Il mondo piange il Papa, ma un Vangelo dimenticato potrebbe svelare segreti che la Chiesa ha nascosto per secoli
Mentre il mondo si ferma per riflettere sulla perdita di una figura spirituale come il Papa, un’antica voce dal passato continua a sussurrare verità che la Chiesa Cattolica ha scelto di ignorare. Si tratta del Vangelo di Tommaso, un testo apocrifo del II secolo, escluso dal canone biblico e bollato come eretico. Ma se questo documento non fosse solo un’accozzaglia di detti gnostici, bensì un codice lasciato da civiltà extraterrestri? Le teorie degli antichi astronauti, rese popolari da autori come Erich von Däniken e Zecharia Sitchin, suggeriscono che il Vangelo di Tommaso potrebbe contenere indizi di un’origine aliena dell’umanità, nascosti per secoli dalla Chiesa. Preparatevi a un viaggio che potrebbe scuotere le fondamenta di ciò che credevamo di sapere.

Un Vangelo “proibito” e i suoi segreti
Scoperto nel 1945 a Nag Hammadi, in Egitto, il Vangelo di Tommaso è una raccolta di 114 detti attribuiti a Gesù, molti dei quali enigmatici e intrisi di misticismo gnostico. La Chiesa lo ha escluso dal canone, definendolo non autentico e influenzato da idee eretiche. Ma alcuni studiosi e teorici, come quelli del programma Ancient Aliens, vedono in questo testo qualcosa di più: un messaggio codificato, forse lasciato da esseri extraterrestri che avrebbero plasmato l’umanità. Analizziamo alcuni detti chiave che, secondo la teoria degli antichi astronauti, potrebbero rivelare una verità sconvolgente.

Detto 15: Un “Padre” non umano?
“Quando vedrete colui che non è nato da donna, prostratevi e adorate: quello è vostro Padre.”
Questo detto è un fulmine a ciel sereno. La Chiesa interpreta il “Padre” come Dio, ma i teorici degli antichi astronauti, come Zecharia Sitchin, propongono un’ipotesi audace: e se il “colui che non è nato da donna” fosse un essere alieno, non generato biologicamente come gli umani? Sitchin, nel suo libro The 12th Planet, sostiene che gli Anunnaki, una razza extraterrestre dal presunto pianeta Nibiru, abbiano creato l’umanità tramite ingegneria genetica, venendo venerati come dèi. L’istruzione di “prostrarsi” potrebbe essere un invito a riconoscere la supremazia di questi creatori alieni, un’idea che la Chiesa avrebbe potuto temere per il suo impatto destabilizzante. In episodi di Ancient Aliens come “The Anunnaki Connection”, si ipotizza che testi religiosi nascondano descrizioni di tali incontri, e il Detto 15 potrebbe essere un indizio di questa verità occultata.

Detto 50: Figli della luce extraterrestre
“Se vi dicono: ‘Da dove venite?’ rispondete: ‘Veniamo dalla luce, dal luogo dove la luce è venuta all’esistenza da sé stessa, si è stabilita e si è manifestata nelle loro immagini.’ […] ‘Noi siamo i suoi figli, e siamo gli eletti del Padre vivente.’”
Questo detto è il cuore pulsante della teoria degli antichi astronauti. La “luce” potrebbe non essere solo un simbolo spirituale, ma una metafora per un’energia cosmica o una tecnologia genetica usata da una civiltà aliena per “seminare” la vita sulla Terra. In Ancient Aliens (episodio “The Seeding of Life”), si esplora la panspermia diretta, l’idea che extraterrestri abbiano introdotto il DNA umano. Il concetto di “immagini” richiama la possibilità che gli umani siano cloni o copie genetiche di questi esseri, come suggerito da Francis Crick, co-scopritore del DNA, che ipotizzò un’origine aliena della vita. Il “Padre vivente” potrebbe essere il leader di questa civiltà, e gli “eletti” i discendenti di un esperimento cosmico. La Chiesa, temendo che tali idee minassero la sua autorità, avrebbe escluso il Vangelo di Tommaso per mantenere il controllo sulla narrazione divina.

