Verona, 15.01.25

Andrea Sardella, classe 1966, nasce a Milano e fin da giovane coltiva una profonda passione per la fotografia. La sua avventura nel mondo dell’immagine inizia nel 1994, quando all’età di 28 anni si avvicina alla fotografia come autodidatta. Sebbene fosse inizialmente un fotoamatore, il suo desiderio di apprendere e perfezionarsi lo porta a sviluppare un approccio professionale e a esplorare diverse tecniche, con un focus particolare sulla fotografia di paesaggio.

Gli Inizi: La Fotografia di Paesaggio e il Sistema Zonale

Sardella sceglie di concentrarsi sulla fotografia di paesaggio, un genere che gli consente di esplorare il territorio e di trasmettere la bellezza della natura attraverso l’obiettivo. Per affrontare la complessità tecnica della fotografia, applica il sistema zonale di Ansel Adams, una teoria che consente di controllare l’esposizione e la resa dei toni in un’immagine. Un approccio che, sin dagli inizi, dimostra una grande attenzione alla precisione e alla qualità dell’immagine, sia in fase di scatto che in camera oscura.

Le sue prime esperienze in camera oscura risalgono al 1995, quando inizia a sperimentare con la stampa su pellicola, una fase fondamentale per acquisire competenze tecniche nella gestione dei materiali e nel controllo delle immagini. Sebbene in quel periodo la fotografia digitale non fosse ancora dominante, Sardella si dedica con passione e impegno allo sviluppo del suo stile, frequentando corsi teorici e pratici che lo formano ulteriormente.

La Fotografia Ritrattistica e la Collaborazione con Professionisti

Nel 1998, il suo percorso artistico prende una nuova direzione. Sardella entra nel mondo della fotografia ritrattistica, collaborando con fotografi professionisti nell’ambito dei matrimoni e dei ritratti ambientati. L’esperienza di assistente e aiuto fotografo gli permette di acquisire competenze fondamentali nella ripresa e nel ritocco delle immagini, in particolare nella correzione delle stampe da negativo. Questi anni sono decisivi per la sua crescita professionale, poiché gli consentono di entrare in contatto con le tecniche di post-produzione e di acquisire una solida base di competenze sia in ambito tecnico che creativo.

In questo periodo, inizia anche lo studio dei grandi maestri della fotografia di moda degli anni ’80, come Gianpaolo Barbieri e Giovanni Gastel, ma anche del fotografo Helmut Newton, celebre per la sua visione audace e sensuale della figura umana. Questo studio approfondito ispira Sardella a intraprendere un lungo percorso di ricerca stilistica e creativa nel campo della fotografia di ritratto, con un particolare interesse per il glamour e l’erotismo artistico.

La Digitalizzazione e l’Abbandono del Negativo

Nel corso degli anni 2000, Sardella amplia il suo repertorio fotografico, iniziando a fotografare matrimoni ed eventi in completa autonomia, ma anche per conto di altri fotografi professionisti. Inizia così un nuovo capitolo nella sua carriera, con l’introduzione della fotografia digitale. Sebbene inizialmente restio, Sardella si cimenta nell’uso di software di fotoritocco come Photopaint e Photoshop, perfezionando la sua tecnica e imparando a gestire la fotografia digitale moderna con competenza e precisione.

Il passaggio al digitale è definitivo nel 2008, quando decide di abbandonare il negativo, adattandosi così alle nuove tecnologie che dominano il settore fotografico. Questo passaggio segna un’evoluzione nel suo lavoro, che ora è completamente basato sulla fotografia digitale, una scelta che gli permette di esplorare nuove frontiere creative e di rispondere alle esigenze di un mercato in continua evoluzione.

Formazione e Crescita Professionale

Nel corso della sua carriera, Andrea Sardella ha partecipato a numerosi workshop e training specialistici con fotografi di fama nazionale e internazionale. Queste esperienze gli hanno permesso di affinare il suo stile, acquisire nuove tecniche e confrontarsi con altre realtà professionali del mondo della fotografia. La continua ricerca e la volontà di evolversi sono caratteristiche che contraddistinguono il suo lavoro e che gli hanno consentito di rimanere al passo con le tendenze del settore.

Il Ritratto e il Nudo Artistico: Un Nuovo Capitolo

Dal 2020 a oggi, Sardella ha concentrato la sua attenzione principalmente sulla fotografia di ritratto, glamour e nudo artistico. Le sue fotografie, sia in progetti personali che su commissione, sono spesso caratterizzate da una forte componente stilistica e creativa, che unisce eleganza, sensualità e raffinatezza. Il suo lavoro è stato pubblicato su diverse riviste e piattaforme specializzate, come Kavyar, dove ha realizzato editoriali e cover per importanti magazine del settore. In questo ambito, Sardella esplora il corpo umano in modo artistico e innovativo, trattando il nudo con rispetto e una visione estetica unica.

