Giacomo Casaula: l’artista che incanta con la musica e i suoi libri

Sulla passerella di Mondospettacolo oggi arriva il giovane scrittore e cantautore napoletano Giacomo Casaula. Vincitore del concorso letterario Premio Badia di Cava de’ Tirreni – edizione 2011, con una recensione sul libro di Francesco Carofiglio “L’estate del cane nero” e con una prova creativa in poesia, intitolata “Il potere dei sogni” , ispirata al romanzo stesso.

Nella serata finale dell’edizione 2014 del medesimo concorso si è esibito in una performance musicale e recitativa.

E’ stato inserito come giurato e responsabile della sezione spettacolo nella edizione 2017 di questo concorso, esprimendosi ancora una volta in un recital di prosa, musica e poesia .

L’esperienza ha ulteriormente fatto crescere la sua passione per la lettura e la scrittura e lo ha stimolato a intraprendere la stesura del romanzo Scie ad andamento lento. Attualmente è impegnato nella redazione della sua seconda fatica letteraria A-mare, romanzo composto da dodici racconti compiuti che ripercorrono cronologicamente gli ultimi sessant’anni di storia e di costume italiano e che hanno come cerniera il mare.

Comincia a fare teatro nel laboratorio sperimentale del Liceo, diretto da Gaetano Stella , con l’ausilio di Antonello Ronga e di Antonello Cianciulli, con il quale rappresenta Pirandello con i Sei personaggi in cerca d’autore nel ruolo del padre e con Cecè interpretando il medesimo, Cechov con le Tre sorelle, rivestendo il ruolo del generale Vershinin e con Il gabbiano dove è Kostantin, e ancora Molière interpretando Arpagone ne L’avaro.

Successivamente si iscrive all’Accademia teatrale Piccolo Teatro al Borgo diretta da Mimmo Venditti,sotto la cui regia recita prima in ruoli da caratterista, interpretando Giacinto Cammarota in Vado per vedove di G.Marotta, Sandrino di Torrepadula in La Fortuna con l’effe maiuscola di E.De Filippo e il Generale Irrigua ne La palla al piede di G.Feydou, e da comprimario sotto le vesti del pastore anziano Armenzio ne La cantata dei pastori, per poi assurgere quale protagonista ne Il berretto asonagli di L.Pirandello nel ruolo di Ciampa, in Novecento di A.Baricco nel ruolo del medesimo e in Caviale e Lenticchie di G.Scarnicci e R.Tarabusi nel ruolo di Liborio Lamanna, con il quale ultimo lavoro si diploma con il massimo dei voti.

Attualmente collabora con Francesco Puccio, docente universitario nonché regista e autore teatrale di testi classici del mondo antico rielaborati in chiave contemporanea, con un sodalizio nato durante l’ultimo anno del Liceo, nel corso del quale ha interpretato sotto la sua direzione una riduzione teatrale de I caratteri diTeofrasto.

Ha poi preso parte all’evento culturale de La notte greca, sponsorizzato dal comune di Cava de’ Tirreni e dalla società filellenica, declamando il Discorso di Pericle sulla democrazia scritto da Tucidide e due Odi del poeta greco Pindaro.

Con lo stesso Puccio, creatore del progetto didattico patrocinato dal M.I.U.R. sul mondo antico “L’antico fa testo” poi evolutosi in una compagnia teatrale, è impegnato in prima linea, insieme a Claudia Lo Casto (coreografie e danza) ed Ernesto Tortorella (musica).

Con questo progetto è stato protagonista nei panni di Ovidio dello spettacolo L’ultima notte, rivisitazione contemporanea de ‘Le metamorfosi’, proposto alla Certosa di Pontignano di Siena nell’ambito della ‘Summer School’ organizzata dalla locale università;spettacolo riproposto sia nell’ambito del “Premio Li Curti”, rassegna teatrale organizzata da Geltrude Barba e svoltasi in Cava de’ Tirreni, che a Bari, nell’auditorium del liceo scientifico “G.Salvemini” in occasione delle giornate ovidiane per il bimillenario della morte del poeta.

