Gemini man: due Will Smith al prezzo di uno

Malgrado i numerosi premi vinti e sebbene sia considerato da molti come uno degli attori più potenti di Hollywood, non sempre Will Smith ha trovato molti estimatori per quanto riguarda le sue capacità recitative. E cosa direbbero i suoi detrattori, dunque, se all’interno di un lungometraggio dovessero trovare ben due Will Smith?

Ad ogni modo, in Gemini man, diretto da Ang Lee, Smith interpreta proprio due importanti ruoli. La storia portata in scena è quella di Henry Brogan (Smith, appunto), un sicario che lavora per il Governo e che desidera andare finalmente in pensione. Le cose, tuttavia, non andranno come auspicato e l’uomo si troverà presto a doversi confrontare con un suo “sosia” molto più giovane di lui, il quale tenterà in tutti i modi di ucciderlo. Cosa si nasconderà dietro questa assurda situazione?

Realizzato interamente in HFR 3D+, Gemini man si presenta come un thriller adrenalinico che punta tutto (o quasi) proprio sulle numerose sequenze di azione, al fine di far sì che la scelta della visione tridimensionale possa rivelarsi vincente.

Se, infatti, negli ultimi anni sono stati in molti i registi – tra cui, appunto, lo stesso Ang Lee – ad aver optato per il 3D, è anche vero che sono pochi i film in cui lo stesso non sia superfluo o totalmente gratuito.

In Gemini man, complessivamente, l’azione funziona, eppure ci si chiede continuamente cosa il 3D possa effettivamente aver migliorato. Sono pochi, pochissimi, infatti, i momenti in cui lo stesso offre all’intero lavoro un valore aggiunto.

Eppure, nonostante ciò, Gemini man riesce ad intrattenere per quasi due ore, grazie ad una sceneggiatura complessivamente pulita e ad una buona messa in scena. Ang Lee, dal canto suo, ben sa adattarsi ormai a prodotti hollywoodiani di ogni genere. Perfino Will Smith funziona. Lui e il suo “doppio” sono in grado di reggere senza particolari intoppi l’intero lavoro.

 

 

Marina Pavido