Edizione combo con 4K Ultra HD e blu-ray per Ran, il capolavoro diretto da Akira Kurosawa

Quando si avventurò nella realizzazione del kolossal storico Ran, il maestro della Settima arte Akira Kurosawa pensò bene che si sarebbe dovuto trattare dell’ultima opera di una lunga carriera costituita da grandi titoli e altrettanti riconoscimenti mondiali, chiudendo in quel 1985 una parentesi artistica che ha accompagnato gli amanti della celluloide per oltre quarant’anni.

In realtà, così non fu,considerando che il cineasta giapponese realizzò altri tre film negli anni successivi (Sogni, Rapsodia in agosto, Madadayo – Il compleanno); ma Ran non può fare a meno di essere interpretata ancora oggi, nel XXI secolo, come un’opera monumentale.

Traendo ispirazione dal Re Lear di William Shakespeare, l’autore de I sette samurai racconta la storia del principe Hidetora (Tasuya Nakadai), signore del Giappone feudale del 1500, il quale, stanco di guerre e battaglie sanguinarie, decide di ritirarsi a vita privata, spartendo i propri tesori e averi tra i suoi tre figli: Taro (Akira Terao), Jiro (Jinpachi Nezu) e Saburo (Daisuke Ryu). Lasciando una grande responsabilità da gestire e da portare avanti ad essi, che, però, si rivelano piuttosto deboli dinanzi a determinate decisioni. Tanto da innalzare tra loro un inspiegabile conflitto che porterà solo odio e distruzione in giro per il paese, in mezzo ad affronti e profonde minacce di morte.

L’epicità di un nome come quello di Kurosawa non si discute e mai si discuterà nel corso del tempo, in quanto autore capace di far risuonare l’animo dei suoi personaggi in vicende mirate appositamente a raccontare le fragilità umane. Un artista che, oltretutto, grazie alla notevole cura estetica che lo contraddistingueva è sempre riuscito a ricostruire epoche passate, tra sogno e realtà, cinema e teatro. Trascinando lo spettatore nella storia con fare a dir poco affascinante.

Con Ran l’immenso regista, imperatore del cinema giapponese, seppe portare in scena il materiale shakespeariano immergendolo nella magia della cultura orientale e imprimendo la sua inconfondibile cifra stilistica, tra rapporti umani compromessi e ricostruzioni d’epoca di minuziosa fattura. Per merito delle maestose scenografie realizzate da Yoshiro Muraki e Shinobu Muraki, dei costumi splendidi a cura di Emi Wada e della magnifica fotografia per mano del trio Takao Saito, Shoji Ueda e Asazaku Nakai. Tre aspetti che, non a caso, ottennero le nomination ai premi Oscar, insieme alla regia, anche se ad afferrare l’ambita statuetta fu soltanto la Wada.

Ran è cinema con la “c” maiuscola, un’esperienza visiva ed emotiva che ogni amante del grande schermo non può rifiutare di affrontare, tanto più che Eagle pictures ne rende ora disponibile nella collana 4Kult un’edizione combo comprendente sia il disco 4K Ultra HD che il blu-ray. E con diversi contenuti speciali presenti, in quanto, se il primo supporto dispensa dieci minuti di intervista al direttore della fotografia Shoji Ueda e nove riguardanti l’operazione di restauro effettuata sul lungometraggio, il secondo ne offre quarantuno de L’arte del samurai, trentacinque di featurette L’epica e l’intimità e sedici di conversazione con il giornalista Michael Brooke, il quale ci ricorda l’importanza di Kurosawa nel panorama cinematografico.

 

 

Mirko Lomuscio