Marco Fantin, in arte Emmeffe, con questo album propone un viaggio musicale di pura improvvisazione pianistica. Proprio così, non si tratta della classica forma tema più variazioni/improvissazioni tipiche del tessuto classico/jazz, ma bensì otto brani di libero flusso sullo strumento in questione. Così facendo si rompono alcuni schemi di cui la musica di oggigiorno ne soffre moltissimo, schemi legati soprattutto a necessità di consumismo musicale.
L’intento di questo album è del tutto diverso, sono brani che l’ascoltatore saprà apprezzare. A nostro parere da ascoltare senza interruzioni tra un brano e l’altro per goderne appieno lo scorrere delle note.
I brani sono pianisticamente delicati risultando molto distensivi ma mai frivoli. Sono gradevoli all’ascolto anche per chi ancora si spaventa di fronte ad un album di solo pianoforte. Essendo solo improvvisato, nulla, o poco, si può dire sulla composizione, si riesce però senza’altro a cogliere il carattere creativo dell’autore.
Emerge una sorta di malinconia onirica, come se facesse vedere delle immagini che stanno nel sovratemporale, ricordi lontani che ricalcano emozioni vicine, metafisiche sensazioni che sfumano tra di loro, una accanto all’altra.
Insomma Emmeffe è riuscito nel suo intento, accompagnarci in un viaggio di cui conosciamo l’inizio ma non sappiamo dove ci porterà….
L’album Piano Sessions di Emmeffe è disponibile in tutti i Music Store digitali.
Link streaming Spotify: https://open.spotify.com/album/32dfpYPeoiYTXnwubiNqQ2
Link streaming Bandcamp: https://emmeffe.bandcamp.com/album/piano-sessions
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