che e’ stato poi determinante nel corso della mia vita.
Il terzo e forse il più è stato il vissuto con i miei nonni. Facevano i contadini ad Ardez, un piccolo paese dell’ Engadina (Svizzera), d’estate andavo ad aiutarli nei campi: loro mi hanno insegnato tantissimo…la passione per il lavoro (amavano profondamente la terra)…..il senso di collaborazione…. e poi mi hanno insegnato che il valore che si crea con il lavoro e di gran’ lunga più importante del guadagno.
Hai partecipato ai film “la passione di cristo” e “il divo”. cosa hai provato nel prendere parte a progetti cinematografici così importanti e accanto a grandi attori e registi come Mel Gibson e Paolo Sorrentino?
Lavorare con registi come Mel Gibson e Paolo Sorrentino e’ per ogni artista una grandissima fortuna. “la passione di cristo” e “il divo” sono i primi due lavori che ho fatto per il cinema. si tratta senza dubbio di due film che lasciano un segno indelebile nell’anima. per quanto riguarda il primo posso raccontarti questo: quando Mel Gibson al casting mi disse che avrebbe girato un film sulla passione di cristo ho sentito un fortissimo desiderio che poi si e’ realizzato: lavorare in quel film… amo tanto cristo da sempre!
Per quanto riguarda invece “il divo”, film che racconta la vita di Giulio Andreotti e che mi piace descrivere come il viaggio nelle stanze, nella testa e nel cervello di colui che esercita il potere oscuro, posso raccontarti che al casting Paolo Sorrentino mi ha subito spiegato che avrei dovuto guidare la moto (nel divo interpreto il motociclista killer di lima). ero angosciato poiché non ero in grado di farlo, ma grazie ai trucchi del cinema, almeno sul grande schermo, la moto l’ho guidata per davvero! per sentirmi più vicino al mondo delle due ruote ho letto libri sugli Hells Angels e seguivo attentamente tutta la cronaca del motociclismo sui giornali.
Nel 2009 Federico Zampaglione ha incuriosito il pubblico con Shadow, horror cui anche tu hai preso parte. che ruolo interpretavi? secondo te qual’e’ il segreto per la buona riuscita di un horror?
Il film Shadow di Federico Zampaglione e’ una potentissima metafora della violenza e usa un alto tasso di ferocia per scuotere le coscienze. e’ un film antiguerra in cui il linguaggio horror e’ messo completamente al servizio del racconto. avrei dato qualsiasi cosa per poter partecipare a questo lavoro (quando si lotta contro la guerra sono sempre in prima fila!). in Shadow interpreto Mortis, la raffigurazione della morte, il male nella parte più oscura del suo essere. la fase di studio sul personaggio e’ stata lunghissima e la guida di Federico e’ stata importantissima. per questo ruolo mi sono rasato i capelli a zero…
Il segreto per realizzare un buon horror? non credo che esistano delle vere e proprie ricette segrete. credo che alla fine a fare la differenza sia il talento; e il talento e’un grande dono! ma ti voglio aggiungere tre qualità che mi sembrano indispensabili: un’acuta sensibilità, un occhio visionario e la capacità di far vibrare determinate corde dissonanti.
Tre anni dopo Zampaglione si lancia in una sfida ben più impegnativa: la regia di un giallo, “Tulpa – Perdizioni Mortali”. di cosa parla questo film?
Amo molto “Tulpa”… e mi permetto di approfondire un po’ di più il contenuto del film.
Partiamo dal titolo. la parola Tulpa e’ un termine tibetano. I Tulpa sono delle entità immateriali che si creano attraverso la meditazione, con la forza del pensiero.
Il film e’ un racconto sulla nostra società disunita e anonima. racconta di un quotidiano completamente sconnesso, pieno di contrasti. le scene di sesso e di omicidio si susseguono con un ritmo impressionante. Tulpa e’ critica sociale, dove gli opposti si combattono. e’ lo specchio della nostra follia avida e distruttiva; una follia senza direzione. Federico, in questo feroce ritratto, disorienta volutamente lo spettatore, lo fa deragliare, lo porta fuori dai binari.
