FEDERICA QUAGLIERI INTERVISTA FRANCESCO BRANCHETTI

Oggi siamo in compagnia di Francesco Branchetti, che firmerà la regia di  “Machbeth downtown ( urban tragedy) di Gianni Guardigli, in scena dal 12 al 24 Novembre all’Ambra Teatro alla Garbatella di Roma .

Francesco ciao, ti diamo il benvenuto su MondoSpettacolo. A breve questo debutto , in uno spettacolo che ti vede protagonista sia come attore ,che come regista.

Vuoi intanto parlarci a grandi linee della trama?

In questo spettacolo  la famelica coppia protagonista della storia  architetta un’orgia smisurata e continua di bulimica scalata sociale dispiegando tutte le forze razionali e facendo appello alle energie più potenti pur di raggiungere l’obiettivo. E il grottesco emerge considerando che la posta in gioco è un negozio di fotocopie e poi, via via, più in alto, il controllo degli internet point del degradato quartiere periferico in cui si sono insediati, e poi, perché no, un paio di negozietti che smerciano sigarette elettroniche ai gusti di frutta.

MACBETH  DOWNTOWN (urban tragedy) è la radiocronaca minuziosa della fine di un mondo, del totale disfacimento di un impero, visto dal basso, una analisi accurata del particolare per fornire una modesta lettura del generale senza però trascurare i risvolti interiori di questa povera umanità, che, pur deformata dalle maschere del mostruoso, conserva in sé toccanti stralci di cuore, piccoli residui di anima, sdruciti brandelli di sentimenti che ne colorano qua e là i contorni.

Il tuo percorso lavorativo, viaggia spesso sul doppio binario della recitazione e della regia, appunto. Parlaci del tuo percorso formativo.

Come attore dopo essermi diplomato alla scuola di teatro “La Scaletta “diretta da G.B.Diotaiuti  ho frequentato i corsi di Francesca De Sapio e del grande mimo Marcel Marceau ; come regista sono stato molto fortunato con i miei primi spettacoli e ho quindi avuto la possibilità prestissimo di dirigere presto  grandi attori come Gabriele Ferzetti, Pino Micol e molti altri.

Come vivi questo doppio ruolo ? Da attrice so quanto sia complicato tenere un occhio esterno al lavoro attoriale in scena. Occhio, che in questo caso, è sempre il tuo. Su cosa lavori prima , personaggio o spettacolo nella sua interezza? Come ti nascono le idee?

Lavoro molto tempo prima delle prove sul disegno generale dello spettacolo e sul mio personaggio in modo che ,quando iniziano le prove, tutto  è già molto delineato in modo da potermi dedicare al lavoro sugli altri attori e allo spettacolo dal punto di vista prettamente registico.

Con te in scena in “Machbeth downtown” (urban tragedy)  anche Isabella Giannone, Vincenzo Schirru, Riccardo Francia ,Giulia Innocenti, Maddalena Rizzi , FrancescaElisa Molari.

Come ti sei trovato con loro? Che tipo di regia hai pensato per questo testo?

Mi sono trovato molto bene con tutti e alcuni di loro lavorano con me da anni, prima fra tutte Isabella Giannone che condivide il mio percorso artistico da molti anni. La mia regia  è stata  come sempre improntata  al desiderio di coniugare temi attualissimi e stili recitativi moderni con l’impianto , la struttura  e la forza del  grande allestimento classico inteso in senso registico .

Dopo Roma , ci saranno altre repliche in giro per l’Italia?

Si ma nella stagione 2014-2015.

Francesco grazie per essere stato con noi, ti facciamo un grande in bocca al lupo per il tuo spettacolo e invitiamo i nostri lettori a venirvi a vedere.

Federica Quaglieri