Finalmente in dvd la satira politico-sociale del vanziniano Selvaggi

Nonostante, in seguito alla sua uscita nelle sale cinematografiche a Natale 1995, abbia goduto di una distribuzione in videocassetta e di non pochi passaggi televisivi, Selvaggi era uno dei pochi titoli diretti da Carlo Vanzina che, a oltre vent’anni dalla realizzazione, ancora non godeva di un’edizione nel mercato dell’home video digitale.

Edizione finalmente disponibile grazie a Mustang Entertainment (www.cgentertainment.it), che lo lancia in dvd nella collana L’Italia di Carlo & Enrico Vanzina, dedicata, appunto, al compianto cineasta romano e al fratello co-sceneggiatore Enrico, qui presente in un’intervista di ventiquattro minuti posta tra i contenuti extra del disco.

Contenuti comprendenti, inoltre, quasi diciassette minuti d’introduzione al film a cura del critico cinematografico Rocco Moccagatta, otto di conversazione con Mauro Ferraresi, professore associato di sociologia della comunicazione presso l’Università IULM di Milano, e quindici con Ezio Greggio.

L’Ezio Greggio che, abbondantemente fornito di esilaranti battute da snob milanese nello stile del mitico Guido Nicheli, è il chirurgo plastico iperberlusconiano che finisce per ritrovarsi – in seguito alla caduta dell’aereo su cui sta viaggiando – su una sperduta isoletta dei Caraibi insieme ad una Monica Scattini fotografa toscana e con due bellissime modelle al seguito, ad un Leo Gullotta professore di liceo prodiano nell’animo accompagnato dalla sorella zitellona Carmela Vincenti (la ricordate in Compagni di scuola di Carlo Verdone?), ad un Emilio Solfrizi farfallone pugliese in cerca di avventure, ad un Franco Oppini animatore da villaggio vacanze Veneto (ruolo che doveva inizialmente essere ricoperto da un esordiente Leonardo Pieraccioni) e, soprattutto, ad un Antonello Fassari ultrà romano comunista (con tanto di t-shirt raffigurante Ernesto Che Guevara), nonché affiancato dalla rassegnata consorte Cinzia Leone.

Uno stuolo di attori in grandissima forma che i figli di Steno sfruttano a dovere per concretizzare attraverso la satira il loro sguardo in fotogrammi su quella che, a metà anni Novanta, era l’Italia alle prese con i suoi nuovi schieramenti politici, non più nettamente divisi in destra e sinistra come lo furono fino al decennio precedente.

Un’idea di base che, in un certo senso, ha anticipato di un anno quella poi al servizio di Ferie d’Agosto di Paolo Virzì, sebbene coloro che ci hanno regalato Sapore di mare e Vacanze di Natale tendano, ovviamente, a rendere lo scontro sociale in questione il pretesto utile a generare comicità.

Del resto, man mano che in un piccolo ruolo troviamo anche l’Isaac George ricordato per essere stato l’Aziz del telefilm I ragazzi della 3ª C, non manca neppure un “Quel testa di Castro di Fidel” tra le osservazioni che il citato mattatore di Striscia la notizia sfodera nel corso della quasi ora e mezza di visione.

Mentre, come da tradizione vanziniana, a rendere ancor di più Selvaggi la veritiera ed efficace fotografia (da ridere, sia chiaro) della nostra società di allora da guardare nel terzo millennio ancora con interesse storiografico provvedono sia i diversi riferimenti verbali all’attualità raccontata – dal Karaoke condotto in tv da Fiorello al Miguel Angel Guerrero che fu calciatore nella squadra del Bari – alla colonna sonora di hit spazianti da Scatman di Scatman John a Baby baby di Corona.

 

Francesco Lomuscio