Dopo un prologo ambientato in Louisiana nel 1927, con un pittore che accusato di stregoneria, viene crudelmente crocifisso e murato vivo dagli abitanti del posto, il secondo capitolo dell’ideale trilogia lovecraftiana iniziata con Paura nella città dei morti viventi (1980) passa ai giorni nostri, all’interno di un albergo che si scopre essere stato costruito su una delle sette porte dell’inferno.
Partendo da questo pretesto, quindi, che ricorda in maniera evidente il soggetto dell’argentiano Inferno (1980), Fulci sfoggia la sua inconfondibile poetica del gore sfruttando uno script che finisce per costruirsi abilmente sulle immagini, impreziosite dalla splendida fotografia di Sergio Salvati, mentre i dialoghi assumono ben poca importanza.
E gli zombi, tra i migliori e più spaventosi della storia del cinema, hanno in realtà un ruolo marginale all’interno della vicenda, che, infarcita persino con momenti da eco-vengeance (basta citare un giovane Michele Mirabella il cui volto viene distrutto dalle tarantole), vanta i sempre ottimi effetti speciali di trucco di Giannetto De Rossi e viene scandita dalle inquietanti musiche di Fabio Frizzi.
Fino allo spiazzante e coraggioso epilogo privo di speranza, il quale chiude un capolavoro assoluto del cinema horror tricolore, nonché una delle più alte vette artistiche raggiunte dal regista di Non si sevizia un paperino (1972).
La recensione è tratta dal libro di Francesco Lomuscio “ZOMBI oltre 900 titoli per non riposare in pace ” edito da UniversItalia
Titolo originale | …E tu vivrai nel terrore! L’aldilà |
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Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Italia |
Anno | 1981 |
Durata | 86 min |
Colore | colore |
Audio | sonoro |
Genere | orrore |
Regia | Lucio Fulci |
Soggetto | Dardano Sacchetti |
Sceneggiatura | Dardano Sacchetti, Giorgio Mariuzzo, Lucio Fulci |
Produttore | Fabrizio De Angelis |
Casa di produzione | Fulvia Film |
Fotografia | Sergio Salvati |
Montaggio | Vincenzo Tomassi |
Effetti speciali | Giannetto De Rossi, Maurizio Trani, Germano Natali |
Musiche | Fabio Frizzi |
Tema musicale | Verso l’ignoto |
Scenografia | Massimo Lentini |
Costumi | Massimo Lentini |
Trucco | Giannetto De Rossi, Maurizio Trani |
Interpreti e personaggi | |
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Doppiatori italiani | |
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