La storia di Tulpa e’ incentrata sul personaggio principale del film, Lisa Boeri (interpretato da Claudia Gerini). attraverso di lei il film descrive una società dove ci si odia sul posto di lavoro e dove ognuno vuole sovrastare l’altro in cerca di maggiore potere. Non a caso e’ stato scelto l’ambiente dell’ alta finanza dove i giochi d’interesse sviluppano fortissime tensioni e grande competitività. questo ambiente che “divide” e’ lo scenario per quanto riguarda la vita diurna di lisa.
Di notte invece la location del film cambia completamente e diventa un club prive’ di nome Tulpa dove si fa l’amore esclusivamente con sconosciuti. (un anonimato che farà poi perdere completamente l’orientamento alla protagonista).
Man mano che la storia procede, tutti gli amanti di Lisa verranno assassinati con una violenza inaudita… e lisa, per non perdere la credibilità sul proprio posto di lavoro, sarà costretta ad indagare da sola su chi potrebbe essere l’assassino.
Che personaggio hai interpretato in “tulpa”?
In Tulpa interpreto Kiran, il proprietario e guru del club prive che lisa frequenta di notte. Il personaggio di Kiran unisce in se tanti opposti (mondo materiale-mondo immateriale, est-ovest, illuminazione-oscurità, eros-morte, maschile- femminile.) ed e’ in contrasto con l’ambiente lavorativo di Lisa. Anche in questo caso la fase di preparazione per il ruolo e’stata lunga. ho letto tanti libri sulla filosofia orientale e sul misticismo tibetano, concentrandomi sopratutto sull’aspetto immateriale dell’essere.
Qual è il personaggio più bizzarro che hai dovuto interpretare?
I personaggi bizzarri in realtà mi piacciono tantissimo… più bizzarri sono e più ne sono attratto! i personaggi che ho interpretato per il teatro sono diversissimi tra di loro ma nessuno e’ bizzarro. nel cinema invece (includo anche i cortometraggi) lo sono quasi tutti. tutti hanno un aspetto e un comportamento che si discosta da ciò che si definisce normalità. ma forse fra tutti i personaggi quello di Kiran e’ il più particolare…
Sei un artista poliedrico. hai avuto esperienze nel canto, nel ballo, a teatro e al cinema. in quale arte ti senti maggiormente realizzato?
Nel sutra del loto c’e’ una frase che ho impresso nella mente: dal disordine emergono le distinzioni.
Nell’arte il linguaggio e’ uno solo.. …in questo senso ogni esperienza e’ preziosa e arricchisce…
Ora conosciamo un po’ meglio Nuot. svelaci i tuoi maggiori pregi e i tuoi maggiori difetti?
Nuoto in un mare di imperfezioni, ma il mio difetto maggiore e’ il mio lato autodistruttivo…
i pregi sono più difficili da scovare. provo a risponderti così… i miei pregi sono sempre in viaggio… e io non li tengo d’occhio!
Sei svizzero, ma per la tua formazione e per il tuo lavoro hai viaggiato molto. qual e’ la città che ti piace di più?
Marrakech, un sogno… amo la cultura e l’architettura araba!
Un sogno nel cassetto?
Sogno che tutti ma proprio tutti quelli che hanno sete possano bersi un buon bicchiere d’acqua fresca… sogno che tutti si possano mangiare una mela quando hanno voglia di farlo e sogno che se qualcuno dovesse avere mal di denti si possa curare. Sono tre sogni in uno! e’ difficile che cio’ si possa realizzare, ma io sono un idealista e continuo a sognare!
Progetti futuri?
Il futuro e’ un sipario chiuso e io non sbircio mai!
Un saluto a tutti i lettori
Invio un forte abbraccio a tutti voi…..felicità
Grazie Nuot per il tempo che ci hai dedicato e in bocca al lupo per la tua già brillante carriera.
Da Claudia Conte è tutto! Arrivederci al prossimo articolo!
Claudia Conte
Si ringrazia Elisa Moro per la concessione delle foto
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