Un Equilibrio tra Fotografia e Progettazione Elettrica

Oltre alla sua carriera fotografica, Andrea Sardella è anche un professionista nel campo della progettazione elettrica, specializzandosi nell’ambito delle energie rinnovabili. Un settore che gli consente di combinare la sua passione per la tecnologia con l’impegno verso la sostenibilità. Questo equilibrio tra due mondi apparentemente diversi ma complementari riflette la sua visione poliedrica e la capacità di adattarsi e innovare in diversi ambiti professionali.

Andrea Sardella è un fotografo che ha saputo evolversi nel corso degli anni, rimanendo fedele alla sua passione per l’immagine e alla continua ricerca di perfezione tecnica e creativa. Dal paesaggio alla fotografia di ritratto, passando per la moda e il nudo artistico, ogni fase del suo percorso è stata caratterizzata da una forte dedizione e dal desiderio di esplorare nuovi orizzonti. La sua carriera, oggi consolidata, è una testimonianza di come la passione e l’impegno possano portare a risultati straordinari, in grado di emozionare e comunicare attraverso l’arte della fotografia.

Lorih Caradonna Production Magazine ha anche avuto il piacere di intervistare Sardella facendogli delle domande specifiche in ambito fotografico:

Intervista ad Andrea – Fotografo Professionista

  1. Cosa ti ha portato ad amare la fotografia?
    La mia passione per le arti visive è nata fin da bambino. Le immagini hanno sempre esercitato su di me una forte attrazione: colori, geometrie, corpi, sculture, pittura e, naturalmente, fotografia. Ogni forma visiva ha suscitato in me una curiosità e un desiderio di approfondire, creando una connessione profonda con il mondo dell’immagine.

2. Quali difficoltà hai incontrato durante la tua formazione fotografica?
La principale difficoltà che ho affrontato non è stata tanto l’aspetto tecnico della fotografia, come la gestione della luce o delle attrezzature, quanto la ricerca di uno stile che fosse autentico e capace di esprimere il mio personale modo di vedere il mondo attraverso l’obiettivo. Trovare uno stile distintivo richiede tempo e una progettualità solida, in grado di tradursi in un’immagine fotografica che abbia un’impronta riconoscibile, connessa indissolubilmente all’autore.

3. Qual è lo stile fotografico che più prediligi e che ti rappresenta?
I generi che mi affascinano maggiormente sono il ritratto, il nudo e il glamour, con una forte interconnessione con la fotografia di moda. In passato ho dedicato molto tempo alla fotografia di paesaggio e ai ritratti ambientati. Oggi, mi sto concentrando principalmente sulla fotografia in studio, dove posso controllare maggiormente gli elementi e creare atmosfere precise e studiati.

4. Su che base scegli le tue modelle per i set fotografici?
Mi considero fondamentalmente un ritrattista, quindi ciò che cerco di catturare in un volto sono le espressioni uniche e le sfumature di personalità che caratterizzano la persona che sto ritraendo, specialmente nel caso di gente comune.
Nel caso di modelle professioniste, la selezione si basa sulla capacità di interpretare il mood del progetto, che condivido con il team prima del set. Per me, non basta avere bellezza fisica o fare selfie per essere considerata una modella. La modella è, prima di tutto, un’interprete, proprio come un’attrice o una cantante, che dà vita a un concetto, una storia o una visione. La sua creatività, personalità e carattere sono fondamentali per il progetto e contribuiscono a definire ciò che intendo per “modella” nella mia fotografia.

5. Che consigli ti senti di dare a chi, come te, vuole emergere nel mondo della fotografia?
Il mio consiglio è di non arrendersi mai e di non adagiarsi sugli allori dopo il primo piccolo successo. La ricerca costante, lo studio di altri autori, gli esercizi di stile e la perseveranza sono essenziali per crescere come fotografo. La strada verso il successo richiede pazienza, ma anche una visione chiara e la determinazione di non smettere mai di esplorare e migliorarsi. Solo così si può arrivare a realizzare il proprio potenziale, qualunque sia l’obiettivo che ci si prefigge nel mondo della fotografia.

Ringraziamo Andrea Sardella per averci dato modo di assaggiare con questa lettura un pò di quello che è il magico mondo della fotografia.

Qui sotto in allegato, un meraviglioso servizio fotografico svolto dal professionista Sardella con la modella Lorih Caradonna per Iconic Bikes Monza.
Truccatrice, stilista e hairstylist: Lorenza Bacchieri.

Ecco l’Instagram di Andrea Sardella per andare a vedere i suoi lavori

Scritto e diretto da

Caradonna Lorenza


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