Hattie Shaw (Vanessa Kirby) è un’agente dell’MI6 decisa a salvare il mondo da una virus fatale, Fiocco di Neve, che potrebbe decimare l’umanità. Per farlo, la bella e bionda combattente sceglie di iniettarsi il siero che contiene i principi della malattia, semina il temibile super-uomo Brixton (Idris Elba) e si dà a una fuga rocambolesca.
Ma il virus è oggetto anche delle attenzioni della CIA, che assolda nientedimeno che l’agente della DSS Luke Hobbs (Dwayne Johnson) e l’ex membro dell’esercito segreto inglese Deckard Shaw (Jason Statham). Come ci si aspetta, tra i due è odio a prima vista, ma ne va del destino del mondo e allora tocca collaborare. Del resto, Hobbs non è uno che si tira indietro e Shaw è coinvolto affettivamente nella faccenda, perché la testarda Hattie è sua sorella.
Con Luke, Deckard e Hattie in corsa verso la stessa direzione, si forma un trio invincibile e, a tratti, comico, pronto a far saltare i piani dell’organizzazione criminale Eteon.
Spin off della più che nota saga Fast & furious, Hobbs & Shaw relega i richiami alle origini a una buona dose di inseguimenti e a un tripudio di azione. Niente più sapore nostalgico della famiglia, ma tante esplosioni, scazzottate e, alla fine, risate. Sì, perché la coppia Hobbs e Shaw è irresistibilmente divertente.
In mezzo a corse e fughe turbolente, i battibecchi tra i due sono senza fine, così come le battute che accompagnano tutta la storia e che suppliscono alla mancanza di una trama mai davvero succosa e sostanziosa.
In un certo senso, la regia di David Leitch – autore di Atomica bionda e Deadpool 2 – ci chiede di abbandonare ogni presunzione intellettuale e di lanciarci in una commedia dove un vortice di adrenalina e ironia quasi grezza la fa da padrone. Con questi presupposti e dimenticandosi un po’ del franchise con Vin Diesel e compagni di sgommate, Fast & furious – Hobbs & Shaw si può gustare, forse, senza troppo entusiasmo, ma con leggerezza.
E, soprattutto, con la consapevolezza, dopo i titoli di coda, che la trama resta aperta e potrebbe riservare sorprese più brillanti in futuro.
Valeria Gaetano
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