Roma, 2 maggio 2025 – Sotto il cielo di Monteverde, il ruggito delle motoseghe si scontra con il grido di un quartiere che non vuole arrendersi. In Viale dei Quattro Venti, dove circa 90 olmi storici stanno cadendo sotto i colpi di un controverso piano di abbattimento, si leva una voce potente e commossa: quella di Gianni Franco, attore dal cuore grande, che ha scelto di unirsi alla protesta con un amore viscerale per Roma. Pur vivendo a Collina Fleming, Franco, che ha calcato i set di oltre 100 film tra cinema e televisione, da Il bisbetico domato a Il commissario Lo Gatto, da Fantozzi alla riscossa a Il fantasma dell’opera, non poteva restare in silenzio. “Questo non è solo il problema di Monteverde, è il dramma di tutta Roma”, dichiara con occhi lucidi nella nostra videointervista esclusiva per Mondospettacolo . Le sue parole, accompagnate da immagini strazianti di alberi abbattuti e video di una comunità in lotta, sono un inno alla resistenza e alla speranza.
Un grido contro la “strage del verde”
Il Comune di Roma giustifica i tagli con la necessità di rimuovere olmi a rischio caduta, indeboliti dall’infestazione di Galerucella luteola, un coleottero parassita. Le valutazioni tecniche, come la Visual Tree Assessment (VTA), avrebbero indicato instabilità in molti esemplari, portando l’assessorato all’Ambiente, guidato da Sabrina Alfonsi, ad abbattere finora 62 alberi, con altri in attesa. Il Campidoglio promette nuove piantumazioni, ma per i residenti e gli attivisti queste sono solo parole vuote. Gli olmi, piantati negli anni ’40, non sono solo alberi: sono memoria, ossigeno, casa per uccelli e simbolo di un quartiere che respira.
“Quando ho visto cadere il primo olmo, ho sentito una ferita nel petto”, confessa Gianni Franco, la voce incrinata dall’emozione. “Questi alberi sono la nostra storia, il nostro rifugio. Come possiamo permettere che vengano distrutti senza combattere?”. La protesta, animata da gruppi come il “Cerchio per gli alberi” (promosso da Spazio Verde Mothers, Rebellion e Onda), è un abbraccio collettivo al verde di Monteverde, ma le ombre della gestione comunale si fanno pesanti:
- Trasparenza tradita: La Lega, con i consiglieri Fabrizio Santori e Giovanni Picone, denuncia l’assenza di autorizzazioni paesaggistiche e culturali, in spregio al Regolamento del Verde di Roma Capitale.
- Nidi spezzati: I tagli, in piena stagione riproduttiva (marzo-luglio), hanno distrutto nidi di uccelli, con pulcini caduti, come testimoniato il 29 aprile 2025. La LIPU, coinvolta dai residenti, grida alla violazione delle norme sulla tutela dell’avifauna.
- Sostituzioni che non guariscono: Le nuove piantine, spesso arbustelli fragili, non possono sostituire il maestoso valore ecologico degli olmi secolari, secondo i manifestanti.
- Fiducia infranta: Quello che doveva essere un intervento di manutenzione si è trasformato in una devastazione, lasciando i cittadini a chiedersi: chi protegge davvero Roma?
Gianni Franco: un attore, un guerriero per Roma
Con una carriera che spazia da commedie iconiche come Il bisbetico domato e Il commissario Lo Gatto a film intensi come Il fantasma dell’opera e Il viaggio leggendario (2023), Gianni Franco è un volto amato del cinema italiano. Ma oggi, lontano dai riflettori, è un cittadino che si batte per la sua città. “Roma è la mia casa, anche se vivo a Collina Fleming”, racconta nell’intervista, stringendo un cartello di protesta. “Non potevo restare a guardare mentre il verde della nostra Capitale viene sacrificato. Ogni albero abbattuto è una ferita per tutti noi”.
Le immagini della protesta, catturate nei contributi fotografici e video, sono un pugno allo stomaco: catene umane che circondano gli olmi, cartelli che implorano “Salviamo il nostro verde!”, e il coraggio di un’attivista che il 29 aprile ha fermato le motoseghe, costringendo la polizia stradale a verificare le perizie. Tra questi momenti, la presenza di Franco, con il suo carisma e la sua passione, è un faro per la comunità.

Il GrIG e la speranza di giustizia
L’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico (GrIG) porta la lotta su un piano legale, con un’istanza di accesso civico presentata il 24 aprile 2025 per chiarire la legittimità dei tagli. Coinvolgendo il Ministero della Cultura, i Carabinieri Forestali e la Procura della Repubblica, il GrIG denuncia violazioni del vincolo culturale sul viale (risalente al 1929) e l’assenza di una Valutazione di Incidenza Ambientale, obbligatoria per la zona di conservazione “Villa Borghese e Villa Pamphili”. Il 30 aprile, una denuncia formale per l’abbattimento di 60 olmi senza valutazioni ambientali invoca l’intervento della magistratura.
Una Commissione Trasparenza al Municipio XII, convocata per discutere la vicenda, è stata boicottata dall’assenza della maggioranza, alimentando la rabbia dei cittadini. Il consigliere M5S Daniele Diaco ha promesso denunce per la distruzione di nidi, mentre i residenti vegliano, temendo che i tagli siano il preludio a una “cementificazione” del quartiere.
Un canto per il futuro di Roma
“Questi alberi sono la voce di Roma, il suo respiro, il suo cuore”, conclude Gianni Franco, con un appello che vibra di emozione. “Uniamoci, proteggiamoli, perché senza di loro la nostra città perde l’anima”. La sua testimonianza, amplificata da immagini di olmi spezzati e da video di una comunità che non si arrende, è un invito a non abbassare la testa. La battaglia per Viale dei Quattro Venti non è solo una lotta locale: è un grido per il futuro di Roma, per un verde che continui a raccontare la nostra storia.
Per restare aggiornati, seguite il sito del GrIG (gruppodinterventogiuridicoweb.com), Roma Capitale (comune.roma.it) e l’articolo di Comune-info (comune-info.net/99-olmi/). Guardate la videointervista a Gianni Franco e lasciatevi ispirare: il cuore verde di Roma batte ancora, e ha bisogno di noi.
Foto e video a cura della redazione di Mondospettacolo.
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