Ci sono dischi che raccontano una storia, e poi ci sono dischi che sono una storia. Fino a che non passa, il debut album dei Five Sides, è esattamente questo: il diario musicale di una band che ha attraversato incertezze, disillusioni e momenti di sconforto, per poi ritrovare nella musica il proprio rifugio. Sette brani che non sono semplici canzoni, ma capitoli di un percorso fatto di ostacoli, ma anche di tanta voglia di riscatto.

Five Sides – Fino a che non passa

L’album si apre con Dorian Gray, un pezzo che affronta il passare del tempo e la paura di rimanere immobili. Un tema che si riflette nella storia della band, tra sogni che sembravano sfuggire e la necessità di continuare a lottare. Le chitarre graffianti e il ritornello incisivo creano l’atmosfera perfetta per immergersi nel viaggio che sta per cominciare.

Segue Amnesia, dove la band esplora il desiderio di lasciarsi alle spalle il passato per costruire qualcosa di nuovo. La musica cresce progressivamente, come a voler simboleggiare il percorso personale e artistico del gruppo, in continua trasformazione.

Nei miei panni è un pezzo che parla di identità e della difficoltà di sentirsi davvero al proprio posto. Qui il sound si fa più diretto, quasi impaziente, riflettendo la tensione e la voglia di emergere che ogni band emergente conosce bene.

Ma è Sold Out il punto di svolta dell’album. Con un’ironia tagliente, il brano racconta una delle realtà più amare per una band agli inizi: suonare davanti a sale semivuote, rincorrendo un successo che sembra sempre più lontano. “Farò sold out al mio funerale” è una frase che fa sorridere, ma che nasconde anche tutta la frustrazione di chi continua a crederci nonostante tutto. E proprio qui sta la forza del pezzo: nel trasformare lo sconforto in qualcosa di divertente e dannatamente reale.

Dopo l’ironia, Seratonina porta il disco su un piano più intimo, affrontando il bisogno di trovare qualcosa che allevi il dolore. È la canzone più delicata del disco, con un crescendo emotivo che lascia spazio alla fragilità senza paura di mostrarla.

E poi arriva Un altro palco, il cuore pulsante di questo album. Se Sold Out rappresentava il momento di sconforto, qui c’è la risposta: la musica. Il brano parla del legame indissolubile con il palco, del bisogno di continuare a suonare, indipendentemente da quante persone ascoltino. È un inno alla band stessa, alla forza del suonare insieme e al trovare nella musica il proprio posto nel mondo.

Infine, Paradosso chiude il cerchio con una carica esplosiva. È il brano che racchiude tutte le emozioni vissute nel disco: la confusione, la voglia di riscatto, la consapevolezza di essere sempre in bilico tra ciò che si vuole e ciò che si teme. Il ritornello trascinante e il ritmo incalzante lo rendono il finale perfetto, lasciando un senso di urgenza e passione che resta anche dopo l’ultimo accordo.

Fino a che non passa non è solo un album, è il racconto sincero di chi non si è arreso. Ogni brano nasce dall’esperienza personale dei Five Sides, dal loro rapporto con la musica, dalle difficoltà e dalla voglia di continuare. È un disco che parla di amore, di sogni, di paura, ma soprattutto di resistenza. Perché finché c’è un altro palco su cui suonare, nulla è davvero finito.


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