Giosef, l’amore è molto più di un’utopia. Intervista

Molto Più Di Un’Utopia è il nuovo singolo del cantautore Giosef che segue l’ottimo riscontro dei precedenti Viola e Una Rosa Bianca all’interno del percorso del disco La Rinascita Del Viola.

Il brano è accompagnato dal videoclip ufficiale, girato nella sede del Centro Culturale Ricreativo “L’Officina” di Rimini da Sonia Iacobone e Maura Bruno di Obiettivofilm Videomaking, che nasce dall’esigenza di voler tramutare in immagini l’idea dell’amore partendo da ricordi di infanzia che fanno riprendere il concetto dimenticato di ingenuità, di purezza, di amore, per poi essere ripercorso ed espresso in un dolce e affascinante ballo, ballato e coreografato da Valentina Baroni. Un’idea semplice che vuole esprimere emozione nell’ascoltatore dando importanza al testo, in linea con la valorizzazione dei testi che caratterizza in gran parte il progetto La Rinascita Del Viola.

Ecco l’intervista che Giosef ha rilasciato in esclusiva per Mondospettacolo.

Grazie Giosef!

 

Ciao Giosef, benvenuto a Mondospettacolo. Vogliamo parlare con te del tuo nuovo singolo, “Molto più di un’utopia”. Di cosa parla questo brano?
Ciao a tutti, vi ringrazio per l’ospitalità.
Quest’ultimo brano vuole dare un messaggio ben chiaro, uno slogan, non abbiamo bisogna di cercare la nostra felicità fuori, nelle cose che ci accadono, dare tutto questo peso alle giornate, ma guardarci dentro andare a fondo perché è tutto lì, siamo nati innamorati e lo siamo ancora, basta guardare i bambini con la loro purezza ingenuità, gioia, entusiasmo…noi siamo così bisogna solo risvegliarci un attimo e non farci distrarre dagli eventi esterni.
Il tuo singolo precedente si intitola “Una Rosa Bianca”. Come è nato?
Nasce da un momento di vera difficoltà, che volevo si concludesse, senza determinazione non si va da nessuna parte, e anche solo fissare un intento, vedere il bicchiere mezzo pieno può aiutare a risolvere qualsiasi cosa, questa è la rosa bianca, l’uscita dal tunnel, ritrovare la serenità .
Hai mai pensato di partecipare a dei talent show?
Ma diciamo che non mi dispiacerebbe, ho anche provato anni fa qualche provino di X Factor non lo nego, anche se il mio sogno è Sanremo e ora come ora con l’età che ho dovrei partecipare da Big ma l’intento è importante, vedremo anche tempo ce n’è. Ma comunque diciamo che ora come ora non ci faccio più caso nel senso che il mio intento più grande è quello di cantare tra la gente e fare tanti live.
Quando hai iniziato a cantare? 
A 23 anni grazie ad un regalo di mio padre che mi regaló 4 lezioni di canto, da lì non ho più smesso.
Raccontaci un episodio divertente della tua carriera da interprete.
Ero ad un concerto e stavo cantando un mio brano, ad un certo punto non ricordavo più il testo, lapsus froidiano, il buio totale, ho iniziato ad improvvisare cantando “ho dimenticato le parole” più altre parole in italiano a caso, ma vedevo che la gente annuiva ed era curiosa, ad un certo punto mi sono avvicinato al pianista che aveva il testo ed ho ripreso a cantare il testo ufficiale, solo lì alcuni hanno capito. Un caso isolato ma simpatico.
Come ti vedi tra dieci anni?
un papà orgoglioso della propria figlia, haahah ma diciamo che io guardo molto al presente, tra dieci anni può succedere di tutto, il motto è battistiano “Lo scopriremo solo vivendo”
Quali sono gli artisti che ascolti solitamente?
Una su tutti e lo dico sempre, Niccoló Fabi, talento, verità, intimità, poesia, profondità secondo me ha tutto. È un Mondo fantastico che sento molto affine a me. Poi naturalmente i cantautori di una volta Battisti, Dalla, Concato.
Un saluto a tutti i lettori e vi ringrazio per questo spazio.
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