Erika Eramo: “Non sono né una bambola né una pantera, ma una micia con gli artigli”!

Amici di Mondospettacolo, oggi sono in compagnia della favolosa giornalista, blogger e modella: Erika Eramo. Famosa per la sua reinterpretazione di Malizia. Erika è dotata di una grande sensualità, una grande cultura e un grandissimo senso dell’umorismo, che fanno di lei un vero e proprio personaggio. Sono andato ad intervistarla, dopo questo lungo lockdown, ecco che cosa mi ha raccontato.

Ciao Erika. Bentornata su Mondospettacolo, come stai innanzitutto?

Ciao Alessandro. Benone, direi più viva che mai!

Abbiamo tutti quanti vissuto un momento molto particolare della nostra vita, sto parlando dell’emergenza Covid. Tu come hai passato il lockdown?

A livello personale dedicando un po’ più di tempo a me stessa, visto che vado sempre di corsa. Ho ri-ordinato i cassetti, mentali e non. Professionalmente parlando alcuni discorsi inevitabilmente sono stati sospesi, ma altri invece hanno preso forma (due nuove collaborazioni e contatti con tantissime persone). Sui social ho intensificato l’attività, con un buon riscontro da parte degli utenti. Per due mesi ogni giorno ho pubblicato tre rubriche: due “Forse non sai che…” (di cultura generale ed erotica) e una “Ipse dixit” (foto del mio passato con citazione annessa per farmi conoscere meglio). L’intento, come spesso succede, è quello di informare divertendo.

Come è nato questo shooting e che cosa hai voluto trasmettere con queste foto?

Ho fatto set di ogni tipo. Da tempo ne cercavo uno prettamente glamour, tra il patinato ed il selvaggio. Giuseppe Donghia della J.D.M EFFECT PRODUCTION (in arte ph_jdm), conosciuto a febbraio, mi è sembrato perfetto per il mio intento. E’ una bravissima persona, un gran professionista con un vissuto forte, da cui posso imparare molto. Un incontro fortunato che spero abbia un seguito. Gli stupendi abiti ed accessori del servizio sono suoi.

Cosa riesce a farti emozionare?

Sono una razionale, perciò mi emoziono difficilmente. Succede quando sento un senso di appartenenza con qualcuno, quando vedo un gesto tenero, un sorriso vero, un’attenzione particolare. Soprattutto mi emoziono quando posso aiutare una persona in difficoltà, nella vita di tutti i giorni o in un evento benefico. Spesso i ricordi mi fanno commuovere.

Ti definisci più bambola o più pantera?

Nessuna delle due. Sono un mix tra un gatto che fa le fusa ed una tigre che lotta. Facciamo che sono una micia con gli artigli.

Posi con disinvoltura, quale è il tuo segreto?

Credo sia una dote naturale. Ho un buon feeling con l’obiettivo e/o la telecamera perché ho un  rapporto equilibrato col mio corpo e soprattutto so usarlo, grazie ad una testa sempre pensante. Il fotografo Donghia, come altri con cui ho lavorato, mi hanno detto che sono sexy ed intrigante, ma quello dipende sempre dal mio grado di consapevolezza.

Che cosa ti piace di più in un uomo?

Mi viene in mente una frase che dicevo spesso al mio ex storico con sua grande gioia (ndr, ride): “sto con te perché non rompi!”. Certo lo so che pare una cosa poco edificante, ma io volevo esprimere la mia totale aberrazione per i nullafacenti che stanno perennemente col fiato sul collo. Amo chi è attivo e sa cosa vuole. Un uomo deve essere coinvolgente e passionale, perché tendo ad annoiarmi facilmente ed ho bisogno costante di stimoli. Corona il tutto il sapermi prendere mentalmente, capire il mio stile di vita, non appesantendolo, condividere i piaceri della vita (a letto e a tavola) ed essere aperto ad ogni mia pazza idea (e sono un’infinità eh…).

Un sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

Uno solo? Prima ho parlato non a caso di cassetti mentali e non. Diciamo che ora i sogni sono tutti usciti perché anche loro avevano bisogno d’aria, non aspettano più rinchiusi e li vedrete tutti a prendere il sole, ma non posso anticipare nulla.

Quali sono le tue passioni?