Inoltre ha ricoperto l’unico ruolo maschile in Meteres, miscellanea di monologhi femminili della tragedia greca rappresentata nel teatro Parmenide di Ascea (SA); e, nuovamente nel suindicato contesto senese, è stato coautore e voce narrante nello spettacolo Bonum Nuntium, riproposizione in lingua latina de “La buona novella” di Fabrizio De André.

E’ stato altresì protagonista ne Il circoblu su Marc Chagall, alle cui opere la Mediateca Marte .Eventi di Cava de’ Tirreni ha dedicato una mostra.

Ed è stato co-protagonista ne Il sogno di Lorca, laddove ha rivestito i panni del poeta spagnolo, ne Il cielo degli antichi, interpretando il ruolo di un marinaio greco, e in Pompei Picasso nelle vesti di Jean Cocteau.

Inoltre, nello storico ambiente romano delle Terme di Diocleziano e nell’ambito del primo festival di teatro e danza sul mito classico intitolato “Antico fa scena”, ha interpretato il ruolo del poeta latino Virgilio in All’ombra di Enea, spettacolo riproposto, in occasione della seconda edizione del festival, presso il tempio di Nettuno a Paestum  e presso la Certosa di Pontignano, nonchè rivisitato con il titolo Il mondoindivisibile-Mare clandestino, insieme all’artista e fotografo sociale Ico Gasparri, e rappresentato dentro il Museo archeologico nazionale di Paestum e, successivamente, nell’ambito della seconda edizione del Festival della classicità “BookSophia” svoltasi a Massa Lubrense (NA), presso il teatro Tor Bella Monaca di Roma, presso il Convitto Nazionale “Giordano Bruno” di Maddaloni (CE) e, all’interno di una giornata interamente dedicata al tema delle migrazioni, presso il Complesso di San Giovanni a Cava de’ Tirreni.

Ancora a Paestum, in collaborazione con il Parco Archeologico, collabora alla realizzazione di laboratori didattici sulla performatività del mito classico sulla scena contemporanea.

Il tuo libro che cosa rappresenta per te?

Indubbiamente essendo il primo ha un valore importante, è una storia che covavo dentro da molto tempo e che aveva la necessità di venir fuori.

Perché hai incominciato a scrivere?

Credo si cominci a scrivere sempre per un’esigenza intima di comunicare qualcosa, poi la stessa esigenza può snodarsi in modi differenti ma la base, l’inizio è comune. Si vuol dire qualcosa. L’importante è farlo nel modo più naturale e personale possibile.

Come scrivi esattamente e come scegli le storie dei tuoi libri?

Si viene scelti dalle storie, sono loro che vengono da te. Dietro a ogni storia c’è sempre una pagina già scritta.

Quando scrivi un nuovo libro hai già tutta la storia in mente oppure la elabori strada facendo?

C’è un punto di partenza, una scena iniziale forte, poi l’articolazione dei personaggi e di tutto ciò che ruota loro intorno nasce in maniera progressiva.

Com’è cambiata la tua vita scrivendo?

Si è arricchita, ha acquisito una parte fondamentale. Non immagino la mia vita senza la scrittura.

Che sensazione si prova dopo aver scritto un libro?

Come se ti fossi appena lasciato con la tua ragazza e dovessi in qualche modo ricominciare ogni giorno.

Il tuo prossimo lavoro?

Durante questo periodo infinito e terribile qualcosa di nuovo è nato, però per scaramanzia non aggiungo nulla

I tuoi contatti social?

Pagina Facebook: Giacomo Casaula Profilo Instagram: g.casaula

Quando ho conosciuto Giacomo Casaula, ho riscontrato subito in lui la voglia e l’entusiasmo di crescere artisticamente. Attraverso i suoi scritti porta il lettore a seguirlo pagina dopo pagina perché il suo è uno stile chiaro, sensibile e trasparente.

Un grande amore per la scrittura e la musica, piacevoli emozioni che scorrono attraverso un foglio ed una melodia soave e leggera che intrappola i suoi fan nel suo magico mondo.

La passione per il teatro, una miriade di talenti nascosti nella sua anima, un ragazzo che ama follemente la sua terra d’origine, un uomo sensibile che poco per volta cammina verso il suo traguardo.

Uno sguardo tenebroso ed accattivante, un puro talento letterario e musicale che continuerà ancora ad emozionarci ed incantarci.

Loredana Berardi