La collana L’Italia di Carlo & Enrico Vanzina di CG Entertainment (www.cgentertaiment.it) si amplia ancora di più con l’uscita in doppio dvd di Via Montenapoleone, ovvero la pellicola tramite cui i figli di Steno scoprirono la Carol Alt che resero poi protagonista anche de I miei primi 40 anni.
Affiancata da una Renée Simonsen fotografa e presa a dover pagare i debiti di gioco del padre fannullone Daniel Gélin, la bella attrice newyorkese veste i panni di una ricca ma assai annoiata donna che finisce per imbattersi in un architetto seduttore dal volto di un giovane Fabrizio Bentivoglio.
Soltanto alcuni dei personaggi che popolano una oltre ora e quaranta di visione attraverso cui Carlo alla regia ed Enrico in co-sceneggiatura (ma con il contributo di Jaja Fiastri) cercarono nel 1987 di distaccarsi ancora una volta dal filone della commedia, del quale, come è risaputo, sono diventati maestri assoluti.
Perché, tra un Sapore di mare e uno Yuppies – I giovani di successo, avevano trovato anche modo di effettuare escursioni in ambito thriller tramite Mystère e Sotto il vestito niente prima di dedicarsi a Via Montenapoleone, ovvero un melò al femminile immerso nella borghesia milanese degli anni Ottanta, tempestata di bellissime modelle e facoltosi individui molto ben vestiti.
Borghesia milanese di cui fanno parte, tra gli altri, un semiesordiente Paolo Rossi che, in procinto di sposarsi con una Sharon Gusberti allora nota per il telefilm I ragazzi della 3ª C, ci lascia pensare si sarebbe potuto rivelare il degno erede del cummenda cinematografico per eccellenza Guido Nicheli se non avesse deciso di intraprendere un percorso artistico lontano dalla tipologia di figura qui incarnata.
Mentre, suggerendo un probabile riferimento a Class di Lewis John Carlino o a tanta celluloide pruriginosa partorita nel decennio precedente dalla Settima arte bis (e non solo), Corinne Cléry interpreta una wedding planner che avvia alla scoperta del sesso il timidissimo figlio adolescente della sua collega Marisa Berenson.
Sebbene l’innovativo tocco vanziniano individuabile nella consueta capacità di rivelare uno sguardo decisamente avanti coi tempi sia riscontrabile soprattutto nella scelta di calare Luca Barbareschi nel ruolo di un giornalista omosessuale la cui madre Valentina Cortese, scoperta la sua attrazione nei confronti degli uomini, non manca neppure di affermare che non lo avrebbe mai messo al mondo se fosse stata consapevole del fatto che sarebbe stato gay.
Scelta piuttosto audace per un’epoca in cui l’argomento non era stato totalmente sdoganato e, al massimo, veniva sfruttato spesso (per non dire esclusivamente) ricorrendo alla tutt’altro che elegante apostrofazione “frocio” nell’ambito della ricerca della risata grassa.
Scelta destinata a testimoniare ancora una volta la grandezza e la lungimiranza di coloro che ci hanno regalato sia Vacanze di Natale che Tre colonne in cronaca, qui artefici di un piacevole e ritmato spaccato sociale dai risvolti drammatici ospitato nel primo disco di questa edizione.
In quanto il secondo riserva in qualità di contenuti speciali ventisei minuti di intervista ad Enrico Vanzina e ventiquattro di introduzione a Via Montenapoleone a cura del critico cinematografico Rocco Moccagatta.
Francesco Lomuscio
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