Ne ho talmente tante da disorientare il prossimo. Sono innamorata della vita, non posso farci nulla. Passo da un estremo all’altro grazie al mio essere camaleontico. Per averle sempre con me cerco di travasarle tutte nel lavoro. Quando non riesco diventano hobbies. Vi sfido a trovare qualcosa che io non abbia fatto!

Un tuo pregio e un tuo difetto?

Sono l’uno il contraltare dell’altro. Determinazione ferrea nel non farmi mai schiacciare dagli eventi e cocciutaggine estrema. Un casino di donna veramente…ma non mettetemi mai i bastoni tra le ruote del cervello!

Che cos’è sacro per te?

Gli affetti ed il lavoro. Guai a chi me li tocca!

La tua più grande paura?

Che possano star male i miei cari.

C’è qualcosa di te che cambieresti?

Fisicamente il mio ginocchio destro. C’è qualcuno che lo vuole? Lo rottamo volentieri (ndr, ride). Caratterialmente e mentalmente nulla. Sono molto contenta della donna che sono diventata, soprattutto quando sotto pressione creo il diamante, per usare una metafora del generale americano George Patton. Ovviamente parlo del presente. Sono un essere in continua evoluzione. Se un domani mi accorgessi che un mio atteggiamento non mi permette di fare lo step successivo non esiterei a modificarlo.

Cosa è per te la felicità?

La definizione migliore è del mio filosofo preferito, Nietzsche: “Formula della mia felicità: un sì, un no, una linea retta, una meta”. Se non hai uno scopo, un ideale per cui vivere in maniera coerente tra le contraddizioni dell’esistenza, di certo felice non lo sarai mai.

Ultimo libro letto?

Nessuno nuovo. Ho riscoperto vecchie letture, tra cui “Il violinista pazzo” di Fernando Pessoa. Lui è il poeta della concupiscente spiritualità, perfettamente in linea col mio essere. Questa raccolta di perle poetiche fu uno dei miei primi amori adolescenziali. Rileggerlo mi ha fatto sentire accolta, protetta, capita.

Il tuo piatto preferito?

Facciamo prima a dire cosa non mi piace, perché sono una viziosa della tavola. Mio fratello Simone per prendermi in giro dice che mi mangio pure i tavoli (ndr, ride). Più è calorico e più lo voglio: pasta (magari un bel primo di pesce), pizza, dolci (col cioccolato meglio)…con me c’è l’imbarazzo della scelta. Ovviamente questa propensione mangereccia è in evidente contrasto con il fatto che dovrei essere in forma, ma meglio tre chili in più contenta che tre in meno depressa.

Amicizia, Amore, Famiglia, Lavoro, Salute, Sesso e Soldi. Mettili in ordine di importanza!!!

La Salute della mia Famiglia in primis e il Lavoro in cui riverso tutti i miei sforzi. Poi metterei allo stesso livello Amore, Sesso e Amicizia, che rendono la vita degna di essere vissuta. Il mio tallone d’Achille sono sempre stati i Soldi, ma sto cercando di migliorare perchè… mi servono ahahha (non è mai troppo tardi!).

Un motto o una frase che più ti rappresenta?

Amo i motti latini, in particolare quelli dannunziani e dei bersaglieri. Pensa che ogni mia password è un motto militare. Sono affascinata dalla disciplina delle forze dell’ordine. Mio zio Tonino era colonnello dell’Esercito, mio cugino Guido è capitano dei Carabinieri mentre mia cugina Silvia, che oggi compie gli anni, è capitano della Guardia di Finanza. A proposito auguri tesoro…questa intervista ha visto la luce nel tuo orario di nascita (15, 45) così ci porta bene…lo sai che sono fissata con gli astri. La frase che più mi rappresenta oggi è il motto da me coniato (un incrocio tra due motti militari) divenuto anche account instagram: “Ad Ardua Ad Excelsa”, ovvero “Attraverso le difficoltà arrivo a compiere cose eccelse”. E’ l’auspicio che faccio a tutti voi, oltre a quello di seguirmi lì perché vi terrò costantemente desti: @adarduaadexcelsa.

Erika, la nostra chiacchierata termina qui, grazie per essere stata con noi e ancora complimenti.

Grazie Alessandro. Un bacio a te e a tutti i lettori di MondoSpettacolo, grazie della preziosa attenzione. A presto a riveder le stelle…

Alex Cunsolo

https://www.instagram.com/adarduaadexcelsa/