Garibaldi: dissenso pop medievale

Il taglio medievale del concept e del video è decisamente interessante. La citazione a “The Walkin’ Dead” (se bene l’ho colta) è altrettanto evocativa. Il futuro va incontro ad una realtà che oggi chiameremmo distopica. Di base ci sono persone anche capaci di un potere critico e di denunciarne i contorni. “Non mi va” è il nuovo singolo di Simone Alessio, Garibaldi per il mondo della musica, e questa bellezza che giunge senza filtri dal suo modo di pensare, dai contorni un poco ironici, iconici, anacronistici (parole che tornano), è una bellezza che prendiamo ad esempio se vogliamo unire leggerezza e critica sociale.

Noi parliamo sempre di bellezza. Andiamo oltre quella sfacciata da copertina. Per Garibaldi, cos’è la bellezza?
La vera bellezza credo sia l’esaltazione della propria anima e individualità, è arte e se vogliamo è anche un modo di vivere.
Ho sempre associato la bellezza alla personalità, uno scopo, un messaggio.

E la bellezza estetica da portare in scena è la stessa che vivi e cerchi nella tua vita? In altre parole, la bellezza di Garibaldi è uguale a quella di Simone Alessio?
Sono una persona che ama esaltare la propria personalità e segue il suo sentire. Tutti i giorni sono Simone ma anche Garibaldi. Nello specifico potrei andare a fare la spesa vestito così… La faccia dipinta a metà è teatrale e rappresenta un concetto di trasformazione/evoluzione e distacco sociale. Sono sempre me stesso nella vita di tutti i giorni,nei set e sul palco. Una grande conquista.

Nel video ufficiale la bellezza ha molto spazio. Siete stati molto attenti alla resa estetica… dai costumi alla normalità di ogni giorno. Tutto doveva essere bello. Perché? Nella vita quotidiana esiste anche il brutto secondo te?
Tutti gli artisti presenti nel video lo fanno anche nella vita, ho chiesto loro di esaltare la propria anima, non ho messo paletti. Hanno partecipato anche attori tra cui Deborah Calì e Angelo Di Grumo. C’è tanta bellezza perché c’è tanta anima e arte. Diciamo la parte macabra è rappresentata dagli “ Zombi” che rappresentano gli automi vittime di questa società omologante.

E poi il medioevo… oppure un futuro talmente distopico da essere tornato indietro?
Come spesso dico: “ Il percorso personale evolutivo non è scandito dal tempo…”
Alla mia musica, testi e atmosfere cerco di non dare una facile collocazione temporale proprio per questo.
Certamente se si volesse collocare nel tempo la nostra società il Medioevo potrebbe essere molto affine.
Credo si… come hai detto tu…
Un futuro talmente dispotico da essere tornato indietro.

A chiudere: se non ti va… la tua ricetta personale per la rivoluzione?
Non credo a una rivoluzione sociale non preceduta da un evoluzione di pensiero. Credo che tutto parta dall’evoluzione del singolo. Cercare di vivere la propria vita di quello che si è e non di quello che si fa o si rappresenta.
Credo che solo questo ci identifichi come umani…
C’è bisogno di umanità ma soprattutto di umani.