Gabriella Aleo, talentuosa mezzosoprano italiana, ci conduce nel suo mondo fatto di musica, emozioni e sogni. In questa intervista esclusiva, racconta il suo percorso, il legame profondo con il pubblico e i progetti futuri, tra debutti indimenticabili e ambizioni internazionali. Con una voce che lei stessa descrive come “calda, intensa, sincera”, Gabriella si conferma un’artista autentica e appassionata, pronta a conquistare nuovi palcoscenici.
Gabriella, quando hai capito che la musica lirica sarebbe stata la tua strada?
Fin da bambina sentivo un legame profondo con la musica. Ricordo che mio padre metteva spesso vinili di musica classica a casa, e io rimanevo incantata. Ma è stato durante gli studi di danza che ho realizzato davvero che il canto sarebbe stato la mia vita: non era solo passione, era una vocazione.
Come vivi il rapporto con il pubblico?
Per me è essenziale. La musica vive nel momento in cui viene condivisa. Ogni concerto è un dialogo silenzioso con chi ascolta, e sentire che una frase, un’espressione, una sfumatura ha toccato qualcuno… è il motivo per cui canto.
Il repertorio da mezzosoprano è ricco di ruoli affascinanti, ma spesso anche complessi. Qual è il ruolo che più ti rappresenta?
Ce ne sono tanti, ma se devo sceglierne uno direi Carmen. È un personaggio forte, indipendente, ma anche profondamente umano. Mi piacerebbe molto poterla debuttare perché è un ruolo che appartiene molto alla mia anima passionale e istintiva.
Qual è stato il momento più emozionante della tua carriera finora?
Senza dubbio il debutto di Amneris, in cui il pubblico ha fatto sentire il suo calore a scena aperta senza aspettare la fine della scena. Questo è accaduto nel 2021 al Taranto Opera Festival. Ricordo l’emozione di quel momento, dove ho sentito il pubblico vicinissimo, come se fosse a un metro da me. L’adrenalina è stata fortissima. È stato un momento in cui tutto il duro lavoro, i sacrifici e i sogni si sono fusi in un’unica, indimenticabile esperienza.
In quale città desidereresti poter cantare all’estero?
Vorrei tantissimo cantare in Corea del Sud, in Cina e anche in Giappone. Mi piacerebbe portare la mia voce in una cultura completamente diversa, ma che ama veramente l’opera. Spero che questo sogno si possa avverare al più presto.

Progetti futuri?
Ci sono alcune produzioni in arrivo, di cui una in particolare che annuncerò presto. Sono molto contenta perché il programma del concerto sarà incentrato sulle musiche di Morricone, ma anche sui bellissimi tanghi argentini di Piazzolla, il tutto in una notevole location marchigiana sotto le luci rosa del tramonto.

Se potessi descrivere la tua voce con tre parole, quali sarebbero?
Calda, intensa, sincera.
Grazie, Gabriella, per il tuo tempo e la tua sincerità.
Grazie a voi, è stato un piacere condividere un po’ del mio percorso!
Lascia un commento