Per la collana L’Italia di Carlo & Enrico Vanzina, Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it) mette a segno un vero colpaccio rendendo disponibile in edizione a doppio dvd I miei primi 40 anni, tramite cui i figli di Steno raccontarono in fotogrammi, nel 1987, la prima parte della vita di Maria Elide Punturieri.
Colpaccio perché, se nel primo disco abbiamo il lungometraggio di un’ora e quarantatre minuti circa distribuito a suo tempo nelle sale, nel secondo è finalmente presente la versione inedita estesa.
Una versione di centoquaranta minuti in cui assistere a momenti come la sequenza del bacio con il macellaio interpretato da Fabio Ferrari, allora noto per essere il Chicco Lazzaretti del telefilm I ragazzi della 3ª C, o quella che vede il pittore squattrinato dalle fattezze di Massimo Venturiello preso a regalare una bambola alla figlia della protagonista.
Protagonista che intrattiene con lui una relazione e alla quale concede anima e corpo una Carol Alt contro figurata nelle piuttosto caste scene erotiche da Carmen Stowe.
Perché, pur trasponendo su schermo la biografia di colei che, stilista e noto personaggio televisivo italiano rientrante senza alcun dubbio tra le figure più trasgressive dello spettacolo tricolore, scomparsa nel 2018 abbiamo imparato a conoscere come Marina Ripa di Meana in seguito al matrimonio contratto con il marchese Carlo Ripa di Meana, venuto dopo quello con il duca Alessandro Lante della Rovere, a Carlo ed Enrico Vanzina – il primo dietro la macchina da presa, il secondo co-sceneggiatore – non interessa raccontarne il lato relativo al sesso e agli scandali, bensì la parte umana di una donna che si è sempre trovata in sintonia con l’evolversi dei tempi.
Una scelta che, filtrata attraverso uno sguardo a suo modo da cronista, perfettamente bilanciato tra il nostalgico e il critico, consente a colui che ci regalò Sapore di mare e Vacanze di Natale di inscenare con nomi originali cambiati e senza alcuna volgarità non solo i primi quarant’anni – dal 1941 al 1981 – di questa giovane figlia, da sempre insofferente alle regole, di genitori medio-borghesi incarnati da Paola Quattrini e Riccardo Garrone, ma anche quelli dell’Italia repubblicana.
Quarant’anni accompagnati da una efficace colonna sonora a firma di Umberto Smaila, quando a commentare le immagini non sono storiche hit quali Diana di Paul Anka, If I had a hammer di trini Lopez, Without you di Harry Nilsson, Anonimo veneziano di Stelvio Cipriani e, soprattutto, You’re the first, the last, my everything di Barry White, che fu il tormentone che caratterizzò il trailer del film.
Senza contare Let’s twist again di Chubby Checker, Alone again dei Bee Gees e Venus degli Shocking blue; man mano che, tra una visione al cinema del super classico risiano della Commedia all’italiana Il sorpasso e il rapporto con un bizzarro nobile che preferisce arrotare coltelli anziché copulare (!!!), si spazia da alcune esperienze piccanti in compagnia della cameriera di casa alle frequentazioni dei ragazzi conosciuti a piazza Navona.
Fino alla storia con un giornalista dai connotati di Elliott Gould; a completamento di un notevole cast annoverante nel mucchio Sebastiano Somma, Teo Teocoli, Pierre Cosso, Giuseppe Pambieri e perfino un esordiente Pier Maria Cecchini.
Al servizio della sintesi di una generazione che ha portato agli anni Ottanta e al cui interno l’indimenticabile Carlo ci trascina sfruttando come sempre in maniera adeguata la voce narrante, descrivendo, allo stesso tempo, gli ambienti dei ricchi come soltanto lui sapeva fare in maniera incredibilmente veritiera.
E, accanto a ventiquattro minuti di conversazione odierna con il fratello Enrico e trentaquattro di introduzione al lungometraggio a cura del critico cinematografico Rocco Moccagatta, nella sezione extra di questo doppio supporto è proprio lui a parlare in quasi undici di intervista sul set de I miei primi 40 anni.
Francesco Lomuscio
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