Erika Kamese Vs Junior Cally

Erika Kamese, scrittrice e attrice, molto attiva sul sociale e ultimamente molto vicina al Sovranismo e alla Lega di Matteo Salvini. Ho chiesto ad Erika di dirmi il suo parere in relazione alla partecipazione del rapper Junior Cally al festival di Sanremo, ecco che cosa mi ha raccontato!

Io penso che viviamo ormai in un Paese che è ormai al rovescio; in un’Italia priva di valori, di identità, di rispetto, di amor proprio.

Quando io ero piccola ricordo che una sera lo guardavo Sanremo per curiosità quando c’era il Re della televisione, Pippo Baudo, presentatore che non ha eguali, molti di quelli che esistono adesso potrebbero pulirgli le scarpe ad uno come Baudo.

Detto questo, le canzoni un tempo erano belle, piene d’amore, di sentimento, di commozione, dicevano qualcosa, il motivetto tanto apprezzato ti rimaneva in testa per delle ore, addirittura per giorni interi. Adesso la musica per dirla più pulita possibile ” fa cagare”; si sentono tutti cantanti, la musica è solo rap fatto anche male.

Il problema non è solo di un tizio chiamato Junior Cally che avrà avuto dei problemi probabilmente da piccolo, e gli auguriamo di risolverli quanto prima, il problema è di chi permette questo scempio, questo schifo.

 

Il problema è di una Rai anti-italiana, di una Rai nella quale degli squallidi lacchè si permettono di ospitare una speronatrice di navi militari che ha violato le leggi nel nostro Paese, mettendo a rischio la vita delle nostre forze dell’ordine e delle persone a bordo di un barcone illegale osannandola come fosse la Pulzella di Orleans.

Stiamo parlando di una Rai nella quale conduttorini di strapazzo volevano far presentare tutto Il Festival ad una giornalista palestinese e temo faranno quest’altra carognata a scapito degli italiani, facendo salire sul palco di Sanremo una tizia che vuole fare del Festival un comizio politico, di un politica per altro fatta male, un comizio anti democratico, sinistroide, finto buonista, additando tra l’altro gli italiani come “popolo fassista e razzista”  ma lo stesso denaro proveniente da quegli italiani che lei stessa disprezza non la disgusta, “la nera musulmana in difesa tra uomini bianchi” come lei stessa ama definirsi.

 

Una tizia che vive, che lavora, che ha studiato grazie all’Italia che l’ha accolta e proferisce queste parole secondo me dovrebbe solo tornarsene nel suo Paese con un biglietto senza ritorno a fare tutti i comizi che desidera, ma non nel nostro.

Nel nostro gente ingrata e spocchiosa non la vogliamo.

Io vorrei capire questa Rai anti -italiana dove vuole arrivare dissanguando per altro i cittadini che pagano loro il canone.

Riguardo questo pseudo cantante non esiste più mondo secondo me; promuovere un tizio che nelle sue canzoni, che canzoni non sono, perché la canzone è una poesia, invece lui fomenta odio, violenza, incita al femminicidio, allo stupro, alla violenza.

Per me un essere del genere è indegno, e lo dico prima di tutto come donna.

Tutto questo è un’offesa a tutte le donne, uno schiaffo alle famiglie delle vittime di violenza e femminicidio.

Uno che canta “l’ho ammazzata, le ho strappato la borsa, c’ho rivestito la maschera, mentre si muove davanti ad una giovane ragazza legata mani e piedi a una sedia e con un sacchetto sulla testa, mentre cerca inutilmente, di liberarsi”.

Questa non è arte, ma è schifo, violenza, aberrazione, mentalità malata.

Questo non è Sanremo, questo è Sanschifo!!!

E coloro che permettono questi scempi di cui ho parlato sopra non sono migliori di questo “cantante”, la colpa è di chi permette tutto questo schifo assoluto.

Dunque i patrioti, non vedranno il Festival poiché la nostra patria è caduta in basso con un popolo sempre più diviso da chi ha amor proprio, e da chi invece si svende, e vuole svendere anche la nostra Italia.

 

Siamo davvero al Teatro dell’assurdo con certi personaggi, conduttorini da strapazzo, tonni e sardine.

Che non me ne vogliamo i grandi Pinter, Ionesco, Beckett per l’orrido paragone fatto vicino a personalità illustri come le loro.

BoicottaSanremo

A.C.

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https://www.mondospettacolo.com/aneliti-di-vita-di-erika-kamese-al-salone-del-libro-di-torino/