Autore di titoli indimenticabili del calibro de Il padrino e Apocalypse now, il maestro della Settima arte Francis Ford Coppola è stato capace negli ultimi anni di generare un certo velo di mistero e grande attesa per la sua ultima ambiziosa opera: Megalopolis, film fantascientifico che guarda verso un determinato futuro non così improbabile e che vive in determinate sensazioni appartenenti anche al nostro presente.

Una mega produzione indipendente curata da Coppola stesso che, con una certa incoscienza, finanzia gran parte del maestoso budget da centoventi milioni di dollari, lasciando capire quanto questo abbia tenuto a portare sul grande schermo questo kolossal trasudante immagini moderne pregne di effetti speciali e un cast variegato e ricco, pieno di nuove e vecchie glorie della cinematografia. Da Adam Driver a Nathalie Emmanuel, da Giancarlo Esposito a Laurence Fishburne, senza dimenticare Shia LeBeouf, Aubrey Plaza, Jon Voight, Jason Schwartzman, Talia Shire, James Remar, D.B. Sweeney e Dustin Hoffman. Un nutrito gruppo di volti noti che, con la loro forza recitativa, sostengono il valore di questa “rischiosa” opera.

Siamo a New Rome, una città futuristica che unisce la modernità di New York alla maestosità dell’Antica Roma. Un luogo distopico dove vive l’inventore e architetto Cesar Catilina (Driver), il quale possiede la capacità di fermare il tempo e che, con una determinata lucidità e schiettezza, ha l’intenzione di ostacolare la bramosia e lo sperpero del sindaco Francis Cicero (Giancarlo Esposito).

Supportato dalla figlia di quest’ultimo, la bella Julia (Nathalie Emmanuel), Cesar intraprende quindi un percorso emotivo intenso e completo, cercando di proiettarsi verso un avvenire possibile dove la sua utopia possa prendere il sopravvento sul potere di Cicero.

Il perché Megalopolis abbia diviso la critica e non sia stato soddisfacente al botteghino lo si può tranquillamente dedurre, considerato l’anarchico desiderio di andare contro un intrattenimento in fotogrammi moderno basato sul nulla contenutistico, ma, in ogni caso, difficilmente si potrà dimenticare questa fatica coppoliana.

Un progetto cinematografico così monumentale e dalla struttura alquanto libera difficilmente oggigiorno sarebbe pensabile, e solo un cineasta del suo calibro poteva concedersi tale libertà, portando al cospetto dei vari spettatori un’acida osservazione su come l’epoca moderna (di oggi e del domani) sia destinata al nulla cosmico se non si punta sull’essere umano in sé, sulle sue capacità inventive e rivoluzionarie; senza che lo stesso si adegui alla sola ricchezza economica e agli sperperi a cui questa potrebbe portare in maniera eccessiva.

Coppola tira su un kolossal multimilionario dimostrando che le idee e la creatività possono avere anche un valore elevato se utilizzate con scopi onorevoli nei confronti della Settima arte (e non solo). Inoltre, grazie alla ricchezza del cast, Megalopolis può considerarsi a suo modo corale, mettendo in primo piano un Driver alle prese con apparizioni e partecipazioni di attori del calibro di Esposito, Fishburne, Voight, LaBeouf e Hoffman, tutti in un calderone fatto di cinema con la “c” maiuscola.

Eagle pictures lo lancia in home video in un’edizione a doppio disco che lo include sia su supporto 4K Ultra HD accompagnato nella sezione extra dal commento audio di Coppola che in blu-ray, comprendente nei contenuti speciali lo stesso più una breve introduzione del regista, cinque minuti di backstage, ventuno de L’utopia della conversazione, quindici di Un viaggio lungo 40 anni e un trailer.


Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Plugin WordPress Cookie di Real Cookie Banner
Verificato da MonsterInsights