È per il tuo bene: giù le mani dalle nostre figlie

Rifacimento tricolore del blockbuster spagnolo Es por tu bien di Carlos Therón, È per il tuo bene è il quarto lungometraggio diretto dall’attore Rolando Ravello, disponibile su Prime Video.

Su sceneggiatura a firma dello stesso Ravello affiancato da Fabio Bonifacci, abbiamo in scena Marco Giallini, Vincenzo Salemme e Giuseppe Battiston rispettivamente nei panni di un avvocato conservatore, di un integerrimo poliziotto e di un operaio irascibile e caratterizzato da evidenti problemi di autocontrollo destinati ad entrare in crisi quando le rispettive figlie si fidanzano.

Il primo, infatti, vede scappare nel giorno del matrimonio la sua, Matilde Gioli, che gli rivela poi avere una relazione con Lorena Cesarini, militante ecologista e vegana accusata ingiustamente di furto nell’azienda in cui lavorava; il secondo si ritrova la propria Eleonora Trezza accoppiata con il rapper Biondo; il terzo non tollera che Alice Ferri frequenti Alberto Lo Porto, di trent’anni più grande.

Mettendo a dura prova la pazienza delle loro mogli Isabella Ferrari, Valentina Lodovini e Claudia Pandolfi, i tre, quindi, uniscono le proprie forze al fine di sbarazzarsi il prima possibile di questi scomodi partner, ricordando, in un certo senso, i tentativi che Diego Abatantuono e lo stesso Salemme attuavano in Compromessi sposi di Francesco Micciché per mandare all’aria le nozze dei figli.

Viva l’originalità del cinema italiano d’inizio terzo millennio, dunque, che, a quanto pare, ha bisogno perfino di attingere da una produzione iberica per poter tirar fuori un soggetto a suo modo già sfruttato in casa.

Eppure Ravello dietro la macchina da presa era partito bene, prima con quel Tutti contro tutti che raccontò in maniera divertente, nel 2013, il dramma delle occupazioni abusive delle abitazioni popolari, poi sfornando un anno più tardi la bella commedia romantica Ti ricordi di me?, interpretata da Edoardo Leo e Ambra Angiolini.

Due riusciti lavori cui ha purtroppo fatto seguito nel 2018 l’indigeribile La prima pietra, addirittura inferiore a È per il tuo bene, che non lascia davvero soddisfatti dalla visione.

I motivi? Se si escludono la conversazione su Gianni Morandi e una parentesi con il demolitore di auto di taglio verdoniano detto Ciancica, non si ride praticamente mai, tra una tappa presso un Raffaele Vannoli spacciatore di droga e gag che non riescono ad essere sfruttate a dovere (si pensi soltanto a quella inscenata nei bagni del liceo).

Se poi aggiungiamo anche che il cast appare decisamente sprecato, con un Battiston insopportabile nella sua irruenza che dovrebbe apparire comica e i poveri Salemme e Giallini che si adeguano come possono alla vicenda inscenata, è chiaro che piuttosto difficile sia scovare motivi validi per poter consigliare allo spettatore È per il tuo bene… oltretutto penalizzato da banalissimi risvolti intrisi di fastidioso buonismo.

 

 

Francesco Lomuscio