Detto 77: Tracce aliene ovunque
“Io sono la luce che è sopra tutti. […] Spaccate un pezzo di legno, io sono lì. Sollevate una pietra, e mi troverete lì.”
Qui il Vangelo di Tommaso sembra suggerire una presenza divina onnipresente, ma i teorici degli antichi astronauti, come Erich von Däniken (Chariots of the Gods), vedono qualcosa di più concreto. In Ancient Aliens (episodio “The Alien Code”), si ipotizza che gli extraterrestri abbiano lasciato tracce tecnologiche in materiali terrestri, come cristalli o megaliti. La “luce” potrebbe essere una nanotecnologia aliena o un’energia incorporata nel nostro mondo, un sistema di monitoraggio cosmico. Von Däniken suggerisce che strutture come Stonehenge siano opera di alieni, e il Detto 77 potrebbe indicare che i loro segni sono nascosti ovunque, pronti a essere scoperti. La Chiesa, consapevole del potenziale di queste idee, avrebbe potuto sopprimere il testo per evitare che i fedeli cercassero risposte al di fuori della dottrina.

Detto 84: Prototipi alieni?
“Quando vedete la vostra somiglianza, vi rallegrate. Ma quando vedrete le vostre immagini che sono venute all’esistenza prima di voi, che non muoiono né si manifestano, quanto sopporterete?”
Questo detto è un enigma che si adatta perfettamente alla teoria degli antichi astronauti. Sitchin ipotizza che gli Anunnaki abbiano creato gli umani come loro “immagini”, usando un prototipo genetico. Le “immagini che non muoiono” potrebbero essere questi modelli originali, conservati in un archivio digitale o cosmico, come suggerito in Ancient Aliens (episodio “The Alien Hybrid”). Scoprire che siamo copie di un originale alieno sarebbe una rivelazione sconvolgente, come indica il “quanto sopporterete”. La Chiesa, temendo che tali idee potessero mettere in discussione la creazione divina, avrebbe escluso il Vangelo di Tommaso per mantenere l’umanità all’oscuro delle sue vere origini.

Detto 17: Una tecnologia inconcepibile
“Vi darò ciò che nessun occhio ha visto, nessun orecchio ha udito, nessuna mano ha toccato e nessun cuore umano ha concepito.”
Von Däniken sostiene che gli alieni abbiano condiviso tecnologie avanzate con le civiltà antiche, inconcepibili per l’epoca, come le tecniche usate per costruire le piramidi. In Ancient Aliens (episodio “Alien Tech”), si ipotizza che testi religiosi descrivano queste innovazioni come divine. Il Detto 17 potrebbe essere la promessa di una rivelazione aliena: una tecnologia o una conoscenza (es. viaggi spaziali, energia infinita) che supera ogni immaginazione. La Chiesa, temendo che tali idee potessero spostare la fede verso un’origine extraterrestre, avrebbe relegato il Vangelo di Tommaso all’oblio.

Detto 30: Un consiglio alieno?
“Dove ci sono tre dèi, sono dèi. Dove ce n’è uno o due, io sono con lui.”
Questo detto oscuro potrebbe essere reinterpretato come un riferimento a una gerarchia aliena. Ancient Aliens interpreta i pantheon antichi come gruppi di extraterrestri, e Sitchin descrive gli Anunnaki come un consiglio di leader. I “tre dèi” potrebbero rappresentare una federazione aliena, mentre “uno o due” suggerisce un contatto diretto con un emissario, come un rappresentante degli Anunnaki. La Chiesa, vedendo in questo detto una sfida al monoteismo, avrebbe potuto escluderlo per evitare speculazioni su entità non divine.

Un segreto troppo grande da rivelare?
Il Vangelo di Tommaso, con i suoi detti criptici, potrebbe essere più di un testo spirituale: un messaggio codificato da una civiltà aliena che ha plasmato l’umanità. Le teorie degli antichi astronauti suggeriscono che la Chiesa abbia escluso questo vangelo non solo per la sua natura gnostica, ma per il timore che rivelasse un’origine extraterrestre dell’umanità. Mentre il mondo piange il Papa e si aggrappa alle certezze della fede, il Vangelo di Tommaso ci invita a guardare oltre, verso le stelle, e a chiederci: e se la verità fosse stata sotto i nostri occhi, nascosta in un pezzo di legno o sotto una pietra?
Per chi vuole approfondire, il Vangelo di Tommaso è disponibile in traduzioni accademiche, e le teorie degli antichi astronauti continuano a ispirare dibattiti. Ma una cosa è certa: questo testo dimenticato potrebbe contenere segreti che cambierebbero tutto.
Fonti: Erich von Däniken, “Chariots of the Gods”; Zecharia Sitchin, “The 12th Planet”; Ancient Aliens (History Channel); The Gospel of Thomas (traduzioni di Marvin Meyer).
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